Cravenroad7

Dylan Dog numero 221 "il tocco del diavolo", pagina 32, prima striscia, vignetta 2 (a memoria eh! potrei anche sbagliare pagina) cito: "NON CE N'è UNA CHE IO NON ABBIA AMATO!"

per cui, il ragionamento "l'unica donna che abbia mai amato" non si può fare proprio...

Sono perfettamente d'accordo con quest'affermazione. Nel senso: svelare troppe cose del passato di Dylan - o di Block, o di Groucho - non fa bene al personaggio; non sono però d'accordo nel dire che Finché morte non vi separi sia l'albo che ha dato il via a quest'abitudine: prima di tutto perché è scritto da uno Sclavi a dir poco ispirato, poi perché l'abo è intelligentemente tenuto in bilico fra realismo e ricordo nostalgico; ci sono momenti crudi e molto concreti ma anche inserti onirici, scene improbabili, falsità belle e buone. Alla fin fine, quel che ne esce è una specie di What If..., la cui veridicità è tutta da dimostrare. E questo è uno dei principali punti di forza dell'albo.

...e poi ci fu il numero 200

...Purtroppo.

Mi ricordo che mi aspettavo una storia non particolarmente bella quando lo comprai, forte dell'esperienza fatta col numero 100.
Per carità , il 100 non è tutto sto schifo, ma l'attesa era grande e un pizzico di delusione me la diede.
Invece questo albo è veramente bellissimo.
Superiore a tutti gli altri a colori (della serie regolare).

Sul 200, spesso leggo pareri negativi, a me è piaciuto più del 100, ma non arriva mai ai livelli di "Finché morte non vi separi"...

concordo abbastanza col mitico, anche se ho pareri più negativi di lui sul numero cento (sono ot, vero?).
tornando a bomba, credo che quest'albo faccia parte del periodo migliore di sclavi.

Ho riletto da poco questo albo, era da troppo tempo che mi osservava da li, nello scaffale vicino al letto....
Atmosfere prima angoscianti,struggenti, poi oniriche, poi romantiche; e poi tutte e quattro insieme... Una storia "pesante" anche dal punto di vista sociale, senza però cadere nella superficialità o in frasi fatte... Un amore profondo, e l'Irlanda... Insomma... se devo pensare ad una storia da 10+ i miei pensieri cadono senza dubbio su quest albo, senza tralasciare che è una delle poche ad avermi fatto realmente emozionare!

capolavoro della letteratura a fumetti.

Anche a me tocca impugnare archetto e violino per fare una bella sviolinata assolutamente meritata a questo capolavoro, secondo me una spanna sopra i vari Johnny Freak, Lungo addio..ecc, ecc...assolutamente il mo preferito. Ricordo quando lo lessi avrಠavuto 16 anni, non sapevo cosa fosse l'IRA ( ), vedevo l'Inghilterra come la patria del liberalismo e dei diritti civili... La riflessione a cui induce la storia non vuole essere affatto uno schierarsi a questa o quell'altra fazione, ma conduce a una serie di spunti di riflessione: l'insensatezza di una guerra (di religione), causata da una concatenazione di violenze (la vioenza genera altra vioenza), il valore di un ideale a confronto con il valore di un amore..
NOn mancano frecciatine (o frecciatone) ben dirette (la battutta di Dylan sulla chiesa cattolica)...

Insomma, un albo veramente denso, ma mai pesante e pedante. Non vuole dare risposte, il lettore trae le conseguenze...

PS Anche a me Lillie mi sta un po' qua...no, no, non è gelosia
PS2 : mi sono dimenticata di dire: l'aspetto che mi è piaciuto un sacco di questa storia, è lo spaesamente assolutamente coinvolgente e realistico di Dylan...non so, mi ha davvero toccato...vabbè, è una cavolata ma mi ricordo quando poco dopo l'attentato alle torri gemelle, a milano, c'era stato quell'idiota che si era schiantato contro il pirellone, io andavo ancora alle elementari, e lଠper là¬, quando ancora non erano arrivate notizie certe che fosse stato un incidente, avevo provato qualcosa...ad alcuni anni di distanza razionalizzando e rileggendo quest'albo mi sono resa conto che è proprio così: davanti a queste cose troppo più grandi di noi...non si riesce a capire, smarrimento.
Si sarà  capito qualcosa? bah!

