Cravenroad7

Forum dylaniato
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# 280 - Mater morbi
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Accettabile (6) 4%  4%  [ 5 ]
Buono (7-8) 24%  24%  [ 29 ]
Ottimo (9-10) 68%  68%  [ 81 ]
Voti totali : 120
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MessaggioInviato: mer dic 23, 2009 10:48 pm 
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Iscritto il: ven dic 01, 2006 2:26 pm
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Località: Empoli
Votato Buono

Sono perfettamente in linea con il commento di gippì. Il difetto principale, lo dico a titolo assolutamente personale, è stato il non coinvolgimento. Pecca grossa in una storia come questa. Si è ripetuto esattamente lo stesso schema dell'albo scorso, anche se questo è lievemente più riuscito. Insomma mentre lo leggevo mi sono imbattuto in belle trovate (il dialogo citato da kharont, per esempio) ma in fin dei conti mi sono detto...e allora?

SPOILER
Bello tutto il decorso della malattia, inutile il personaggio del ragazzino, crudele Mater Morbi...tanto crudele che lascia andare Dylan così, dopo il suo discorsetto. Mi ricorda un pò la Terza Madre dargentiana, tanto cattivona quanto insulsa la sua fine. Insomma quella tensione e pietas che si era formata nei confronti del nostro eroe malato, si affloscia, così tutto d'un tratto, come un soufflè cotto male. Il finale pseudo-chiaverottiano ha un suo senso ma stona un pò.
E poi capisco il non dare un nome alla malattia oscura di Dylan però non si esita, come ha già sottolineato qualcuno, a nominare l'accanimento terapeutico.

Detto questo rimane una buona storia fuori dai canoni, cosa che ho apprezzato molto, corredata dagli splendidi disegni di Carnevale.


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MessaggioInviato: mer dic 23, 2009 11:07 pm 
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Iscritto il: mar mag 05, 2009 12:37 pm
Messaggi: 365
Località: Roma
"Capolavoro" è una parola grossa, io evito quasi sempre di usarla.
Mater Morbi è sicuramente un bellissimo albo, finalmente, dopo lunghi periodi di silenzio.
L'idea di base è sicuramente il pezzo forte di quest'albo.
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Dylan Dog che non sta bene fisicamente è sempre un pugno nello stomaco. E l'incontro di Dylan con l'incubo peggiore, quello che tutti temono, ancor più della morte, la malattia, è un'idea a dir poco strepitosa. Come viene poi sviluppata è un altro paio di maniche. Concordo con tutti quelli che hanno detto che Recchioni è inciampato in svariati luoghi comuni (la rappresentazione della Mater come una figona, l'ospedale brutto, i medici imputriditi etc). E' un gran peccato, perchè, come è successo altre volte, un'ottima sceneggiatura rimane "impigliata" in disegni banali, situazioni già viste, idee grafiche trite e ritrite.

FINE SPOILER

In ongi caso questo estenuante percorso martorizzante di Dylan che ha caratterizzato questi ultimi albi mi ha fatto rimpiangere quella vena ironica, comica e buffonesca che era parte integrante della serie di Dylan Dog e che da qualche tempo è pressocchè svanita. (non mi riferisco solo a Groucho, ma a tutta la struttura di albi come ad esempio, che so, l'occhio del gatto, il cane infernale, tre per zero, dopo mezzanotte, la quinta stagione, ai confini del tempo etc).
Qualcuno mi dirà vabbè "graziearca***" sono tutte storie di Sclavi, ma secondo me questo è il punto. L'intenzione di fondo di Sclavi è andata perduta via via col tempo. Ma Dylan Dog è quello. E' stato creato per essere quello. Certo, con gli anni il personaggio cambia, le storie cambiano struttura, la narrazione procede in modi diversi, sono d'accordo, ma non si può eliminare del tutto una componente essenziale (forse quella più importante) ovvero la componente dell'ironia che ha sempre aleggiato in tutti i primi albi ed è rimasta fino a qualche anno fa.


Insomma, Mater Morbi è un albo fantastico, ma non è Dylan Dog.


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MessaggioInviato: mer dic 23, 2009 11:42 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
letto e votato ,
SPOILER
leggere questo albo mi ha dato un senso di goduria nei disegni bellissimi , in Mater Morbi , e in questo immenso incubo dark raccontato. Il fatto che non ci sia una trama , ma una situazione rende il tutto claustrofobico. Si c'è qualche idea usata per John Doe , ma anche JD diciamo che è nato sulle idee di Dylan Dog.
Capolavoro!
era difficile mantenere le aspettative che richiedeva una storia Recchioni/Carnevale e a me ha soddisfatto in pieno.


