<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ema</i>
<br />N.279 IL GIARDINO DELLE ILLUSIONI
S
P
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La peggiore Barbato su Dyd. Sull'archetipo del labirinto, Paola cucina un happening (è tutto uno scherzo di Cagliostro) e ci mette la consapevolezza metatestuale - il gioco sugli archetipi dylaniani -, ma suona frettolosa: il soggetto è un soggettino, le trovate figurative sono stanche, non basta scherzare sui "topoi" per rivoltarli davvero. La brutta novità, poi, è che PB non trova la quadra nella scrittura: mai era successo, in un suo albo, di leggere dialoghi come: "Io penso, io credo, io mi arrendo! Faccio tutto io (...)", francamente imbarazzanti. Le belle trovate (la sequenza dei dipinti) non bastano a risollevare il pacchetto: ci lamentavamo di Paola quando (si disse) era troppo verbosa, ma i plot "arzigogolati" o presunti tali sono ampiamente preferibili a questa cosetta, in cui si dimostra come l'happening sia molto complesso, non nelle corde di tutti (ci è riuscito solo Sclavi, qualche Di Gregorio). D'altronde la scrittrice aveva già dimostrato le sue difficoltà con tale registro nello speciale LA SCELTA, seppure più riuscito di questo. Paola giura amore eterno per Dyd: non vorremmo che i suoi tanti impegni, però, la portassero ad abbassare la qualità della produzione (la quantità è già crollata). Soldi è impeccabile e speriamo di rivederlo fuori da Julia. Una storia che, se fosse scritta da un esordiente, potremmo anche far passare, da una penna che ha fatto la storia della serie ci aspettiamo altro. Il voto è all'albo, non all'autrice, che continuiamo ad apprezzare.
Voto: 5?
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Questa storia è stata scritta quando PB non aveva ancora tanti impegni (causa tempi lunghi, anzi lunghissimi, di Soldi). Potremo valutare l'eventuale "salto" (avnati? indietro?) di qualità solo più avanti.
Sempre eccellenti le analisi di Ema.
Elcruzado
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