Riletto da poco e mi trovo d'accordo con i pareri positivi, questa è una storia che purtroppo mette in luce le carenze di molte altre.. o si potrebbe dire, che mette in risalto l'aspetto commerciale di molti numeri del nostro eroe..

non reggo l'antipaticissima Lillie la prendo più per ciò che rappresenta che per quello che è e plaudo al bravo De Nardo in Amori perduti n°187 a riproporne l'aspetto distorsivo

UN ALBO CHE AMO PROFONDAMENTE...

Solitamente preferisco commentare gli albi meno impegnativi, perchè più facili di analizzare, anche perchè sono sicuro che rileggendo questo post tempo dopo mi rimprovererò di aver sbagliato in qualcosa..

Tralasciando i disegni di un Brindisi fenomenale (il SUO Dylan Dog è per me Dylan Dog, non quello di casertano con il naso a vela e gli occhi tondi tondi), qui si è di fronte a mio giudizio all'unico albo celebrativo che è un capolavoro...

Il conflitto anglo-Irlandese è un tema a me molto caro, avendo amici che mi hanno raccontato della storia delle loro famiglie e dei relativi drammi vissuti per l'invasione britannica...personalmente quindi tifo per loro...anche se, come dice il buon Bloch, quando si scatena una guerra e viene versato sangue su entrambi i fronti stabilire chi ha ragione e chi torto comincia a diventare complicato...
Un tema che, non ho mai capito perchè, è totalmente inesistente a livello scolastico accademico...al liceo non ho mai studiato nulla su questo sanguinoso conflitto e parlando coi miei amici credo di non essere stato il solo..

Concordo con chi definisce Lillie insopportabile, motivo per cui non è tra le mie donne di Dylan preferite...

Solito viaggio onirico tipicamente sclaviano...trattato in maniera ottimale...c'è il galeone....c'è la morte...c' Dylan che inizia a bere..

Sicuramente entrerebbe in una mia top 10...anche qualcosa di più...

Io ADORO Lillie...la sua indipendenza, la sua stronzaggine, la sua antipatia...il suo essere donna e persona rispetto ai soliti scendiletti di DD ( anzi alle solite femmine da letto, per dirla giusta ).
Un albo delicato e gentile, disegnato superbamente, che ci mostra un Dylan acerbo ed umano, proprio per questo maggiormente credibile rispetto a certe "immagini" seguenti e anche precedenti. La morte di Lillie, onirica come al solito, è uno dei punti di forza della vicenda, il matrimonio celebrato con l'anello di Panthom, tenero simbolo di una realtà apparentemente piccola ma proprio per questo potente e forte, più di mille sfarzose nozze vuote.
Un capolavoro assoluto.

Che poi è come dare ragione a Cristiano. Dire che DD abbia amato tutte le donne che ha avuto ( che si è fatto, diciamola come realmente è ) è una versione di Paola Barbato, che se da un lato è dettata dall'amore che lei ha verso il personaggio ( non può immaginarlo tanto st...o da farsele e basta ) dall'altro dimostra l'assoluta irrealtà della vicenda. Nessuno può amare 50 donne diverse. E del resto lo dice anche sua maestà Tiziano Sclavi nel numero 100. Dylan ha sempre cercato l'amore di Morgana, non trovandolo obbiettivamente, quindi tutti i suoi amori sono solo fallaci illusioni. E non dimentichiamoci che le sole 2 a cui chiede la mano sono Bree e Lillie.

Ma no, ma che Barbato: il Dylan che si innamora di tutte le donne con cui va è 100% Sclavi! Si tratta di una delle caratteristiche FONDANTI del personaggio, mica bruscolini!