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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: gio mar 25, 2010 5:26 am 
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vace ha scritto:
(poi quello su Cezanne di Ambrosini e Bacilieri... davvero non ho parole; ripeto, per me uno dei miglior Bonelli di sempre).


Mi sa che ti dobbiamo davvero consigliare qualche buona lettura, Vace! Al massimo il Dix di Ambrosini/Bacilieri può essere stato il miglior bonelliano di quel mese... Anzi, il secondo miglior bonelliano del mese, visto che in concomitanza esce Magico Vento. E soprattutto per merito di Bacilieri, aggiungo! :x: :mrgreen: :lol:

Oh, Vace, non te la prendere, che si scherza... E' che mi sembra che Ambrosini, che peraltro leggo quasi sempre con piacere, abbia i suoi bei limiti, e che ogni nuovo Dix non faccia altro che dimostrarli. Però devo ancora leggere gli ultimi due, quindi chissà...

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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: gio mar 25, 2010 11:15 am 
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@ Rimatt : Comunque di questa storia finora ne abbiamo parlato in 7 e tutti molto bene, qualcosa vorrà pur dire :wink:


Cita:
Anzi, il secondo miglior bonelliano del mese, visto che in concomitanza esce Magico Vento. E soprattutto per merito di Bacilieri, aggiungo!
Oh, Vace, non te la prendere, che si scherza... E' che mi sembra che Ambrosini, che peraltro leggo quasi sempre con piacere, abbia i suoi bei limiti, e che ogni nuovo Dix non faccia altro che dimostrarli. Però devo ancora leggere gli ultimi due, quindi chissà...


Oddio, non vorrei iniziare discorsi in cui viene messa al confronto la qualità di due, per me, maestri come Manfredi ed Ambrosini. Non paragonabili anche perché troppo diversi fra loro. Però sono curioso di sapere quali sono secondo te i limiti di Ambrosini. :)


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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: gio mar 25, 2010 5:13 pm 
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A mio modo di vedere Ambrosini sceneggia esclusivamente di mestiere e di testa, e di conseguenza non riesce infondere vita ai propri personaggi, che rimangono inevitabilmente bidimensionali, privi di reale spessore. Le sue sceneggiature sono eccessivamente cerebrali, dei divertenti giochini intellettuali; con tutte quelle ammiccanti riflessioni sull'arte, sono stimolanti quel tanto che basta a divertire il lettore in possesso di un minimo di curiosità e a farlo arrivare a fine albo. Ma le sue storie non sono mai - e sottolineo MAI - emozionanti: a livello emotivo, non me ne potrebbe fregar di meno di quel che succede a Dix, Annika, giudice e compagnia bella... Leggo le loro avventure, me le godo anche e poi stop: chiudo l'albo e finisce là¬. I personaggi, inoltre, sono del tutto privi di carisma: sì, va be', Dix sarà  anche caratterizzato volutamente in modo indefinito e anticonvenzionale, ma alla resa dei conti non mi dice niente, e non riesce neanche per mezzo secondo a "uscire" dalla pagina (vogliamo mettere con un Tex, un Mister No, un Martin Mystère, un Dylan dei tempi d'oro?).

E le trame? Anche ben congegnate, nei casi migliori (mica sempre), ma fondamentalmente ripetitive e piatte. Prova ne sia che, nonostante ricordi di aver apprezzato molto l'ultimo albo disegnato da Bacilieri, non ricordo assolutamente quale sia la trama (mentre ricordo senza difficoltà quella di alcuni Tex, Zagor o Dylan che pure ho letto molto tempo prima). Ecco, a conti fatti dico che per me il miglior Ambrosini visto finora su Jan Dix (ultimi due numeri esclusi, ribadisco) arriva grossomodo al 7.

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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: gio mar 25, 2010 8:49 pm 
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rimatt ha scritto:
(...) Però devo ancora leggere gli ultimi due, quindi chissà...
In effetti. Gli ultimi due albi emergono - con nettezza - dal grigiore e dal torpore (quando non parecchio peggio) nel quale è affondato Ambrosini dopo la prima decina napoleonica o gi๠di là¬.

