Cravenroad7

Quelli di UBC...http://www.ubcfumetti.com/dylandog/?19380

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nyarlathotep</i>
<br />Io continuo a sostenere che questa storia non abbia alcuna presa di posizione sull' eutanasia. E' solo una storia, e se ci si vuole vedere una condivisione dell' eutanasia nella raffigurazione dell' agonia dei malati, ci si può anche vedere un condanna, visto alla fine Dylan Dog guarisce e se avessero staccato la spina ciò non sarebbe accaduto.
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SPOILER





Ricordiamoci che guarisce grazie a un intervento sovrannaturale, quindi il discorso non conta.
Il supporto all'eutanasia è evidente:
-i medici favorevoli all'accanimento terapeutico sono degli schiavetti di mater morbi
-dylan stesso se la prende con il medico "cattivo" alla fine dell'albo
-il dottore giovane, chiaramente un personaggio positivo, è favorevole allo staccare le macchine
-infine, se posso permettermi, ma è anche un pensiero personale, un artista così sensibile e intelligente da scrivere una storia dal simile spessore non può che essere favorevole all'eutanasia

E va bè, allora anche le sofferenze e le torture che i malati subiscono sono inflitte da un' entità sovrannaturale, quindi il discorso non conta.

"Quando Sclavi parla(va) per bocca di Dylan Dog c'era una comunione totale tra autore e personaggio. Quando Dylan parla con la voce di Recchioni, l'impressione è che le parole non provengano da lui. Questo non è un problema nuovo nella serie, ma in questo caso la particolare struttura della storia lo rende evidente".

Questo è uno spezzone della recensione fatta su Ubc.Volevo chiederti Roberto cosa pensi della "personalizzazione" del personaggio da parte di un autore e se ritieni che questa cosa possa snaturare le caratteristiche dell'eroe di turno o se sia la naturale evoluzione di ogni serie.Cioè nello specifico se tendi a "ficcarci" del tuo per imprimere un marchio alla storia o,come più volte sottolineato da alcuni autori,tenere una linea di pensiero standardizzata.Grazie[;)]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nyarlathotep</i>
<br />E va bè, allora anche le sofferenze e le torture che i malati subiscono sono inflitte da un' entità sovrannaturale, quindi il discorso non conta.
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E dai... Nel fumetto si dà spiegazione sovrannaturale (per esigenze artistiche) a un evento normale come la malattia.
La magia della guarigione miracolosa è invece solo del fumetto, visto che nella realtà non esiste (o meglio, esiste ma in casi talmente rari da non venire nemmeno considerati. Tornando al caso Englaro, soltanto i poveretti e i disonesti ripetevano che Eluana avrebbe potutto miracolosamente svegliarsi).
Mi sembra chiarissima la differenza.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dragodylaniato</i>
<br />Quelli di UBC...http://www.ubcfumetti.com/dylandog/?19380
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Si, ma quando UBC fa le recensioni non si capisce mai se sono positive o negative. In particolar modo la prima parte della recensione mi sembra andare un pò a "farfalle" andando a pescare, giustificando il proprio ruolo, addirittura a Marcel Proust e Roland Barthes. Dico io...se devi fare una critica falla e basta senza pararti il culo a priori.[8]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ash84</i>
<br />Tornando al caso Englaro, soltanto i poveretti e i disonesti ripetevano che Eluana avrebbe potutto miracolosamente svegliarsi).
Mi sembra chiarissima la differenza.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ti riporto un caso di un uomo risvegliatosi dopo 19 anni di coma. Eluana era al 17?:
http://www.sentinelledelmattino.org/it/ ... ienza.html

E non voglio che questa affermazione venga intesa come un tentativo di convincimento sui "miracoli" o sull'accanimento terapeutico.

Giustamente, come vien detto nella storia, ognuno dovrebbe essere libero di decidere della propria sorte se dovesse precipitare in una situazione del genere, e nel caso non venga espressa una volontà specifica in tal senso da parte del paziente, allora è chi se ne occupa a dover scendere a compromessi e prendere una decisione che non gli spetterebbe, ma che influisce sensibilmente sulla sua vita.<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simonjap</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dragodylaniato</i>
<br />Quelli di UBC...http://www.ubcfumetti.com/dylandog/?19380
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Si, ma quando UBC fa le recensioni non si capisce mai se sono positive o negative. In particolar modo la prima parte della recensione mi sembra andare un pò a "farfalle" andando a pescare, giustificando il proprio ruolo, addirittura a Marcel Proust e Roland Barthes. Dico io...se devi fare una critica falla e basta senza pararti il culo a priori.[8]<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Le recensioni non devono essere né positive né negative: sono analisi delle storie, non giudizi estetici dei curatori delle schede. Almeno, così dovrebbero essere secondo me le recensioni migliori.

