Il
Canto della sirena, pur con tutti i suoi difetti (pistolotti ecologisti che appesantiscono il ritmo, trama banalotta...), aveva qualche pregio. Riusciva a tratti a evocare un'atmosfera fiabesca senza per questo scadere nel
fantasy (per fortuna!). Tra le storie "alla Martin Mystère" di Dyd è una delle meglio riuscite.
Il dio prigioniero invece non funziona.
S
P
O
I
L
E
R
Ruju ha costruito una specie di spy-story alla James Bond (con tanto di personaggi infiltrati nelle fila avversarie e rifugio del cattivo in base sottomarina) che non riesce mai a essere, non dico realistica (sarebbe pretendere troppo!), ma nemmeno credibile.
I sicari del cattivo si comportano come assassini scafati, ma poi fanno cose assurde. Uno, solo per perquisire la scrivania di una delle sue vittime (cosa che poteva benissimo fare di nascosto), si fa vedere bene in faccia da tutti gli operai! E addirittura si presenta dicendo il suo vero nome!
Tanto valeva lasciare anche il biglietto da visita, con allegato nome e cognome del datore di lavoro...
Comicissimi i due cattivi che nel finale si sparano a vicenda!
Ancora meno credibile la rivelazione finale che il braccio destro del capitalista cattivo era un ambientalista infiltrato.
Ma il non-plus-ultra dell'assurdo è un altro.
Il parco Neptuneland, costruito in mesi e mesi di lavoro, con sistemi di sicurezza e generatori di emergenza a tutto spiano, va in tilt perchè... perchè... perchè...
Perchè
una bambina (!!!!!) mena a caso un paio di fendenti con un'ascia! Manco fosse la figlia segreta di Xena principessa guerriera o della Ripley di Alien!!!
Indisponente il fatto che il mostro uccida solo i cattivi e risparmi i buoni. Perchè la Natura fa sempre così, giusto?
In tutte le catastrofi ecologiche, i buoni sopravvivono e i cattivi muoiono, giusto?
Giusto?
Lasciamo perdere. Almeno la sirena ammazzava anche qualche buono.
L'idea di usare un calamaro gigante come mostro poteva essere interessante, ma è malsfruttata. Alla resa dei conti il calamarone combina pochissimo e suscita ben poca inquietudine.
Dylan ha poco da fare, a parte sparare le solite ovvietà acologiste.
Non mi piacciono neanche i disegni. I personaggi di Bigliardo, qualunque cosa facciano, nel 50% dei casi hanno l'espressione di chi gli è appena morto il cane.
Voto : 4 secco