Cmq Paola,
volendo tornare ad alcune dichiarazioni che hai fatto in precedenza per distinguerti da Sclavi, voglio aggiungere qualcosa anche se qualcuno l'ha già rilevato.
La tua concezione, o, meglio, la costruzione delle storie e spesso il finale, risultano positivi, in assoluta antitesi con lo stile sclaviano. NON è VERO COME TU HAI DETTO che le concezioni da te espresse sono PEGGIORI.
Ecco gli elementi che lo provano:
Nebbia: il finale ha un tono di giustizia e di conclusione che in Sclavi non sarebbe mai stato scritto così.
Memorie dal sottosuolo: nel finale, anche se il ruolo di Henna è quello di "ascoltare" i morti o qualunque cosa tu intendessi, il fatto stesso che questo personaggio trovi un ruolo è POSITIVO.
Il pifferaio magico: a parte la comparsa di Xabaras, la storia non mi sembra si concluda poi tanto male.
Ci sono naturalmente le eccezioni, dove il finale è più aperto, un po' meno positivo, ma il tuo stile tende ad essere conclusivo.
Per es. in Necropolis il sistema funziona Sclavi non l'avrebbe mai detto. Per lui non funziona nulla.
Dunque, io credo di interpretare quella frase che tu hai pronunciato, nel seguente modo( anche perché credo che ogni cosa detta abbia un senso ):
la tua concezione personale della vita è negativa.
Ma questo, però, bada bene, in Dylan non traspare ancora. Anzi, non traspare affatto, se si fa un bilancio dei finali, o di come tendi a concludere le tue storie. Inoltre gli espedienti narrativi, a volte, nascondono quelle che sono le reali sensazioni dell'autore. Ma, in fin dei conti, il tuo stile e il tuo essere appaiono in questo modo, almeno dall'esterno.
Mi spiace aver ripreso un tema già "tritato", ma ho voluto soltanto comprovarlo con la citazione dei tuoi lavori e dei riferimenti che avallerebbero questa tesi. Poi, chiaramente, uno può anche stravolgere ogni mia parola e dimostrarmi che la tua concezione della vita che appare in DYD sia peggiore di quella di Sclavi e che non fosse un riferimento alla tua persona direttamente. Sì, si può fare, ma credo che tu soprattutto saprai comprendere cosa intendo, e cosa ho inteso, e cosa s'intende negli albi.
Per il resto, il fatto che si noti - come detto in precedenza - un senso negativo generale nel "come" viene composta la storia e la personalità problematica che la compone, ciò non implica che si possa bocciare la mia idea di fondo. Anche perché il paragone era stato con Sclavi, ma io la tua frase l'ho intesa più come un tuo autoriferimento, forse neppure oggettivo, ma comunque probante della tua PERSONALE visione della vita.
Il discorso è complesso, mi affido competamente al tuo buon senso che, da come ho capito, sa leggere tra le righe con una certa esperienza.
Saluti.
Edited by - triss on 08/01/2004 23:54:38
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