La recensione che più mi sento di condividere (e non è la prima volta) è quella di Cyber Dylan, molto bravo ad argomentare, e soprattutto molto equilibrato nel giudicare una storia dando il giusto peso a pregi e difetti, entrambi presenti, senza farsi tirare la giacchetta dagli uni o dagli altri e gridare al capolavoro o alla fetecchia, come spesso succede.
E' una storia coraggiosa, una scommessa che la Barbato fa con se stessa nel centrare tutta la narrazione su un solo personaggio e sui suoi incubi, una scommessa non del tutto vinta, perchè ci sono punti un pò farraginosi, non del tutto persa perchè delle visioni che danno una certa suggestione al lettore ci sono... come al solito preferisco questo genere di storie, anche se non del tutto riuscite, al solito gialletto preconfezionato che fin troppo spesso compare nella serie.
Molto buono l'esordio in medias res, meno la conclusione, che appare troppo immotivata.
In generale l'opera non riesce ad essere coinvolgente quanto dovrebbe esserlo una storia del genere, ma neanche ci sono grosse cadute di stile, la sceneggiatura è incalzante e piacevole, anche nei momenti meno riusciti.
I disegni di Soldi non reggono il confronto con l'illstre precedente, ma li ho trovati comunque molto buoni, seppure un pò discontinui. Lo stile con cui viene rappresntato Dylan ricorda un pò quello di Stano, preferivo lo stile più personale di oltre la morte, ma in ogni caso certi primi piani del nostro old boy sono al livello.
Per finire
SPOILER
[spoiler]Ho apprezzato il ritorno di Cagliostro, era il caso di richiamarlo prima che finisse nel dimenticatoio, la vicenda stava scadendo nel ridicolo, anche se qualche altro cammeo (simile all'unico che Ruju ha inserito) sarebbe stato più funzionale a questo ritorno... come al solito Paola sembra essere l'unica che si prende le sue responsabilità, apprezzo il suo coraggio.[/spoiler]
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