Cravenroad7

Tutti portano una maschera, non è vero? Una maschera di abitudini, piccole finzioni quotidiane e ipocrisie. Ma quella che è¨ stata rubata nella casa dell'antiquario Hutton non è una semplice metafora; è fatta di carne e sangue, infestata da un demonio omicida. Dylan la cerca per distruggerla, perchè chi la indossa ne diventa schiavo, chi la porta scopre la frenesia del sangue e vede le cose... Con gli occhi dell'Inferno!



Scheda wikidyd dell'albo: link

splendida.

Invece, per me, questa storia non mi colpì in maniera particolare, forse dovrei rileggerla.

L'ho riletta qualche giorno fa. Ma quanto bella era questa storia?

Storia molto bella, resa magistrale IMO dall'ultima spettacolare pagina (si vede la mano del miglior Chiaverotti)

equilibrio tra narrativa e tamarreide, altro che goblin e simonetti..

voto 7....molto bella

Complessivamente, questo rimane il miglior almanacco di sempre.
Sulla storia, credo sia l'unica scritta a 4 mani da Sclavi (soggetto) e Chiaverotti (sceneggiatura); l'ho sempre trovata una delle più "horror" di sempre, non saprei spiegare il perchè, forse anche grazie agli inquietanti bianco-nero senza sfumature di Pennacchioli, che ogni volta che ci mostra l'assassino mascherato tra le penombre non si può fare a meno di sentir scorrere un sottile brivido lungo la schiena...
Insomma, un 9 pieno, quindi voto "ottimo"!

Chiaverotti sceneggia un soggetto di Sclavi e ne viene fuori una buona storia. La ricordavo mooolto peggio, quando ho riletto gli almanacchi negli anni forse mi sono più concentrato sui servizi, "snobbando" a torto le storie, quindi sono stato sorpreso in positivo.
Forse il Claudio calca un po' troppo la mano con le situazioni surreali (il diavolo che guida il camion.. che c'entra??), ma è bravo a creare un'atmosfera sulfurea, mantenendo un buon ritmo, con una svolta narrativa che riesce a ribaltare una soluzione che pareva scontata. Il finale, una volta tanto, è azzeccato. Tutta Sclaviana la riflessione sulla "maschera" che tutti quotidianamente indossiamo.
Bravo Pennacchioli, solo le gole tagliate risultano un po' finte, ma per il resto buona la sua prova.
Una storia adulta, scritta in modo divertente, che prende bonoriamente in giro i clichè della serie (Dylan che sfotte Bloch sul lamento continuo della pensione) senza caderne vittima. Da riscoprire.

inserita nella top 100 al posto n°90

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Insomma....non male la struttura della storia, ma i disegni non mi sono piaciuti. Troppo ingessate certe pose ed espressioni, credo abbiano influito sul il mio giudizio parzialmente negativo della storia.

quando la lessi all'uscita, i disegni non mi fecero impazzire. oggi invece mi è tutto fottutamente chiaro.

Minchia non ci dormi la notte per queste "ergastolane"

"non c'è nulla di più divertente del sangue che sprizza. Ah ah ah" Chiaverotti scriveva con una freschezza che oggi dovremmo rimpiangere. Così come le chine di Pennacchioli, un autore di cui si è parlato diverse volte di un suo ritorno per Dylan Dog.
"La maschera del demonio" è una di quelle storie horror da far leggere a chi si vuole avvicinare all'indagatore dell'incubo. Praticamente perfetta.

pennacchioli potrebbe tornare solo se pubblicassero le sue due prigioniere ergastolane, lavora in america per l'animazione con grande soddisfazione a quel che so.