Cravenroad7

lo so che si puo' equivocare. frequento forum, newsgroup, mailing list da anni ed è successo pure a me. Credo di saper distinguere quando uno scherza

OAK scusa credo di aver sovrascritto un tuo messaggio e l'ho cancellato. Ho premuto il tasto sbagliato


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And crawling on the planet's face
Some insects called the human race
Lost in time, and lost in space
And meaning

scusa paola ma allora questi racconti in quei due libri segnalati nel sito i pinguini devono ancora uscire o cosa?

ho visto che avete messo il contatore sulla pagina web di bilico,avete fatto bene e vedo che ci sono molti accessi.
la seconda puntata quando esce? non vedo l'ora

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Sono tornata ?sembrerebbe integra- da Rimini Comica e rispondo agli arretrati in modo telegrafico perché sono stanca morta.
ARM: se ci saranno tagli tecnici (cioè il romanzo è troppo lungo) allora potrei mandare le parti mancanti (sempre che interessi a qualcuno), ma il webmaster ha detto che lo spazio c?è e l?idea resta di pubblicarlo per intero. Se invece sono tagli di censura allora direi che non ce ne sarebbe bisogno.
GOBLIN: non parlerei di ?cultura horror? (già il concetto di ?cultura? per me è discutibile. Comunque: ho letto King fino ai libri pubblicati 6/7 anni fa. Poi, ovviamente, ho smesso (e dovreste sapere tutti perché). I film horror mi piacciono se hanno una storia da raccontare, l?horror in sé e per sé non mi interessa più delle altre categorie. Mi piacciono anche solo films di suspence, dove non succede molto ma si resta inchiodati alla sedia. ?The ring? era carino, alcuni di Dario Argento me l?hanno fatta fare sotto, ?L?esorcista? è un buon film, ma non terrorizzante? Ribadisco che non sono una spettatrice ?di genere?.
BiRuBiRu: informati in giro. Io sono dolce come una sparachiodi sulle gengive.
Dr. Hicks: detesto le storie doppie, lo ammetto. A volte le 94 pagine vanno strette alla storia e allora sono tentata. Se mai ne farò una sarà perché la storia verrebbe penalizzata nella ?compressione?.
BLUTO: non mi sono spiegata. ?Bi? e ?Ghor?, RACCONTI, sono stati pubblicati ciascuno in una raccolta diversa, ma sono solo 2. La mia raccolta di racconti con cui mi sono presentata in Bonelli è invece inedita. Quello sul sito dei Pinguini è un ROMANZO, quindi non c?entra nulla con le altre cose che ho fatto. La seconda puntata doveva essere on line domenica, c?è già il link, ma qualcosa è andato storto e la pagina non appare (il webmaster è in vacanza per qualche giorno, quindi non c?è rimedio). Il contatore l?ho voluto fortissimamente io, perché a un certo punto si deve ben affrontare il giudizio del pubblico. Il pubblico dei fumetti può anche leggermi per affetto, ma alla fine se ci saranno un tot di lettori fedeli è perché la storia funziona, non perché scrivo Dyd. E? una cosa che spaventa, del resto (se posso citare un?altra lista, Mirco) su Ayaaaak c?è una netta stroncatura di una ragazza a cui il primo capitolo proprio non è piaciuto, e a cui non piace il mio modo di scrivere. Se questa è la mia strada ci sarà sempre qualcuno che mi dirà che i miei scritti non piacciono, ci saranno stroncature soggettive e magari anche oggettive, è inevitabile, ed è ora che mi abitui ad ascoltare anche queste voci, perché mi accompagneranno sempre, che si facciano coro o che restino isolate. Il che non mi farà comunque smettere di scrivere, ma forse mi farà capire se vale la pena cercare la via della pubblicazione o no.

That?s all, folks!

secondo me adesso dovresti pensare a riposare un pò, il troppo stress fa davvero male <img src=icon_smile.gif border=0 align=middle>

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Un monaco disse al maestro zen: "Se viene un povero cosa bisogna dargli?" "Non gli manca niente" rispose... con l'argilla fabbrichiamo un vaso, ma è il vuoto all'interno ciò che ci serve....
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Paola il secondo capitolo è online alla seguente pagina:

http://www.ipinguini.com/barbato2.htm

il webmaster dovrebbe correggere il link
adesso, a chi mi chiede "che ne sapevi" mando una testa di cavallo


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And crawling on the planet's face
Some insects called the human race
Lost in time, and lost in space
And meaning

Un'ora e un quarto fa stavo per accingermi a fare il bagnetto (ebbene sì, ogni tanto mi lavo..eheh)

E cercavo qualcosa da sleggiucchiare in vasca. Solo che: fumetti nuovi, niente. Libri nuovi, idem.
Al che comincio a scartabellare in libreria un po' freneticamente mentre la vasca si riempie. E insomma com'è come non è mi ricapita in mano il n?200 di Dylan.

