Cravenroad7

Quoto i post di Joe Montero e di Ema.

POSSIBILI SPOILER

Era davvero da tempo che non leggevo un numero di Dylan finalmente in grado di emozionarmi durante la lettura. Davvero faccio fatica a capire come si possa dire che questa storia è stata costruita con "fredda razionalità"....la razionalità nell'impostare una sceneggiatura eccellente, certo....ma per quanto riguarda il contenuto mi sembra che il coinvolgimento personale di chi l'ha scritto esca letteralmente fuori da ogni pagina... E la cosa straordinaria è che riesce a trasmetterlo in pieno a chi legge...o perlomeno a me... Quante volte mi sono ritrovato a pensare le stesse cose scritte da Dylan sul suo diario in merito alla condizione di un malato rispetto ai "sani"...al suo isolamento sostanziale dal "mondo di fuori"...all'angoscia che si prova... all'incapacità di empatia con chi non può capire la tua condizione... bellissimo..
Poi, io non sono un esperto di fumetti quindi non posso contestare i rilievi "tecnici" che sono stati fatti (posso solo dire che anche a me il finale è apparso un po' forzato, soprattutto il Dylan che si tromba MaterMorbi)...magari sono giustificati, non lo so... ma quello che mi sento di dire, da vecchio lettore di Dylan che da qualche anno a questa parte lo acquista e legge quasi solo per affetto e abitudine, è che questo numero ha fatto riemergere una caratteristica fondamentale della serie ai suoi tempi migliori: la capacità di emozionare e coinvolgere...
Come si possa dare 6 a questa storia e magari voti anche più alti a storie dignitose e nulla più (come al già citato Piccolo Diavolo o molte altre) resta per me un mistero supremo...

Disegni eccezionali.

Voto all'albo: 9

Grazie a Recchioni.

Albo bellissimo, anche io non ho votato capolavoro perché affronta la questione "accanimento terapeutico" in modo un po' esplicito, però io sarei più cauto nel dire che c'è una posizione netta...in fondo se Dylan si salva è perché è stato deciso di continuare a tenerlo attaccato ai macchinari.
La questione trama-non trama per me non si pone: a parte che qui c'è un'evoluzione, c'è il lento progredire della malattia e del dolore, una sensazione di angoscia e disgusto che aumenta durante la lettura...a parte questo, dicevo, uno schema del genere è presente in alcuni dei più bei albi di Dylan Dog, e qui mi sembra che l'autore sia in grado di dare un senso al tutto (qui ogni volta c'è un nuovo sogno-allucinazione-situazione sempre più malsana).
Sul finale: io ho capito che Mistress Morbi permetta a Dylan di andarsene proprio perché così può possederlo veramente, molto più che tenendolo lì prigioniero a farle la morale, e in questo mi è sembrato veramente un finale cupo e angosciante...una volta incontrata non si può più sfuggire a MM, almeno nella testa pensi a quale sarà la prossima volta in cui la vedrai nuovamente.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by pigna</i>
In ongi caso questo estenuante percorso martorizzante di Dylan che ha caratterizzato questi ultimi albi mi ha fatto rimpiangere quella vena ironica, comica e buffonesca che era parte integrante della serie di Dylan Dog e che da qualche tempo è pressocchè svanita. (non mi riferisco solo a Groucho, ma a tutta la struttura di albi come ad esempio, che so, l'occhio del gatto, il cane infernale, tre per zero, dopo mezzanotte, la quinta stagione, ai confini del tempo etc).
Qualcuno mi dirà vabbè "graziearca***" sono tutte storie di Sclavi, ma secondo me questo è il punto. L'intenzione di fondo di Sclavi è andata perduta via via col tempo. Ma Dylan Dog è quello. E' stato creato per essere quello. Certo, con gli anni il personaggio cambia, le storie cambiano struttura, la narrazione procede in modi diversi, sono d'accordo, ma non si può eliminare del tutto una componente essenziale (forse quella più importante) ovvero la componente dell'ironia che ha sempre aleggiato in tutti i primi albi ed è rimasta fino a qualche anno fa.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Condivido in parte questa riflessione facendo un appunto: Dylan Dog è quello ma è anche ciò di cui tratta questo albo. Purtroppo secondo me si può anche scrivere una storia gialla o horror sufficiente ma non si può scrivere una storia ironico-grottesco-buffonesca se non si è veramente in grado altrimenti viene fuori una schifezza...indiciòpercui ti dico graziearca*** e lo dico anche a me stesso [:D]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Scisma83</i>
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Sul finale: io ho capito che Mistress Morbi permetta a Dylan di andarsene proprio perché così può possederlo veramente, molto più che tenendolo lì prigioniero a farle la morale, e in questo mi è sembrato veramente un finale cupo e angosciante...una volta incontrata non si può più sfuggire a MM, almeno nella testa pensi a quale sarà la prossima volta in cui la vedrai nuovamente.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"> Completamente d' accordo la stessa interpretazione che ho dato io...ho letto che a diversi non è piaciuto il finale e lo hanno considerato scialbo,io l ho trovato proprio azzeccato !

