Cita:
In effetti. Gli ultimi due albi emergono - con nettezza - dal grigiore e dal torpore (quando non parecchio peggio) nel quale è affondato Ambrosini dopo la prima decina napoleonica o gi๠di là¬.
V.
Ambrosini è affondato dopo la prima decina napoleonica? Semmai il contrario
A parte il numero 2 "il cavaliere senza nome" i primi dieci numeri non sono poi così memorabili. Invece dopo troviamo albi come "quando muoiono le balene" (voto ubc:92%),"drammatico tango" (97%),gli alieno sono fra noi (87%), il cerchio del tempo (91%),il cane di corallo (93%), voci nel muro (91%) e potrei continuare come minimo con un altra decina di albi. Invece il voto più alto dei primi dieci albi,sempre secondo UBC, è un 78%. Ho preso Ubc semplicemente perché è l'unico sito che conosco che abbia fatto schede e recensioni dettagliate di Napoleone, ma per esempio andando con i ricordi ai vari forum che ho bazzicato,fra cui proprio quello di Napoleone ,mi sembra sia un pensiero comune il fatto che i primi albi non siano assolutamente al livello degli altri.
rimatt ha scritto:
A mio modo di vedere Ambrosini sceneggia esclusivamente di mestiere e di testa, e di conseguenza non riesce infondere vita ai propri personaggi, che rimangono inevitabilmente bidimensionali, privi di reale spessore. Le sue sceneggiature sono eccessivamente cerebrali, dei divertenti giochini intellettuali; con tutte quelle ammiccanti riflessioni sull'arte, sono stimolanti quel tanto che basta a divertire il lettore in possesso di un minimo di curiosità e a farlo arrivare a fine albo. Ma le sue storie non sono mai - e sottolineo MAI - emozionanti: a livello emotivo, non me ne potrebbe fregar di meno di quel che succede a Dix, Annika, giudice e compagnia bella... Leggo le loro avventure, me le godo anche e poi stop: chiudo l'albo e finisce là¬. I personaggi, inoltre, sono del tutto privi di carisma: sì, va be', Dix sarà anche caratterizzato volutamente in modo indefinito e anticonvenzionale, ma alla resa dei conti non mi dice niente, e non riesce neanche per mezzo secondo a "uscire" dalla pagina (vogliamo mettere con un Tex, un Mister No, un Martin Mystère, un Dylan dei tempi d'oro?).
Capisco; certe cose come le scenggiature cerebrali sono proprio quelle che me lo fanno piacere
Discorso interessante per quanto riguarda i personaggi. Forse riguarda più Dix che Napoleone. Però, tornando ad una serie splendida che hai citato prima, ovvero Magico Vento, nonostante delle sceneggiature tecnicamente perfette non mi pare che i protagonisti,ovvero Ned e Poe, buchino la pagina. Più di una volta ho sentito delle lamentele a riguardo della poca empatia che trasmettono. Vogliamo mettere un Mister No nolittiano o il Dylan di Sclavi? Eppure MV è comunque un capolavoro. Copio/incollo da un sito:
Cita:
Altri due numeri e Dix l’investigatore dell’arte volge al termine, Jan Dix l’antipatico, l’indeciso o forse fin troppo deciso che ci ha portato a spasso per quasi due anni nel mondo dell’arte. Dix è un personaggio complesso, forse un antieroe, il suo scopo non è piacere ed essere amato come lo era per Napoleone di Carlo, Jan Dix è più preoccupato per la sua capacità di riuscire a provare sentimenti per occuparsi di piacere.
Purtroppo, mi ripeto, in 12 numeri non è venuta fuori completamente la caratterizzazione del personaggio (eccezion fatta,in parte, per l'ultimo numero) però forse si è dato il via ad una nuova concezione di personaggio,restando in ambito Bonelliano (ne eroe come Tex,ne antieroe come M.No,ne persona della porta accanto come la famiglia Donati).