V.


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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: gio mar 25, 2010 9:35 pm 
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Cita:
In effetti. Gli ultimi due albi emergono - con nettezza - dal grigiore e dal torpore (quando non parecchio peggio) nel quale è affondato Ambrosini dopo la prima decina napoleonica o gi๠di là¬.

V.


Ambrosini è affondato dopo la prima decina napoleonica? Semmai il contrario :)
A parte il numero 2 "il cavaliere senza nome" i primi dieci numeri non sono poi così memorabili. Invece dopo troviamo albi come "quando muoiono le balene" (voto ubc:92%),"drammatico tango" (97%),gli alieno sono fra noi (87%), il cerchio del tempo (91%),il cane di corallo (93%), voci nel muro (91%) e potrei continuare come minimo con un altra decina di albi. Invece il voto più alto dei primi dieci albi,sempre secondo UBC, è un 78%. Ho preso Ubc semplicemente perché è l'unico sito che conosco che abbia fatto schede e recensioni dettagliate di Napoleone, ma per esempio andando con i ricordi ai vari forum che ho bazzicato,fra cui proprio quello di Napoleone ,mi sembra sia un pensiero comune il fatto che i primi albi non siano assolutamente al livello degli altri.


rimatt ha scritto:
A mio modo di vedere Ambrosini sceneggia esclusivamente di mestiere e di testa, e di conseguenza non riesce infondere vita ai propri personaggi, che rimangono inevitabilmente bidimensionali, privi di reale spessore. Le sue sceneggiature sono eccessivamente cerebrali, dei divertenti giochini intellettuali; con tutte quelle ammiccanti riflessioni sull'arte, sono stimolanti quel tanto che basta a divertire il lettore in possesso di un minimo di curiosità e a farlo arrivare a fine albo. Ma le sue storie non sono mai - e sottolineo MAI - emozionanti: a livello emotivo, non me ne potrebbe fregar di meno di quel che succede a Dix, Annika, giudice e compagnia bella... Leggo le loro avventure, me le godo anche e poi stop: chiudo l'albo e finisce là¬. I personaggi, inoltre, sono del tutto privi di carisma: sì, va be', Dix sarà  anche caratterizzato volutamente in modo indefinito e anticonvenzionale, ma alla resa dei conti non mi dice niente, e non riesce neanche per mezzo secondo a "uscire" dalla pagina (vogliamo mettere con un Tex, un Mister No, un Martin Mystère, un Dylan dei tempi d'oro?).


Capisco; certe cose come le scenggiature cerebrali sono proprio quelle che me lo fanno piacere :wink:
Discorso interessante per quanto riguarda i personaggi. Forse riguarda più Dix che Napoleone. Però, tornando ad una serie splendida che hai citato prima, ovvero Magico Vento, nonostante delle sceneggiature tecnicamente perfette non mi pare che i protagonisti,ovvero Ned e Poe, buchino la pagina. Più di una volta ho sentito delle lamentele a riguardo della poca empatia che trasmettono. Vogliamo mettere un Mister No nolittiano o il Dylan di Sclavi? Eppure MV è comunque un capolavoro. Copio/incollo da un sito:
Cita:
Altri due numeri e Dix l’investigatore dell’arte volge al termine, Jan Dix l’antipatico, l’indeciso o forse fin troppo deciso che ci ha portato a spasso per quasi due anni nel mondo dell’arte. Dix è un personaggio complesso, forse un antieroe, il suo scopo non è piacere ed essere amato come lo era per Napoleone di Carlo, Jan Dix è più preoccupato per la sua capacità di riuscire a provare sentimenti per occuparsi di piacere.

Purtroppo, mi ripeto, in 12 numeri non è venuta fuori completamente la caratterizzazione del personaggio (eccezion fatta,in parte, per l'ultimo numero) però forse si è dato il via ad una nuova concezione di personaggio,restando in ambito Bonelliano (ne eroe come Tex,ne antieroe come M.No,ne persona della porta accanto come la famiglia Donati).