Che poi è il motivo per cui in vasca ci son stato un'ora e un quarto, per l'appunto.

E insomma niente, Paola....sei proprio brava, perdìo.
Accidenti quanto sei brava.

Avevo solo voglia di dirtelo.

a presto,
H.

sei un matto se porti un dylan dog nella vasca!il calore rende le pagine mollicci e le rovina!al massimo lo puoi fare col maxi di quest'anno,ma col 200!ammeno che non fosse acqua fredda...

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Se Paola Barbato è online, vorrei chiederle se prima di scrivere Necropolis avesse mai sentito parlare di Tranquility Bay. Sintetizzando al massimo (e parlando per eufemismi), TB è un ?istituto per il recupero di ragazzi problematici?.

Ne ho scoperto l?esistenza oggi, leggendo sul numero appena pubblicato della rivista Internazionale un lungo articolo dedicatogli, apparso in origine su The Observer e reperibile (prima e seconda parte) a questi due link:
http://observer.guardian.co.uk/magazine ... 72,00.html
http://education.guardian.co.uk/schools ... 33,00.html

Paola Barbato ha scritto una storia di grande e profonda intensità, che ora diventa genuinamente angosciante al pensiero di questo suo modello reale. E viceversa è allucinante che una storia d?incubo come Necropolis abbia il suo corrispettivo ? per di più legale - nella realtà.

V.

Francamente no, non ne avevo mai sentito parlare. Ovviamente i miei riferimenti erano stati "Arancia meccanica", "1984", gli esperimenti di Pavlov e le sperimentazioni sugli animali in genere (quelle dei comportamenti indotti). Altrettanto francamente ammetto di non avere voglia di cliccare sui tuoi link. Finchè si tratta di fantasia si può chiudere il fumetto e pensare che è tutta un'invenzione, ma una volta che VEDI e LEGGI e SAI non ci sono vie di fuga. Sappiamo tutti che ci sono stati esperimenti terribili sugli esseri umani, sono noti soprattutto quelli delle SS, ma molti sono rimasti nell'ombra, meno pubblicizzati, e non credo plausibile credere che non se ne facciano ancora, in luoghi lontani da occhi indiscreti. Il bene della scienza, il bene della società ecc. Necropolis esiste nella mia fantasia, ed ora esiste anche nei disegni di Gianni, ma non l'ho mai considerata un'idea fantascientifica o poco verosimile. Purtroppo.

Sarò vigliacca, ma la realtà che mi circonda preferisco percepirla che approfondirla. Ognuno si difende come può. So cos'è la guerra, per esempio, ma preferisco che resti un concetto astratto, consapevole che viverla è un bell'altro paio di guanti.

Non mi stupisco che certi luoghi esistano, però riesco ancora a stupirmi se scopro che sono <b>legali</b> e che un giudice di un paese - almeno teoricamente - democratico non trovi strano che ti ci si mandi.

V.

Io invece (che vivo ancora ingenuamente, nel conforto della mia famiglia) resto sconvolta al pensiero che dei genitori decidano di sbarazzarsi così dei loro figli per evitare il compito che si sono scelti, ovvero educarli. Poi, sul fatto che TB sia legale...beh, l'autore dell'articolo spiega bene che la Giamaica è stata scelta proprio per le sue leggi "flessibili"...il fatto che i vigilanti possano fare quel che vogliono ai ragazzi ma che non siano responsabili dei danni a loro arrecati la dice lunga. Comunque Paola, appena ho letto l'articolo ho subito pensato a Necropolis e anche io sono inorridita nel pensare che la realtà potesse essere così simile ad un fumetto (dell'orrore, per inciso!).
Ciao.
Marty

