mah, io non credo che chiaverotti sia tanto fesso (termine bonario) da volersi buttare la pala sopra i piedi, non sfruttando le possibili doti del suo personaggio
credo, semmai, che bisogna un po' invertire i termini della questione: non è forse più semplice dire che chiaverotti preferisce mantenere il suo brendon in questo stato, perché vuole, molto poeticamente, restare fedele a quell'impianto che la sua creatura ha assunto
...che quindi voglia semplicemente seguire fino in fondo una strada, la sua
....può darsi, appunto, che il CHIAVE sia un tipo idealista (come brendon stesso, e secondo me è così
), quindi preferisca mantenersi dentro il binario che ha scelto di seguire
mica possiamo aspettarci che tutte le serie siano composte in maniera tale da garantire che il protagonista vada in ogni dove
....è così MM, ma è così anche dampyr (e qui ritengo che si tratti di una furbizia di boselli, che ha voluto immergere la sua serie di riferimenti cosmopoliti, appunto per abbracciare più cose possibili
)
ma la poesia, spesso, vive del silenzio e dell'incomprensione, e soprattutto vive delle piccole cose, di quei piccoli gesti che si liberano nei micro cosmi, fatti di uomini semplici, mostrati nelle loro azioni quotidiane, senza molte pretese...in questo senso, brendon è un fumetto molto poetico, perché mostra tutte queste cose....e la poesia non ha bisogno di vedere tutti i posti del mondo....le basta avere un paio di ali, montate, lଠdietro, per poterli solo sorvolare, o avere anche solo un cuore, dentro, per immaginarle....