Storia che a una lettura superficiale potrebbe apparire molto meglio di quanto sia in realtà, ossia bruttarella.
Peccato, perché l'incipit a Masiero era anche riuscito, se pur il cliente di turno, accompagnato e raccomandato da Bloch, appaia già un campanello dall'allarme, con la sua apertura così disinvolta anche alle ipotesi soprannaturali. Comunque abbiamo un indagine, abbiamo una trasferta con tanto di tempesta di neve, abbiamo l'aggressione di una belva sconosciuta e l'arrivo di Dylan in una misteriosa locanda che si capisce subito stare sull'orlo di un'altra dimensione. Fin qui tutto sommato, va bene. Poi cominciano i guai: i racconti dei suicidi che non convincono, dialoghi e battute banali. Il modello del racconto dei morti di Totentanz è inarrivabile, ma ciò non toglie che si poteva fare molto meglio di Masiero (ad es: il lupo mannaro nel bunker durante la guerra??? è sbagliato perché finisce col rendere ironico qualcosa che doveva presentarsi drammatico, insomma è fuori contesto). Poi si arriva al punto di non sapere che pesci pigliare e allora prima si tirano in ballo i soliti Inferni, poi salta fuori dal nulla sta ex di Dylan che riesce a fare tutto ma proprio tutto con i suoi presunti poteri (???), persino farla in barba al diavolo e resuscitare i morti. Un deus ex machina assoluto privo di qualunque giustificazione e fondamento.
Non ci vengono risparmiati neppure la tirata moralista e il lieto fine.
Non concordo con Kramer sui disegni: a me qui Freghieri è piaciuto molto invece.
Insufficiente.