In breve, sull'affermazione "questo non è Dylan": premettendo che è un'opinione legittima - come tutte le opinioni - lamentare l'assenza dell'ironia nel nostro caso sembra francamente fuori luogo. Mi spiego: una critica di questo tipo significa, in soldoni, rivolgere una richiesta all'albo di RR quando, per il suo carattere estremamente personale, non si dovrebbe chiedere niente ma soltanto "ricevere". Non si dovrebbe mai chiedere niente a una storia, per la verità: si può accoglierla o respingerla, ovviamente, ma sempre per quello che è, non per <i>ciò che vorremmo che fosse</i>. Il rischio è di non giudicare la storia ma le proprie aspettative nei confronti di essa.
Io mi aspettavo che L'ALBA DEI MORTI VIVENTI parlasse di vampiri: invece parla di zombie, quindi non mi è piaciuta. Io volevo i vampiri, dove sono i vampiri?!?
(Tutto da leggersi con la dovuta ironia, appunto)

"mi dispiace è la mia natura...non posso farci niente!"...

@Ema: la mia (e credo anche di Pigna) era una riflessione generale. Il tuo discorso non fa una piega.

Bella storia [8D]

Bella ed angosciante... Nonostante il bel tempo, mentre la leggevo avevo la costante sensazione che fuori piovesse...

Ammetto che un po' mi ha condizionato la post, se non l'avessi letta forse avrei affrontato l'albo in maniera diversa.

Però forse alla fine è stato meglio così, mi ha fatto apprezzare di più la storia, e in questo periodo era proprio quello che ci voleva [;)]

<b><font color="red">SPOILER</font id="red"></b>

Votato 10 anche questo mese e buona notte.

Dopo la lievità mozartiana della Barbato del mese scorso, un albo cupo e rimbombante. Curioso che, alle prese con due storie molto simili, i due sceneggiatori sembrino essersi scambiati i rispettivi "ruoli" pubblici: la "cupa" Barbato alle prese con una storia aerea e a suo modo solare, il "superficiale" Recchioni alle prese con una storia che è fin troppo ovvio definire malsana.
Non sarà una storia perfetta Mater Morbi - qui e là un po' troppo didascalica (un ragazzino che cita Wittegenstein?) - ma è una storia capace di far male, di commuovere e pure di divertire.

Tra le tante cose che mi sono piaciute di questo abo, una in particolare voglio sottolinerare: il sesso e l'erotismo finalmente tornati adulti e incisivi. Dalla sorprendente tavola iniziale a tutto il rapporto con Mater Morbi, personaggio a grosso rischio "bambola gonfiabile", invece davvero conturbante e morbosamente seducente. Con tutto che personalmente il sadomaso non rientra nel mio immaginario erotico.