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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: gio mar 25, 2010 9:55 pm 
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Jones ha scritto:
Capisco; certe cose come le scenggiature cerebrali sono proprio quelle che me lo fanno piacere :wink:


Tutto sommato anche a me, tant'è che lo leggo ancora. :D

Cita:
Discorso interessante per quanto riguarda i personaggi. Forse riguarda più Dix che Napoleone. Però, tornando ad una serie splendida che hai citato prima, ovvero Magico Vento, nonostante delle sceneggiature tecnicamente perfette non mi pare che i protagonisti,ovvero Ned e Poe, buchino la pagina. Più di una volta ho sentito delle lamentele a riguardo della poca empatia che trasmettono. Vogliamo mettere un Mister No nolittiano o il Dylan di Sclavi? Eppure MV è comunque un capolavoro.


A me Ned sta cordialmente antipatico... Eppure, come protagonista funziona alla grande, nella sua atipicità. Anche perché le sceneggiature che Manfredi gli costruisce attorno sono a prova di bomba.

Cita:
forse si è dato il via ad una nuova concezione di personaggio,restando in ambito Bonelliano (ne eroe come Tex,ne antieroe come M.No,ne persona della porta accanto come la famiglia Donati).


Considerazione interessante. Concordo comunque nel sostenere che le potenzialità di Dix sono rimaste fondamentalmente inespresse. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: gio mar 25, 2010 10:45 pm 
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tintoretto mi fa pensare a questo....

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Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato! Spiacere è il mio piacere! Io AMO essere odiato...


"BANG!"



:D

http://lupo-grigio-ferrara.blogspot.com/


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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: ven mar 26, 2010 3:55 am 
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rimatt


Mi sa che ti dobbiamo davvero consigliare qualche buona lettura, Vace! Al massimo il Dix di Ambrosini/Bacilieri può essere stato il miglior bonelliano di quel mese... Anzi, il secondo miglior bonelliano del mese, visto che in concomitanza esce Magico Vento. E soprattutto per merito di Bacilieri, aggiungo! :x: :mrgreen: :lol:

Oh, Vace, non te la prendere, che si scherza... E' che mi sembra che Ambrosini, che peraltro leggo quasi sempre con piacere, abbia i suoi bei limiti, e che ogni nuovo Dix non faccia altro che dimostrarli. Però devo ancora leggere gli ultimi due, quindi chissà...