In ogni caso a me la cultura, e quindi i rimandi a Barthes, Proust e Saint-Beuve, non ha mai dato fastidio. [;)]

Comunque, concordo col recensore in tutto tranne che in un punto: ovver la totale identificazione Dylan/Recchioni e l'azzeramento di qualsiasi distanza narrativa. Vero che c'è del vissuto dell'autore e il personaggio parla "recchionese", MA quello che parla non è Recchioni (credo, salvo smentite).

Ma certo, chiunque deve decidere per se stesso, e nel caso non possa farlo il fardello ricade sulle spalle dei familiari più stretti, su questo siam tutti d'accordo.

Riguardo ai risvegli miracolosi, ripeto, sono eventi talmente rari che non devono neppure essere presi in considerazione. Se un tale avesse problemi economici, nessuno sano di mente andrebbe a consigliargli di giocare alla lotteria.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nyarlathotep</i>
<br />Io continuo a sostenere che questa storia non abbia alcuna presa di posizione sull' eutanasia. E' solo una storia, e se ci si vuole vedere una condivisione dell' eutanasia nella raffigurazione dell' agonia dei malati, ci si può anche vedere un condanna, visto che alla fine Dylan Dog guarisce e se avessero staccato la spina ciò non sarebbe accaduto.
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A me pare che la posizione di Dylan sia ben chiara, invece.
E' a favore del testamento biologico, è a favore dello staccare le macchine a fronte di una chiara testimonianza, ma non è a suo agio con l'idea che qualcuno prenda le decisioni in vece sua nel caso non avesse lasciato disposizioni perché, in fondo, chi è lui per non credere ai miracoli (visto che in questa storia proprio da "un miracolo" è stato salvato?).
Dylan dice tutto questo, in maniera piuttosto esplicita (quasi didascalica, purtroppo), nella scena finale dell'albo.

Sì, la posizione di Dylan che emerge è questa: ma è la posizione di Dylan, appunto.
Nell' interpretare la storia da un punto di vista più vasto, non direi che questa è esplicitamente a favore dell' eutanasia.
Emergono dei punti di vista, ci sono delle considerazioni, ma non è che la morale dell' albo è "W l' eutanasia".
Mi sembra, invece, che dalla storia emerga sì che la malattia è una cosa atroce da combattere, e certe volte sembra non valga neanche la pena opporsi, e chi siamo noi per giudicare male chi non ha la forza di continuare a conviverci, ma emerge anche che se non ci si dà per vinti la sconfitta non sempre è inevitabile.
Quindi io non ho trovato una morale netta, ma una serie di sfumature.
Poi, per carità, la storia l' hai scritta tu quindi a priori hai ragione tu! Però queste sono state le mie sensazioni.

ciao roberto,
sono contentissimo della rinascita stile araba fenice di John Doe.. ma la mia anima dylaniata mi impone subito una domanda

.....

E adesso? Con dylan dog come la mettiamo? Periodo di pausa con la bonelli?

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dr. Hicks</i>
<br />ciao roberto,
sono contentissimo della rinascita stile araba fenice di John Doe.. ma la mia anima dylaniata mi impone subito una domanda

.....

E adesso? Con dylan dog come la mettiamo? Periodo di pausa con la bonelli?
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Assolutamente no.
Anzi.
L'impegno è rinnovato pienamente e aumentato.

e non sai quanto mi rendi felice!!!! [:P]

P.S.
avevo giurato di non comprare mai più roba eura (aurea? aureliana? avea i capelli d'oro a l'aurea sparsi? [:)]).. il mio orgoglio ti odia per avermi costretto a tornare sui miei passi! [:D]

doc, magari per le domande è meglio se usi il topic apposito in Autori
(e non solo tu, tutte le domande i complimenti e quant'altro sia rivolto a RRobe è meglio che lo scrivete di là)

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nyarlathotep</i>
<br />Sì, la posizione di Dylan che emerge è questa: ma è la posizione di Dylan, appunto.
Nell' interpretare la storia da un punto di vista più vasto, non direi che questa è esplicitamente a favore dell' eutanasia.
Emergono dei punti di vista, ci sono delle considerazioni, ma non è che la morale dell' albo è "W l' eutanasia".
Mi sembra, invece, che dalla storia emerga sì che la malattia è una cosa atroce da combattere, e certe volte sembra non valga neanche la pena opporsi, e chi siamo noi per giudicare male chi non ha la forza di continuare a conviverci, ma emerge anche che se non ci si dà per vinti la sconfitta non sempre è inevitabile.
Quindi io non ho trovato una morale netta, ma una serie di sfumature.
Poi, per carità, la storia l' hai scritta tu quindi a priori hai ragione tu! Però queste sono state le mie sensazioni.
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Sì ma io concordo con la tua interpretazione. Specificavo solo la posizione di Dyd.