Cravenroad7

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283 - Il persecutore
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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 3:12 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
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Sbuccia ha scritto:
Me la sono posta anche io questa domanda... E ora che succederà???
Ahah, direi niente.
Un po', per dire, come accade in una delle più belle storie Disney (e non, a mio parere) di sempre, Paperino e le lenticchie di Babilonia di Scarpa. Lì il finale riscriverebbe un bel po' di storia Disney, ma naturalmente non ha prosieguo. Idem per la serialità così sui generis del nostro Dylan Dog.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 3:19 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
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LeChuck ha scritto:
Zero azione, zero divertimento, zero calarsi nel fumetto, zero incubi dylaniani. 98 pagine riempiete con il niente a mio parere.


semmai 96.
cmq io nel fumetto mi ci son calato, e quanto ad azione non è che dylan sia il punitore.

cmq anche nel mio caso sto parlando IMHO


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 3:20 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
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Semmai 94. :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 3:39 pm 
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Iscritto il: sab ago 23, 2008 12:39 pm
Messaggi: 2168
porca cicca, è vero


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 4:28 pm 
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Iscritto il: sab ott 25, 2008 9:22 pm
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Località: Napoli
@rimatt: beh, in "malafede" proprio no :D e che è un grupppo di truffatori? però dico che molto partino quasi prevenuti nei confronti del fumetto di oggi, gioco forza che poi trovano mille difetti in ogni minima piccolezza...e poi dai, che ragionamento è quello che hai fatto quotando simonjap? è certo che se un albo è scritto veramente male so nota...di errori del genere se ne accorge anche un bambino...io non voglio GIUSTIFICARE gli autori, ma per una volta difenderli perché, come ho già  detto prima, nel 2010 è POSSIBILE scrivere un bell'albo, magari anche alla vecchia maniera...però poi in redazione ti viene censurato e stiamo punto e a capo...così i lettori se le prendono con gli autori e non con la bonelli stessa, cosa che reputo ingiusta e che lo stesso sergio bonelli ha ammesso.
inoltre, per riprendere il discorso di simonjap...in che senso "si è perso il gusto di leggere"? nel senso che tante persone mentre leggono stanno già  con le antennine pronte per trovare cosa non va...leggere un albo per fare il critico non ti serve, e tanto meno serve agli altri...se un albo non ti ha lasciato nulla a livello emozionale-sentimentale è certamente perché tu non hai letto quell'albo con gli stessi occhi e lo stesso spirito di quando lo leggevi a 10 anni. Io ho iniziato a leggere dyd a 8 anni, e mi accorgevo se una storia era brutta e non ti prendeva (quindi scritta con i piedi, solo che a 8 anni non lo sai) rispetto ad un altra. però non ti accorgi se in una vignetta un personaggio ha il braccialetto al braccio sinistro e in quella dopo al braccio destro! perché ce en sono stati di commenti su questo forum che segnalavano cazzate simili...

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Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato! Spiacere è il mio piacere! Io AMO essere odiato...


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:D

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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 6:12 pm 
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Iscritto il: dom feb 28, 2010 3:08 pm
Messaggi: 18
Ho votato buono: retorica a parte la storia è ben scritta e porta sulla carta un Dylan Dog decisamente arrabbiato, ben lontano da quello lagnoso del precedente racconto.

Al di là  comunque della retorica, è stato comunque interessante vedere Dylan Dog alle prese con qualcosa di ben più "terreno" come tasse, prestiti, banche e via dicendo con i mostri che sono rappresentati da burocrati e funzionari. La cosa l'ho trovata davvero simpatica, nonostante il tono del racconto punti parecchio sul drammatico, stemperato da un Groucho in grande spolvero.

Belle le tavole di Casertano.

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La vita è breve come la pipì di una farfalla...


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 7:59 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
Messaggi: 1815
In uno spazio breve avete già  sviluppato una certa quantità di riflessioni interessanti, per cui perdonatemi la ripetitività, ma non ho altri modi di illustrare il mio punto di vista. Saranno poche note.

