Letto solo ora, in colpevolissimo ritardo.
Ho votato 7 per il coraggio della Barbato di sfidare se stessa e le proprie capacità.
SPOILER
Eh, già. Perché questo non è di certo un numero facile da scrivere. C'è un solo personaggio (il che rende il tutto molto difficile), le basi su cui poggia la storia sanno di già visto (il labirinto giardinoso o il giardino labirintoso, insomma quella roba lì in cui si perde la ragazza che Dylan deve andare a salvare...capito come? L'eroe, la bella e il cattivo, come in una favola), uno sviluppo della storia e uno stile che va contro tutto quello che si è già visto su Dylan Dog (non è il surreale di Sclavi e nemmeno il classico albo, diciamo così, "normale" di Dylan Dog; è una via di mezzo), insomma non c'è veramente una storia, non ci sono personaggi, non c'è suspense, non c'è un intreccio narrativo che il lettore può seguire, non c'è NIENTE!
Eppure non posso bocciarla.
Non posso bocciarla perché il fatto che Dylan sia l'unico personaggio non influisce negativamente sulla valutazione, visto che la Barbato riesce a farlo parlare nella maniera giusta al momento giusto.
Ci sono un paio di scene che mi sono piaciute (su tutte, Dylan con le mani insanguinate che disegna una faccina sorridente sulla foglia e i lavoratori appesi con le corde alle travi di sostegno, una sorta di allegoria della loro condizione di "sospesi") e altre che sapevano di già visto, ma che comunque la Barbato è riuscita a personalizzare.
Qualcuno qui (non ricordo chi, ho letto solo alcuni post) ha detto che si tratta di una sega mentale lunga 94 pagine. Beh, a me questa sega mentale è piaciuta. Ho visto per una volta un Dylan che dubita di sé stesso, che si allontana dagli stereotipi e dalle esagerazioni in cui molti altri autori lo hanno rinchiuso. E' il Dylan della terza via, il Dylan che quando perde lo fa davvero. Se questa è una sega mentale, io credo che sia la sega mentale di Dylan Dog, non della Barbato.
Secondo me, se il personaggio Dylan Dog potesse riflettere su sé stesso, sulle incarnazioni che molti autori hanno dato di lui, direbbe le stesse cose. Vedendosi ritratto come un eroe dei diritti degli animali, che arriva ad affermare che preferirebbe morire lui, piuttosto che far morire un cane, direbbe proprio "non è possibile, nessuno può essere così buono" (o qualcosa del genere, non è una citazione letterale).
Insomma sì, è una sega mentale e come tale è ovviamente fine a sé stessa. Però per una volta ho visto un Dylan che riflette che si guarda veramente dentro e mi è piaciuto. In più, come ho già detto, alcune scene mi sembra siano state rese molto bene (complimenti anche a Marco Soldi, i suoi disegni sono perfettamente in tema). A dir la verità, mi è piaciuto anche Cagliostro, il bisnonno di tutti i deus ex machina del mondo.
Unica pecca: il controfinale alla Chiaverotti.
Chiaverotti io ti amo, sul serio, un giorno ti chiederò di sposarmi, ma, secondo me se su Dylan si vedono queste cose è anche e soprattutto colpa tua. [:D]
La odio 'sta cosa, non la sopporto. E come voler far finire per forza con uno ZAN ZAN ZAAAAN!, in stile B-Movie anni '80 anche quelle storie che non hanno niente a che fare con i B-Movie anni '80.
Il controfinale funziona in Venerdi 13. Su Dylan Dog NO.
FINE SPOILER
Per me, la Barbato questa sfida l'ha vinta.
Oh, comunque dai, che mi raccontate? S'è palesato qualche altro troll? Quirky ha finalmente messo una foto delle zinne? G.P. è stato bannato?
|