Cravenroad7

si trova sul tubo?.

si troverà.credo..

ma io lo volevo ora...

probabilmente lo segnalerà rrobe sul blog:)

Porca miseria, ho beccato il finale ma parlava solo Finardi!!!!!! Porcaccia miseria, speriamo che lo mettano su Youtube.

Ho visto la trasmissione in diretta.
Il lato negativo è che Recchioni ha parlato poco: dall'intervista non è emerso niente di nuovo rispetto a quanto riportato sul blog di RRobe e sul sito del Corriere.
Il lato positivo è che sia il conduttore sia Finardi hanno riconosciuto a Recchioni il ruolo di intellettuale, dando per scontata la piena dignità artistica del fumetto. Nel corso della discussione sull'arte 'impegnata', infatti, il fumetto è stato tranquillamente accostato alla musica e alla letteratura: era proprio quello che voleva RRobe.

In realtà Finardi ha avuto dei tentennamenti quando ha parlato delle canzoni come delle "bottigliette": "le canzoni, come le poesie... e... e... e perché no, anche il fumetto...".

Diciamo che né all'intervistatore, né a Finardi (più intellettualmente onesto) sembrava importasse molto di fumetti (cosa tutto sommato anche legittima).

Poi alla domanda del tizio: "Ma è abitudine comune per i fumetti parlare di temi scottanti d'attualità per essere oggetto di discussione nelle cronache?", là¬, mi è venuto da ridere, perché fosse vero sentiremmo parlare di fumetti molto più spesso, e invece ci vuole una storia (strumentalizzata) sulla malattia per creare un polverone inutile in cui nessuno ci ha capito un cassero.

Questo era evidente, certo. Però Finardi (un musicista affermato e vicino ai media) e Recchioni (un fumettista) sono stati messi sullo stesso piano: entrambi sono stati invitati in quanto artisti per parlare dell'impegno sociale nell'arte e, in particolare, nelle loro opere d'arte.

Non proprio. Forse Finardi è stato invitato con questo intento, ma Recchioni è stato chiamato solo per la polemica dell'ultimo Dyd; del resto della sua carriera e del suo "impegno" non si è fatta menzione (e meno male, aggiungo: se qualcuno dei redattori di RaiNews24 si fosse preso la briga di leggere John Doe, credo non avrebbero invitato un intellettuale così "sensibile" in trasmissione! O comunque avrebbero trovato modo di metterlo alla gogna).

Peccato che Recchioni sembra sia spuntato come un fungo dal nulla proprio in virtù della sua recente collaborazione con Bonelli.

Ha preso proprio l'esempio più calzante tra tutti.

Rrobe, da oggi in poi per tutti noi sarai il Povia del fumetto. Sei contento?

No, povia no...

Non mi ricordo se la frase fosse proprio questa ma c'è stato un accostamento con il mitico Piccione canterino...!!!:D

Si parlava di impegno ideologico "a priori" nella produzione artistica di qualcuno e Povia era stato citato a questo titolo.

http://www.youtube.com/watch?v=9lZs7fJpxIQ

http://www.youtube.com/watch?v=1KmLlewCAdY

Ecco i link!!!

vi segnalo QUI una bella intervista al Rrobe.
Punto saliente secondo me:
* Quanto ti affezioni ai personaggi di cui curi la sceneggiatura o i disegni? Per te è innanzitutto passione o lavoro?

Roberto: “Di alcuni, molto. Amo particolarmente John Doe, David Muprhy, Dylan Dog. Con Diabolik sono decisamente più distaccato mentre Garrett e Detective Dante mi ero antipatici (questo non significa che non ho amato scrivere tutti questi personaggi, dal primo all’ultimo). Quanto alla passione o al lavoro, per me sono la stessa cosa.”