S
P
O
I
L
E
R

• La patente ripresa degli stilemi sclaviani – dal soggetto-pretesto che si sviluppa per quadri giustapposti di sapore spesso onirico-surreale alle divagazioni ‘sull’uomo della strada’*, dal registro ironico e paradossale alla retorica sull’umana disumanità e via di questo passo – non sfocia comunque nella copia pedissequa e spersonalizzata. La mano di Di Gregorio resta visibile e d’altro canto più d’uno di questi e altri elementi che, setacciando, si possono rilevare fa parte del registro di scrittura del Nostro. Non è tutto oro quello che luccica, certo: non posso non convenire sul fatto che in certi punti si respiri manierismo, ricerca eccessivamente insistita di effetti ironici (la strage!) o d’impatto (certe parentesi oniriche). O che qualche snodo non scorra via liscio, ad esempio l’atteggiamento di Bloch rispetto al fatidico prestito.

• Alcune scelte, però, sono argute: in particolare ho trovato fulminanti, ad esempio, la sequenza della mora che si aggrava per pochi minuti di ritardo (colpa del malfunzionamento dell’ascensore: pp. 62-66) o il finale, degno coronamento amaro di una vicenda strana e annichilente.

• Coinvolgente la spirale di difficoltà che – con sadismo barbatiano, si può dire! – stritola un Dylan particolarmente reattivo e vivace, l’esatto opposto della figura abulica che purtroppo di questi tempi prende spesso il sopravvento. Forse a tratti sin troppo sopra le righe (anche qui come può capitare con Barbato?), ma nel complesso funziona non male. Al di là  di qualche eccesso nelle stesse di cui dicevo, è una scelta non sciocca riservare alle sequenze oniriche certe scene troppo forti per credere nel loro inveramento (l’ubriacatura e la rissa con accoltellamento, la morte di Bloch!); e oltretutto costituiscono dei gradevoli strumenti per scandire la narrazione**.

• In forma smagliante Groucho, che non esaurisce il suo ruolo nelle due battute di prammatica, ma al di là  delle freddure deprimenti – com’è giusto che sia – sa rivelarsi buon amico e persona capace d’iniziativa. Fa piacere constatare che qualcosina pare smuoversi rispetto al prolungato completo oblio del baffuto comprimario (penso a qualche guizzo di fine 2009). Benino Bloch, che non manca di manifestare la confidenza e l’affetto paterno che lo legano a Dylan, ma poi assume lo strano atteggiamento di cui sopra. La Morte, invece, è poco incisiva e si limita a vagare dispensando giustizia spicciola per poi sciogliere la situazione da deus ex machina. Onesti gli altri personaggi di contorno – villain incluso, se così si può definire – che svolgono dignitosamente la propria funzione.

• Una parola sui disegni. Boh, io non vedo Casertano magicamente trasfigurato: semplicemente il tratteggio è talora più ricco, come detto appunto dall’Horror Club. Anzi, al di là  di qualche eccesso espressionistico/caricaturale (cui raramente ormai rinuncia) l’ho trovato curato ed espressivo, senz’altro piacevole.

Insomma, la mia percezione è quella di un albo che si legge senza eccessivi patemi e senza eccessiva noia, abbastanza vivacizzato da una discreta gestione di attori in scena, scambi dialogici, tempi e modi narrativi. Quel minimo di qualità che auspicherei dovrebbe essere garantita ogni mese.

***


* Qualcosa di simile, in tempi recenti, aveva fatto capolino ne Il piccolo diavolo, ma con minor efficacia.

** Si può notare, en passant, come proprio in questi flash e poi soprattutto nel dialogo finale con lo spettro di Sterling si gettino dei semi di riflessione sul timore dello stigma che può derivare dal prossimo (Dylan evasore, ciarlatano, restio a guadagnarsi da vivere col sudore della fronte, favorito dalle proprie amicizie, egoista verso gli amici che pagano per le sue colpe). Il tema era stato esplorato approfonditamente e sotto altra prospettiva nel recente Il giardino delle illusioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 8:47 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Fedy, sono curioso di sapere che valutazione hai dato!

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"Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 9:13 pm 
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Iscritto il: dom gen 06, 2008 7:48 pm
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Decisamente una BUONA storia!

Forse qualche SPOILER (ma probabilmente anche no...)