Inanzitutto scusate ma scrivo di getto perché non ho proprio il tempo materiale per aggiustare il testo quindi perdonate eventuali errori e testo raffazzonato.
Ma guarda, in tutta onestà credo proprio che il mio pensiero su questa serie sia disante anni luce dal tuo giudizio, anzi che dico? E' proprio diametralmente opposto al tuo. Ambrosini è uno di migliori sceneggiatori in circolazione da 10 anni a questa parte, non ha praticamente sbagliato un colpo su Napoleone quindi continuo e continuerò a scrivere qui e dove potrò che questa è una delle migliori serie mai state fatte e persisterò a consigliarla a chiunque. Beninteso, rimane sempre qualche gradino sotto Napoleone che per me rimane l'apogeo dei bonellidi degli ultimi tempi. Per quanto riguarda i vari confronti tra i punti che elenchi, come già  asserito in passato, i tuoi difetti per me diventano automaticamente punti di forza di questa testata ma sarà  proprio perché ci entusiasmano cose così differenti tra loro (io continuo ad essere annoiato da Caravan e dai primi 20 numeri di Magico Vento...ma il personaggio di Manfredi lo riprenderò comunque più avanti, non ti preoccupare). Poi, zagor, Tex...oddio questo non è un fumetto d'avventura, chiaramente non lo ricorderò alla stessa maniera di un Tex che va in Patagonia a sconfiggere le truppe del generale Tal dei Tali, anche perché - scusa, con tutto il rispetto - cosa centra con Dix? Questa testata non nasce con questa precisa intenzione di intrattenimento verso il ltore bensì, come scrivi tu stesso, ci troviamo di fronte a trame ben più impegnative e cervellotiche (che io adoro, non so se si era capito) di un semplice fumetto d'avventura; quindi sono paragoni che non stanno molto in piedi, lo sarebbero se appunto ci fosse lo stesso proposito da parte degli autori. Questa scarsa caratterizazione del personaggio? Per me - e per tanti altri, a quanto vedo - non rimane affatto un problema insolvibile (anzi, per quanto mi riguarda questo personaggio così difficile da inquadrare, cupo misterioso e anche un pò stronzo per dirla tutta, affascina moltissimo) poi anche se lo fosse questa carenza viene subito controbilanciata da queste trame ingegnose e curatissime che ti catturano e non ti mollano più fino all'ultima pagina.
Poi davvero non capisco questa fissa - ora parlo anche in generale, in base a quello che leggo qui e là  e non solo qui su Dix- di questa manìa della caratterizzazione: "gli manca questo e gli manca quello" "un protagonista di una serie non si tratteggia in maniera così approssimativa" "non va bene, non ride mai, è musone" "non si capisce bene questa relazione con annika"...non so, a me non è mai venuto neanche lontanamente in mente di pensare una qualsiasi di queste cose in merito alla realizzazione di un personaggio. Il prodotto è questo: criticabile sì certo però io ogni due mesi non vado in edicola a scegliermi un amico ma a comprarmi un albo Abbiamo l'occasione e la fortuna di leggere delle storie davvero davvero belle in questa testata e continuo a sentire lamentele circa il fatto del perché Dix non è come vorremmo che fosse. Sinceramente, dopo 12 numeri di cui 3 capolavori e una mezza dozzina di storie moolto belle, lo trovo un atteggiamento pò ridicolo.


@Rimatt: ah ma prima scherzavi!? :D hai fatto bene a dirmelo perché volevo consigliarti qualche fumetto ben più avvincente di Caravan :mrgreen:

Ragazzi, se volete leggere un grande fumetto, impegnativo e curato come pochi altri, che non sia solo intrattenimento e svago ma anche cultura e interessanti, pittoreschi ritratti dei grandi artisti del passato leggete JAN DIX:
tiè :P

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Umpf! Qualcuno mi ha trovato, finalmente... devono aver sentito la puzza... però, bei tempi quando puzzavo solo di whisky...


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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: ven mar 26, 2010 2:41 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Jones ha scritto:
Ambrosini è affondato dopo la prima decina napoleonica? Semmai il contrario :)
A parte il numero 2 "il cavaliere senza nome" i primi dieci numeri non sono poi così memorabili. Invece dopo troviamo albi come "quando muoiono le balene" (voto ubc:92%),"drammatico tango" (97%),gli alieno sono fra noi (87%), il cerchio del tempo (91%),il cane di corallo (93%), voci nel muro (91%) e potrei continuare come minimo con un altra decina di albi.


Sono d'accordo con te, però ehm... delle sei storie che citi solo due sono di Ambrosini, due sono di Bacilieri e due di Cajelli.


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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: ven mar 26, 2010 3:07 pm 
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Ops.. :D ho associato Ambrosini a Napoleone, spero che non me ne voglia :mrgreen:
Allora dico:
la foresta che cammina 95%
L'enigmatico sign. Bloom 87%
Il cane di corallo 93%
Dal numero 23 in poi non ci sono più recensioni e dico:
Il pozzo della memoria
La vita perduta (il mio preferito)
La morte alla porta
Prigionieri del tempo
Angeli nella guerra
Storia d'amore e di coltello