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 12:30 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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Quando una storia riesce a darmi emozioni o a toccarmi l'immaginario, smetto di perdermi in sproloqui di trenta righe e mi limito a ringraziare gli autori. Grazie, ragazzi, bel regalo di natale. Tutto sommato, voto 10.

Letto con l'influenza, tra l'altro :))...


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 12:34 am 
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Iscritto il: dom set 09, 2007 7:41 pm
Messaggi: 1073
Votato ECCELLENTE.
Finalmente una bellissima storia di DyD.
Spero che recchioni ci regali altri albi di questo livello. Mi sono emozionato come non mi capitava da anni leggendo un albo di DyD.
Bellissimi anche i disegni. Carnevale è una garanzia.


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 12:36 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
Messaggi: 1949
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Cyber Dylan</i>


Mi chiedo se questa sceneggiatura disegnata da Montanari & Grassani avrebbe riscosso lo stesso entusiasmo...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

NO. Ma non sarebbe stato tendenzioso. Il fumetto E' un'arte prima di tutto visiva.


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 12:46 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by pigna</i>
In ongi caso questo estenuante percorso martorizzante di Dylan che ha caratterizzato questi ultimi albi mi ha fatto rimpiangere quella vena ironica, comica e buffonesca che era parte integrante della serie di Dylan Dog e che da qualche tempo è pressocchè svanita. <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

E <i>Il giorno del licantropo</i> dove lo metti? [;)]


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 2:09 am 
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Iscritto il: dom lug 26, 2009 2:08 pm
Messaggi: 6107
Località: Terremotopoli
Appena votato...albo eccellente...anche se non me la sono sentita di dargli il massimo...[;)]
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La storia crea atmosfere davvero ansiose(poi per me che odio qualunque cosa abbia a che fare con medicimedicineospedaliecc[B)]),tiene col fiato sospeso,da spazio a tristi parentesi(chi almeno una volta,purtroppo,non ha dovuto vedersela inidirettamente con un amico o un parente che era stato afflitto da qualche malattia di quelle con la M maiusola...),è angosciante(dylan che cerca dispeatamente il dottor faber e invece si ritrova a tu per tu con infermiera con sigaretta!!!!e li vi ho rivisto un pò quei medici o paramedici che fanno vedere a striscia negli ospedali del sud...[:D][:D][:D])...e poi belli i disegni!!!Probabilmente la scelta di rappresentare mater morbi come una bella gnocca era scontata ma precisa...come avrebbe potuto dylan cedervi apparentemente e baciarla altrimeti???E poi faber...grande citazione!!![;)]Si davvero un gran bell'albo!!![^][^][^]FINE SPOILER


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 2:34 am 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 1:27 pm
Messaggi: 554
Non entro nel merito della discussione (ovviamente) ma una precisazione voglio farla subito:
il riferimento è a Michel Faber, non a De Andrè (che mi piace tanto ma che non ho minimamente pensato di tirare in ballo).
Semplicemente ho dato ai due primari i nomi di due scrittori che amo molto.


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 2:49 am 
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Iscritto il: mer mar 04, 2009 12:00 am
Messaggi: 116
Rrobe sei un grande...


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 3:15 am 
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Iscritto il: sab apr 30, 2005 1:18 pm
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N. 280 MATER MORBI

