SPOILERAppena finito di leggere:
questa storia ha qualcosa della velocità di lettura superficialotta di
Discesa nell'abisso e qualcosa della struttura strampalata di
Reincarnazioni (un lunghissimo prologo che lascia spazio all'inizio della vicenda oltre la metà dell'albo, con la differenza che in questo caso almeno il prologo è d'atmosfera).
Nonostante questo, mi è piaciuta e non mi è piaciuta:
1) mi è piaciuta per il personaggio di Manila, che trovo migliore ad ogni sua riapparizione. Nella doppia tutto sommato era come Archie, una ragazza sopraffatta dalla vita, sola e insignificante che si ritrova improvvisamente a dover padroneggiare un enorme potere, in
Manila diventa una donna ormai pienamente consapevole di ciò che è, senza abbandonare fragilità e debolezza; qui invece, un po' come dice Cyber Dylan, è una "nave scuola", Manila ormai è il mito, non c'è bisogno che faccia nulla, semplicemente è (effettivamente fa ben poco, però la sua sicurezza e la sua maturità trapelano anche attraverso pochi dettagli; certo, si potrebbe disquisire sul modo in cui si faccia raggirare due volte da due adolescenti, lei che è così scafata al mondo delle tenebre, però credo comunque che il suo incanto resti integro anche così);
2) non mi è piaciuta per il personaggio di Dylan, decisamente fiacco e imbelle (diciamocelo, si aggira per la storia un poco come il Raul Bova dei film di Moccia, si vede poco, quello che fa non sembra essere realmente significativo, quello che dice e/o pensa di sicuro NON è significativo, e ai fini della vicenda risulta quasi accessorio);
3) mi è piaciuta e non mi è piaciuta la sensibilità con cui viene trattato il mondo adolescenziale (a mio giudizio molto bello il modo in cui viene delineato Archie, vampiro prima ancora di diventarlo, mentre secondo me Lynn aveva del potenziale rimasto inespresso); i personaggi negativi Lucien e Derek sono assolutamente stereotipi in tutto, d'altra parte l'idea dei rave da fighetti con riti d'iniziazione qualunquisti ancora una volta esprime bene la temperie generazionale dei nuovi ragazzi gotico/emo/dark, sempre in bilico fra il dandysmo, la profonda marcescenza borghese, le rivendicazioni velleitarie di evasione e libertà e l'incapacità di instaurare veri rapporti umani con altre persone.
4) la storia in sé non esiste (punto a sfavore), ma questo permette di costruire una narrazione basata su slittamenti di sensazioni, turbe emotive, aspirazioni soltanto accennate e, trattandosi di una storia su degli adolescenti, legittimamente immature (quindi diciamo punto parzialmente a favore);
5) bello il finale! Ah, finalmente, qualcosa di scorretto! O meglio, di corretto-e-coerente-nonostante-tutto. Anche in questo caso, la velocità lascia una sensazione di incompiutezza ma al contempo rende maggiormente efficace la stoccata (unica cosa, peccato, ripeto, per Manila che una seconda volta si fa prendere così alla sprovvista).
6) Concordo con Dream sull'incontro Dylan-Manila dopo la di lei resurrezione: all'inizio della storia Dylan si aggira come un lupo nella notte rincorrendo il ricordo di Manila e quando scopre che lei è tornata... nulla, entrambi vagano un po' stancamente per le nebbie di Londra come una vecchia coppia, anch'essa impolverata e un po' malridotta, proprio come la povera vampira.
7) Groucho appare e Bloch è completamente inutile.
Insomma, una storia che mi ha dato strane sensazioni contrastanti.