Il controfinale sarà un omaggio a Chiaverotti, ma fortunatamente è tutt'altro che "chiaverottiano", cioè insensato e gratuito, è invece l'unico possibile e l'unico sensato. E pure parecchio affascinante con Dylan che è diventato "l'amante" di Mater Morbi.

L'unico commento possibile sui disegni di Carnevale è "perfetti".


PS anche il Bilotta del prossimo mese mi ispira assai. Assaporo il bel momento prima del ritorno in massa dei "veri" Tormenti che affliggono Dylan.

non ho letto i vostri commenti, lo farò con calma.
sinceramente la storia non è stata il capolavoro che mi aspettavo. una buona storia, molto particolare e con dei punti veramente alti. ho votato buono.
la copertina è veramente bella!!!
i disegni invece mi lasciano un po così. carnevale è un mostro con i colori ma sul b/n non mi convince, sopratutto dopo aver visto i disegni di soldi il mese scorso.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
<br /><b><font color="red">SPOILER</font id="red"></b>

Votato 10 anche questo mese e buona notte.

Dopo la lievità mozartiana della Barbato del mese scorso, un albo cupo e rimbombante. Curioso che, alle prese con due storie molto simili, i due sceneggiatori sembrino essersi scambiati i rispettivi "ruoli" pubblici: la "cupa" Barbato alle prese con una storia aerea e a suo modo solare, il "superficiale" Recchioni alle prese con una storia che è fin troppo ovvio definire malsana.
Non sarà una storia perfetta Mater Morbi - qui e là un po' troppo didascalica (un ragazzino che cita Wittegenstein?) - ma è una storia capace di far male, di commuovere e pure di divertire.

Tra le tante cose che mi sono piaciute di questo abo, una in particolare voglio sottolinerare: il sesso e l'erotismo finalmente tornati adulti e incisivi. Dalla sorprendente tavola iniziale a tutto il rapporto con Mater Morbi, personaggio a grosso rischio "bambola gonfiabile", invece davvero conturbante e morbosamente seducente. Con tutto che personalmente il sadomaso non rientra nel mio immaginario erotico.

Il controfinale sarà un omaggio a Chiaverotti, ma fortunatamente è tutt'altro che "chiaverottiano", cioè insensato e gratuito, è invece l'unico possibile e l'unico sensato. E pure parecchio affascinante con Dylan che è diventato "l'amante" di Mater Morbi.

L'unico commento possibile sui disegni di Carnevale è "perfetti".


PS anche il Bilotta del prossimo mese mi ispira assai. Assaporo il bel momento prima del ritorno in massa dei "veri" Tormenti che affliggono Dylan.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Va bene, lo ammetto: il tuo commento era uno di quelli che attendevo di più, molte volte mi sono trovato in completo disaccordo con la tua visione delle cose e in alcuni casi ti ho in qualche modo "attaccato" direttamente [8], però quando capitava che si era d'accordo, ogno volta non si trattava mai di semplici similitudini nei gusti e nei pensieri, ma sempre una quasi totale aderenza e uguaglianza di idee....e questa è sicuramente una di quelle occasioni! [8D]
Straquoto al 101% ogni singola parola! [;)]

Capolavoro?Esageruma nen.....discreta/buona storia si,la paragonerei a Marty con un bel finale....

P.S.Ma quanto è figa sta Mater Morbi!!Com'è che io che sono malato di leucemia non l'ho mai incontrata?[;)]

votato ECCELLENTE se non fosse stato per la trama un pò semplicistica escarna avrei votato eccellente.

in particolare è molto bella la scena in cui dylan parla con la madre di vincent

La mia pancia lo ha digerito molto bene.
Gli occhi sono stati ampiamente appagati.
Con il cuore scombussolato e la testa in trance ho votato il Massimo dei voti.
Grazie agli Autori, una storia così nera a natale mi ci voleva proprio!

Una buonissima storia.Me la sono proprio goduta.Complimenti a Recchioni e a Carnevale.