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MATER MORBI è un albo classico almeno quanto innovativo. Classico, perchè riprende la personalizzazione di entità ultraterrene, vera e propria base fondante della serie in qualunque epoca (dal n.10 ATTRAVERSO LO SPECCHIO: la Morte al n.161 IL SORRISO DELL'OSCURA SIGNORA: la Vita), offrendo qui il tassello più doloroso: la Malattia. Innovativo, perchè respinge la narrazione lineare (scansione cronologica degli eventi) e procede per quadri visivi, simbolici e trasfigurati, quasi cinematografici, situazioni stralciate che si concludono sempre in dissolvenze e sembrano proseguire oltre la pagina, in un'altra dimensione. In questo senso la storia crea un suo mondo, un vero e proprio "aldilà" che non è più neanche Dylan Dog ma soprattutto Roberto Recchioni. E qui veniamo alla seconda caratteristica fondamentale: l'empatia. Poche volte, a memoria di fumetto, si rammenta una storia tanto sentita: parlando della (sua?) malattia, l'autore si pone dalla parte esattamente opposta del riempitivo. Non può che essere coinvolto uno scrittore che scrive: "Agli occhi di chi sta male, quelli in salute saranno sempre manchevoli, perchè incapaci di comprendere il loro bisogno (...)". Ci possiamo soffermare a squadernare i molti simboli, anche e soprattutto visivi, di un intreccio che racchiude l'intera vita (le sue età, i suoi generi: uomo - Dylan - donna - Mater Morbi - bambino - Vincent), elencare i tanti colpi di genio (i segni sulla schiena di Mater Morbi: la sofferenza della malattia, inflitta e patita), apprezzare le tavole banalmente, semplicemente riuscite (pag.16-19 l'incontro con Selma, pag. 56-58 l'approccio con Mater Morbi, memorabile, ecc.). Ma preme piuttosto sottolineare la profonda consapevolezza del mezzo di RR, che scrive una storia teorica (ovvero piena di concetti: malattia, morte, sofferenza, guarigione) e collocata fuori dalla routine seriale - vedi l'annichilente finale - ma, miracolosamente, con questi elementi astratti ottiene il risultato semplice del coinvolgimento, la partecipazione, l'emozione, sua come dei lettori.
Il paragone diretto è MARTY, un altro capolavoro: a mio avviso, però, il presente albo è addirittura migliore perchè rispetto alla storia di Sclavi, che offriva un compendio dell'inventore di Dyd al suo meglio, questo è più nuovo e spiazzante, in quanto offre una scrittura peculiare, rompendo le solite logiche per proporre un altro stile, diverso da quanto visto finora (e Carnevale si esalta, diciamolo).
Va detto infine che Dyd sfiora la questione dell'eutanasia; lo fa implcitamente, e poi esplicitamente a pag.92, per quello che appare l'unica, possibile rimostranza del pacchetto: RR, entusiasmante nel maneggiare i quadri astratti, per toccare l'attualità usa la televisione e il diario di Dyd - con riferimento, consapevole o non, al caso Englaro - in quello che suona come facile espediente per stuzzicare la discussione ma resta, comunque, cosa di poco conto.
Insieme a MARTY, un dittico sulla malattia fondamentale per Dylan Dog (la serie e la concezione), per tutti quelli che lo amano.

Voto: 9


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 11:45 am 
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Iscritto il: gio dic 11, 2008 3:25 pm
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a me fino ad ora sembra che si sia discusso su un problema inesistente, infatti guardando le statistiche i tre quarti delle persone hanno votato eccellente e capolavoro i restanti hanno cmq votato buono, quindi non propio malaccio.
consideriamo anche che queste persone sono probabilmente quelle che di solito votano insufficiente,scarso o mediocre.


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 12:46 pm 
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Iscritto il: lun nov 09, 2009 12:46 pm
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"Mater morbi" è globalmente un ottimo Dylan. Personalmento credo che al pari di altre recenti storie come "Tueentoun", "Il vecchio che legge" e "Il giardino delle illusioni" sia una storia scritta con il cuore e, forse anche per questo, piena di difetti. In questo caso il difertto è sicuramente il finale, piuttosto scialbo e scontanto, sicuramente non all'altezza di tutta la storia. Ma ciò che proprio ho fatto fatica a digerire è quel polpettone rifilatoci a pagina 92: "personalmente sono convinto che chiunque sia in possesso delle sue facoltà mentali...nel caso in cui non fossi in grado di esprimere la mai opinione..". Ecco, io pagina 92 avrei voluto strapparla! Va bene l'impegno sociale, ma Dylan non deve esprimersi così chiaramente su una questione: è stilisticamente una scelta deprecabile! Preferisco mille volte il non detto, i sottintesi...Dylan Dog non può trasformarsi in un editoriale del Corriere della Sera! E questo a prescindere delle opinioni di ciascuno di noi.Ora, non vorrei passare per ipercriticone e ribadisco per questo che "Mater Morbi" è un ottimo albo, sicuramente tra i migliori dell'anno, che Recchioni lo vorrei vedere più spesso all'opera e che Carnevale ha talento da vendere.


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 1:40 pm 
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Iscritto il: gio set 21, 2006 12:50 pm
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Località: Vageno
Qualche citazione spero non già riportata:
L'altoparlante della risonanza magnetica è Hal 9000.
Poi il dottor Faber.
Mentre l'altro dottore è il grande Klaus Kinski, già citato da Sclavi in Cagliostro! se non sbaglio: Immagine


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MessaggioInviato: gio dic 24, 2009 2:20 pm 
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Iscritto il: sab set 19, 2009 1:04 pm
Messaggi: 31
Località: Varese
Era da tempo che non leggevo una storia di Dylan così bella e coinvolgente, me la sono riletta due volte, cosa che non facevo da una vita, complimenti a Recchioni nella speranza che sforni ancora storie belle come questa.
Bellissimi anche i disegni di Carnevale, da lettore di John Doe avevo sempre ammirato le sue cover ed ero proprio curioso di vederlo all'opera su una storia completa nel classico bianco e nero e devo dire che l'attesa non è stata vana, le sue tavole sono spettacolo puro, speriamo di vederlo all'opera più spesso in futuro.

VOTO: ECCELLENTE


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