Ho preso e letto il Gigante...
Complessivamente questo Gigante mi è piaciuto.
s
p
o
i
l
e
r
Perché esce fuori dallo schema del poliziesco, e gestisce le oltre 200 pagine a disposizione con una storia assolutamente non lineare, anzi per certi versi "circolare"...
Che sia una storia basata sui sogni prodotti da una droga (e dai relativi postumi), ci può stare, specie se viene detto nello striminzito editoriale (continuo a chiedermi perché non fanno più quei dossier come nei primi Giganti...), ma alla fine della lettura, ci si ritrova comunque con tanta carne al fuoco "non mangiata", e non è il massimo della soddisfazione rendersi conto che non c'è un colpo di scena tipo "Vigna ci ha fatto credere che fossero sogni, mentre invece Nathan è passato da una realtà all'altra per risolvere un caso al di là del tempo e dello spazio".
Non ho capito quel "Nathan" anziano da dove sbuchi... Forse mi manca qualche storia degli Almanacchi, però la sua foto non può trovarsi nell'album del "vero" Nathan.
Sul fatto che la storia sembri scritta anni fa, mi pare palese, sembra ripescata dal cassetto per fare promozione alla Granderistampa...
Domanda: avendolo dichiarato nell'editoriale che si trattava di sogni, erano necessarie quelle piccole incongruenze, come la presenza o meno di Mendoza e la reazione di Nathan alla morte di Sigmund (prima dicono che non ha voluto indagare, poi vediamo che ha fatto di tutto per farsi affidare il caso, scoprendo la sconcertante verità .
I disegni mi sono piaciuti, a parte la barba di Nathan che va e viene all'interno della stessa scena, un abuso di retini e fotografie, e l'assenza di vignette a pagina intera.