SPOILERDario84 ha scritto:
il vampirismo della storia consiste non nella sete di sangue, ma nell'annichilimento di una persona che si vorrebbe possedere purtroppo senza riuscirci.
Cosa fa Archie nel corso della storia? SPOILER Segue Lynn dappertutto per controllarla e proteggerla, come ammette lui stesso si avvelena l'esistenza cercando dall'altra parte un'emozione che non esiste, cerca di prevenire i desideri della ragazza (Archie vuol far diventare Lynn fisicamente vampira, perché come dice lei fin da bambina "i vampiri non muoiono mai") e soprattutto crea il vuoto attorno a Lynn e la isola da qualsiasi altra relazione umana (gelosia verso i dj tamarri e verso la zia Brenda, tutti stecchiti) per lasciarle l'unica possibilità di appoggiarsi a lui non avendo altro cui aggrapparsi. QUESTO è un vero vampiro, e non centrano nulla i canini sporgenti e i superpoteri (e manco Twilight).
Ma questa sarà forse l'idea tua e di Ruju del vampirismo, perché di certo nella letteratura tradizionale non è così che vanno le cose.
Ad esempio sia in Bram Stoker che in Anne Rice il vampirismo prevede un potere del maestro sopra l'essere che ha trasformato in vampiro. Cosa che qui non esiste. Louis in "Intervista col vampiro" riesce a liberarsi di Lestat solo con grande dolore e si instaura ben presto un rapporto di amore/odio tra i due. Qui addirittura è l'essere umano a sopraffare il vampiro costringendolo a trasformarlo, cosa che, almeno io, non ho mai visto da nessuna parte. Il semplice discorso del "per diventare vampiro bisogna volerlo", va contro tutta la concezione classica del vampiro, che prevede la trasformazione in vampiro come qualcosa di estremamente passivo.
E ancora è cosa comune che la trasformazione in vampiro provochi, almeno a livello formale, la morte del soggetto. Il passaggio deve per forza essere doloroso. Non esiste che uno si addormenta umano e si sveglia vampiro, è una cosa insensata!
Questo è, perdonatemi l'espressione, un totale smerdamento della figura del vampiro. Il punto è che se ci si basa su personaggi e figure inventate dall'autore, allora le cose vanno bene, ma se ci si basa su personaggi che qualcuno (migliore di noi) ha creato, bisogno come minimo rispettare quello che è già stato fatto. Non posso "rubare" una buona idea e trattarla come se fosse mia.
Se scrivo un fumetto di Wolverine, gli artigli di Wolverine devono uscire dalle mani, non dai piedi.
Se poi vogliamo dire che Ruju ha fatto una reinterpretazione della figura del vampiro allora va bene, ma fermiamoci un attimo a valutare la situazione: sei sicuro che il vampiro della storia sia Archie?
Non è lui ad avere potere su Lynn, casomai è il contrario. Durante la festa è lei che allontana lui, non viceversa. Ed è Archie a essere innamorato di lei, non viceversa.
Possiamo parlare quanto ci pare di amicizia/amore e della figura del vampiro che non deve per forza essere denti aguzzi e superpoteri, ma non possiamo nemmeno buttare nel cesso tutto quello che è già stato detto sul vampirismo. In una storia di vampiri, è il vampiro ad avere il potere sulla sua vittima, non il contrario.
Vogliamo interpretarla così? Bene, allora il vampiro è Lynn, non è Archie.
In definitiva poi, qui stiamo parlando del contenuto e non della forma.
In questo albo ci sono incogruenze, dialoghi forzati, cose che succedono perché sì e così via. Non concentriamoci solo sul contenuto (che secondo me è comunque scarso), diamo un po' di peso anche alla forma con cui Ruju presenta la storia.