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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: ven mar 26, 2010 4:28 pm 
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Va be', lo dico (un po' OT, ma si è iniziato a parlarne qua, quindi...): a me neanche Napoleone dice molto. Non la penso proprio come Juan, ma credo anch'io che Ambrosini abbia detto tutto quel che c'era da dire nei primi numeri (che non sono perfetti ma hanno una forza mica da ridere), e poi si sia limitato a ripetersi e a riscaldare la minestra, servendo sempre la stessa pietanza. Non direi che non ne ha più azzeccata una, ma secondo me non ha nemmeno più fatto un centro completo. E il bello è che all'epoca la serie mi piaceva! Merito della periodicità, probabilmente: a piccole dosi, Ambrosini si assume anche volentieri. Però, di recente ho commesso l'errore di rileggere consecutivamente gli ultimi 20/25 numeri della serie, e mi sono stupito per il senso di generale noia e disinteresse che hanno suscitato in me le storie. Non riuscivo a capacitarmi che all'epoca mi fossero piaciute. Con qualche eccezione, certo: vedi La morte alla porta, che comunque è uscita pesantamente ridimensionata dalla mia rilettura. Fanno naturalmente eccezione gli albi di Cajelli (di gran lunga i migliori della serie) e Bacilieri, che svettano in modo quasi imbarazzante. E così, a fine rilettura, mi sono trovato fra le mani una serie che veleggia mediamente sulla sufficienza o gi๠di là¬: proprio niente di che.

E Dix, Dix... Non so se ha senso lamentarsi della caratterizzazione del protagonista, però delle storie sì: e infatti IMO il problema non è tanto la scarsa empatia che avverto per il personaggio (che già  limita il mio gradimento, comunque), quanto piuttosto lo stile di sceneggiatura di Ambrosini, che - voglio essere buono - non fa per me. Se per Vace 3 storie sono capolavori e sei molto belle, per me ce ne sono tre discrete e sei dimenticabili, e "dimenticabile" è un aggettivo che, per quanto mi riguarda, calza a Jan Dix come un guanto.

Per ora la finisco qui... Tornerò a parlare dell'albo quando l'avrಠletto, fra qualche mesetto. :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: ven mar 26, 2010 8:37 pm 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 11:17 am
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Jones ha scritto:
Cita:
In effetti. Gli ultimi due albi emergono - con nettezza - dal grigiore e dal torpore (quando non parecchio peggio) nel quale è affondato Ambrosini dopo la prima decina napoleonica o gi๠di là¬.

V.


Ambrosini è affondato dopo la prima decina napoleonica? Semmai il contrario :)

Hai ragione, ho usato un termine errato: si è talmente avvitato su sé stesso da essersi strozzato con le sue mani :-)

V.


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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: ven mar 26, 2010 10:57 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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vace ha scritto:
....(anzi, per quanto mi riguarda questo personaggio così difficile da inquadrare, cupo misterioso e anche un pò stronzo per dirla tutta, affascina moltissimo) ....
Quoto, è quello che mi piace dei personaggi di Ambrosini, sono talmente comuni ed allo stesso tempo strani che possono anche esistere realmente.

_________________
------------------------------------------------------------------------------------------
Un uomo ha bisogno di cinque cose:
una donna, un cavallo, una tenda, un fuoco,
e qualcosa per cui combattere.


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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: sab mar 27, 2010 2:31 am 
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Iscritto il: lun dic 26, 2005 11:47 pm
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Come le sue storie del resto. Così incantevoli e suggestive da sembrare eternamente sospese tra sogno e realtà.

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 Oggetto del messaggio: Re: # JDx 12 - La figlia del Tintoretto
MessaggioInviato: sab mar 27, 2010 9:48 pm 
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Località: Rurrenabaque
Io di solito non rileggo gli albi, però oggi stavo sfogliando un Napoleone (la donna del dipinto,n°50). Il coprotagonista della storia si chiama peter breemer , qua sotto lo vedete fisicamente e potete leggere il lavoro che svolge. Non me ne ero mai accorto :o

p.s. picchiatemi pure se è una cosa che già  sanno tutti :D

Immagine

EDIT: siccome si fa fatica a leggere ve lo scrivo io:
"lui è peter breemer, un mio carissimo amico olandese.è uno storico dell'arte: lavora per la più importante pinacoteca di Amsterdam


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