Finalmente DiGregorio ha messo in campo le qualità "potenziali" che mi pareva di avere intravisto nei suoi lavori precedenti.
Un albo piacevolemente old style (sarà  per i disegni di Casertano, ma a me ha pure rimembrato qualcosa di "Dopo mezzanotte"), sclaviano nell'impostazione, con un Dylan vivo ed espressivo, ironico e disperato (anche e soprattutto negli scambi con Groucho), incazzato e malinconico... Groucho stesso finalmente tornato in parte, sia per le battute una volta tanto veramente divertenti, sia per il ruolo non solo da spalla comica, ma da amico vero (particolarmente toccante la scena in cui Groucho va in camera per andare a dormire e intanto, preoccupato, pensa a come aiutare Dylan, mentre fino a un secondo prima si era mostrato a lui schizzato ed allegro come sempre).
La vicenda è sviluppata bene, incuriosisce e l'incubo in cui precipita progressivamente Dylan è ben calibrato, senza forzature di sorta, credibile.
Personalmente ho dovuto forzatamente interrompere la lettura più volte per vari motivi e non vedevo l'ora di poterlo finire...e questa è una cosa che mi capita sempre più raramente con Dyd (anzi, il più delle volte l'albo rimane per qualche giorno intonso sulla scrivania...).

Qualcuno ha scritto che nella storia tenta di fare capolino spesso la tipica retorica DiGregoriana ed è assolutamente vero, tuttavia non mi pare onestamente che la cosa sia a un livello fastidioso....e poi, e qui mi gioco tutto, francamente se si parla di retorica esplicita ed anche piuttosto manichea, invito qualche utente a rileggersi alcuni vecchi albi di Sclavi...ragazzi, in quanto a retorica non lo batteva nessuno... solo che lui era geniale e la "diluiva" in storie perfette e bellissime... Di Gregorio è più "grezzo" nel proporre la sua personale retorica, ma tutto sommato meno manicheo IMHO.... :wink:

L'unica cosa che non mi è piaciuta più di tanto è stato il finale: ci sta, per carità ... ma l'ho trovato un po' troppo veloce rispetto al resto dell'albo.. Non so spiegarlo tecnicamente, ma mi ha lasciato quest'impressione...

Comunque un bel numero, votato BUONO. 8)

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"...wait in the fire..."


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 9:21 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
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Nyarlathotep ha scritto:
Fedy, sono curioso di sapere che valutazione hai dato!
Proprio perché sei tu te lo dico, altrimenti a) il Fedypensiero vale quel che vale, b) l'essere abitante di un feudo del PdL NON mi rende estremamente gioiosa. Non ho votato perché non c'è un'opzione che rispecchi a fondo la mia idea: più della sufficienza (6), ma nemmeno un 8 pieno.


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 10:00 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
Messaggi: 8883
Località: Chieti
Capisco.

Fatti coraggio, la maggior parte di noi vive in un feudo del PdL.

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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 11:25 pm 
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Iscritto il: mer ago 06, 2008 2:44 pm
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Località: Terracina (LT)
DYLAN THE QUIRKY ha scritto:
@rimatt: beh, in "malafede" proprio no :D e che è un grupppo di truffatori? però dico che molto partino quasi prevenuti nei confronti del fumetto di oggi, gioco forza che poi trovano mille difetti in ogni minima piccolezza...e poi dai, che ragionamento è quello che hai fatto quotando simonjap? è certo che se un albo è scritto veramente male so nota...di errori del genere se ne accorge anche un bambino...io non voglio GIUSTIFICARE gli autori, ma per una volta difenderli perché, come ho già  detto prima, nel 2010 è POSSIBILE scrivere un bell'albo, magari anche alla vecchia maniera...però poi in redazione ti viene censurato e stiamo punto e a capo...così i lettori se le prendono con gli autori e non con la bonelli stessa, cosa che reputo ingiusta e che lo stesso sergio bonelli ha ammesso.
inoltre, per riprendere il discorso di simonjap...in che senso "si è perso il gusto di leggere"? nel senso che tante persone mentre leggono stanno già  con le antennine pronte per trovare cosa non va...leggere un albo per fare il critico non ti serve, e tanto meno serve agli altri...se un albo non ti ha lasciato nulla a livello emozionale-sentimentale è certamente perché tu non hai letto quell'albo con gli stessi occhi e lo stesso spirito di quando lo leggevi a 10 anni. Io ho iniziato a leggere dyd a 8 anni, e mi accorgevo se una storia era brutta e non ti prendeva (quindi scritta con i piedi, solo che a 8 anni non lo sai) rispetto ad un altra. però non ti accorgi se in una vignetta un personaggio ha il braccialetto al braccio sinistro e in quella dopo al braccio destro! perché ce en sono stati di commenti su questo forum che segnalavano cazzate simili...