Personalmente sono una cultrice dei luoghi comuni e dei proverbi. "La realtà supera la fantasia" è uno di questi. Può significare cose bellissime ma anche cose terribili. Ciò che è legale o illegale non fa differenza, la legalità e l'illegalità stessa sono concetti relativi, vuoti. Ok, la sparo sul personale: io ho una casa mia, un'auto, un buon lavoro. Ho la fedina penale pulita e non sono una cattiva persona. Eppure è illegale che io vada in Africa, prenda un bambino orfano che ha prospettive di vita da 1 a 3 anni e lo adotti. E' meglio che resti là e muoia piuttosto che avere una vita solo con una madre. Non è legale. Ed è una condanna a morte legale. Questa medaglia ha un'altra faccia, nei paesi dove le leggi sono opinabili a volte ci si può salvare la vita. Un esempio lampante è che è stato provato che in diversi casi la marijuana cura l'epilessia. In Italia se la coltivi sei un crminale, anche se lo fai per non morire ingoiando la lingua. Quindi non so scegliere, se sia meglio un luogo dove tutto può essere legale, sia l'inferno che la possibilità di sfuggirgli o luoghi dove quasi tutto è illegale, compresa la possibilità di salvare delle vite. In nome della legge. Che è pur sempre una legge creata dagli uomini, e quindi quando possiamo stabilire che sia "giusta"? Esistono uomini totalmente "giusti"?

Ragazzi, siamo orribilmente off topic, Mirco ci lincia.

Scusate la sparata, ma è una sera un po' così...

Dimenticavo: grazie, Harlock. A me piacciono gli albi "vissuti". puoi sempre dire che lo stavi leggendo sotto il diluvio mentre a bordo di un tronco attraversavi il Rio delle amazziìoni lottando con un coccodrillo...

... ma forse ho sbagliato serie...

Cmq Paola,
volendo tornare ad alcune dichiarazioni che hai fatto in precedenza per distinguerti da Sclavi, voglio aggiungere qualcosa anche se qualcuno l'ha già rilevato.
La tua concezione, o, meglio, la costruzione delle storie e spesso il finale, risultano positivi, in assoluta antitesi con lo stile sclaviano. NON è VERO COME TU HAI DETTO che le concezioni da te espresse sono PEGGIORI.
Ecco gli elementi che lo provano:
Nebbia: il finale ha un tono di giustizia e di conclusione che in Sclavi non sarebbe mai stato scritto così.
Memorie dal sottosuolo: nel finale, anche se il ruolo di Henna è quello di "ascoltare" i morti o qualunque cosa tu intendessi, il fatto stesso che questo personaggio trovi un ruolo è POSITIVO.
Il pifferaio magico: a parte la comparsa di Xabaras, la storia non mi sembra si concluda poi tanto male.
Ci sono naturalmente le eccezioni, dove il finale è più aperto, un po' meno positivo, ma il tuo stile tende ad essere conclusivo.
Per es. in Necropolis il sistema funziona Sclavi non l'avrebbe mai detto. Per lui non funziona nulla.
Dunque, io credo di interpretare quella frase che tu hai pronunciato, nel seguente modo( anche perché credo che ogni cosa detta abbia un senso ):
la tua concezione personale della vita è negativa.
Ma questo, però, bada bene, in Dylan non traspare ancora. Anzi, non traspare affatto, se si fa un bilancio dei finali, o di come tendi a concludere le tue storie. Inoltre gli espedienti narrativi, a volte, nascondono quelle che sono le reali sensazioni dell'autore. Ma, in fin dei conti, il tuo stile e il tuo essere appaiono in questo modo, almeno dall'esterno.
Mi spiace aver ripreso un tema già "tritato", ma ho voluto soltanto comprovarlo con la citazione dei tuoi lavori e dei riferimenti che avallerebbero questa tesi. Poi, chiaramente, uno può anche stravolgere ogni mia parola e dimostrarmi che la tua concezione della vita che appare in DYD sia peggiore di quella di Sclavi e che non fosse un riferimento alla tua persona direttamente. Sì, si può fare, ma credo che tu soprattutto saprai comprendere cosa intendo, e cosa ho inteso, e cosa s'intende negli albi.
Per il resto, il fatto che si noti - come detto in precedenza - un senso negativo generale nel "come" viene composta la storia e la personalità problematica che la compone, ciò non implica che si possa bocciare la mia idea di fondo. Anche perché il paragone era stato con Sclavi, ma io la tua frase l'ho intesa più come un tuo autoriferimento, forse neppure oggettivo, ma comunque probante della tua PERSONALE visione della vita.
Il discorso è complesso, mi affido competamente al tuo buon senso che, da come ho capito, sa leggere tra le righe con una certa esperienza.
Saluti.




Edited by - triss on 08/01/2004 23:54:38

Lessi, compresi, accettai.

Per farla breve diciamo che:
- per Tiz il mondo è un brutto posto, e non dovrebbe essere così.
- per me il mondo è un brutto posto, ma così è, che ci paia o no.

O se preferisci:
- Tiz è idealista.
- io sono realista.

Penso che ci siamo reciprocamente capiti.