vace ha scritto:
Il problema de "La bambola che dorme" comunque a mio avviso è quello di dare troppo poco spazio al killer in questione (le sue strategie mentali, le sue fobie e i suoi attacchi improvvisi di violenza erano davvero affascinanti) mentre vengono messe troppo in risalto le solite procedure d'ufficio con telefonate continue tra gli agenti per esempio, troppa indagine e poca azione. Però mi ha fatto innamorare della cinesica
la Dance potrebbe essere una delle mie nuove eroine. Il nuovo romanzo che la vede protaonista è uscito da poco e si intitola "La strada delle croci".
Il problema di Deaver è che tende a ripetere certi meccanismi. Dopo aver letto quasi una ventina di suoi romanzi (Rhyme, Dance, racconti, romanzi extra) ci si accorge che spesso cerca il colpaccio a sorpresa e ci riesce l'80% delle volte (mica male). Quando invece siamo in quel 20% (è il caso de "La bambola che dorme", della serie di racconti "La notte della paura", di "Pietà per gli insonni") questo si ripercuote sui personaggi che diventano un pò forzati. Eccettuato il buon duello (a distanza) Pell-Dance, i comprimari non funzionano e, considerato il loro peso (soprattutto uno), ne risente tutto lo sviluppo.
Comunque quando è in gran forma riesce a scrivere dei romanzi straordinari (per chi piace il genere, ovviamente). Prima compravo i suoi romanzi appena uscivano ma visto che ora costano abbondantemente sopra i 20€ aspetto la puntuale edizione economica