Ok, visto che sono stato chiamato in causa rispondo: 1. per quanto riguarda le "risposte al vetriolo" di Rimatt neanche ci faccio caso visto che non è la prima volta che mi trovo in disaccordo con lui, ma il mondo è bello perché è vario. 2. Con "si è perso il gusto nel leggere" intendevo dire che una storia, qualsiasi sia a prescindere da Dylan, andrebbe letta prima con la "pancia" e poi con il "cervello" per non perdersi in inutili cavilli che rallenterebbero e guasterebbero solamente la lettura. E' ovvio che se una storia fa schifo il dicorso non vale, ma non mi sembra il caso questo mese... e poi a me Emozionano solo le storie sue: :r:

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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 11:32 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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DYLAN THE QUIRKY ha scritto:
@rimatt: beh, in "malafede" proprio no :D e che è un grupppo di truffatori? però dico che molto partino quasi prevenuti nei confronti del fumetto di oggi, gioco forza che poi trovano mille difetti in ogni minima piccolezza...e poi dai, che ragionamento è quello che hai fatto quotando simonjap? è certo che se un albo è scritto veramente male so nota...di errori del genere se ne accorge anche un bambino...io non voglio GIUSTIFICARE gli autori, ma per una volta difenderli perché, come ho già  detto prima, nel 2010 è POSSIBILE scrivere un bell'albo, magari anche alla vecchia maniera...però poi in redazione ti viene censurato e stiamo punto e a capo...così i lettori se le prendono con gli autori e non con la bonelli stessa, cosa che reputo ingiusta e che lo stesso sergio bonelli ha ammesso.


Ma il tuo ragionamento parte dal presupposto che un albo sia difendibile, ovvero che ci sia qualcosa di buono. Il che non è sempre vero: magari sarà  possibile per quest'albo, ma negli ultimi anni ne sono usciti alcuni che rientrano a pieno titolo nella lista dei peggiori bonelliani del decennio... Hai voglia a difenderli! E poi: tu dici che se un albo è scritto veramente male si nota... Be', non è mica così facile! Per esempio, almeno un utente ha scritto che il Dylan del mese è pessimo, mentre a te è piaciuto. Ora, mi sembra chiaro che per quell'utente (non ricordo chi sia) il Dylan di Aprile è scritto veramente male; ma per te la cosa non è altrettanto chiara, tant'è che lo consideri un duscreto numero. E allora siamo punto e a capo, non trovi? Come si fa a capire se un albo è scritto veramente male? (Oddio, io la risposta ce l'avrei, ma è un discorso affrontato qualche migliaio di volte, in passato, e ora non ho voglia di riprenderlo) :g:

Peraltro, prendendo come esempio alcune storie che sono piaciute pressoché a tutti (Barbato/Medda/Celoni...), non mi sembra che la presunta censura redazionale abbia loro impedito di essere semplicemente delle belle storie. Alcuni dei capolavori di Dylan sono COMPLETAMENTE PRIVI di splatter. Censura? Può anche essere; e però sono lo stesso dei capolavori.

Cita:
inoltre, per riprendere il discorso di simonjap...in che senso "si è perso il gusto di leggere"? nel senso che tante persone mentre leggono stanno già  con le antennine pronte per trovare cosa non va...leggere un albo per fare il critico non ti serve, e tanto meno serve agli altri...se un albo non ti ha lasciato nulla a livello emozionale-sentimentale è certamente perché tu non hai letto quell'albo con gli stessi occhi e lo stesso spirito di quando lo leggevi a 10 anni.


Oppure perché è veramente brutto! Insomma, 'sto dubbio poniamocelo, no? :mrgreen:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 11:34 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
simonjap ha scritto:
"risposte al vetriolo" di Rimatt


Al vetriolo? E allora quando "bisticcio" col buon Dario come le chiami, le mie risposte? :o :lol:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: # 283 - Il persecutore
MessaggioInviato: lun mar 29, 2010 11:39 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
Messaggi: 4831
rimatt, sappi che hai la prerogativa di battibeccare solo con me, qualsiasi forma di deroga al nostro unilaterale accordo non scritto di non non-belligeranza verrà sanzionato con l'imposizione della lettura coatta di Un mondo sconosciuto e di Reincarnazioni.

Uomo avvisato... ;)


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