Cravenroad7

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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 8:52 pm 
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Ripeto: e le ristampe? Perché continuano ad essere pubblicate senza alcuna censura?


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 8:57 pm 
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è che ne so?.


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 8:58 pm 
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Forse perchè non lo possono vietare dato che è, appunto, una ristampa e non un inedito.
E' comunque una mia affermazione che potrebbe essere, assolutamente, smentita.


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 9:02 pm 
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che le ristampe arrivino in mano di meno persone è un dato di fatto, ma non credo sia questo.


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 9:32 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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Il fatto è che se Bonelli (o chi per lui) fosse stato condannato (in sede civile o penale) per i contenuti di alcune storie, poi non avrebbe potuto ristampare quelle stesse storie senza prima aver eliminato i contenuti "incriminati".
Perciò l'abolizione dello splatter sicuramente non deriva dalla condanna di un giudice, ma da una scelta della redazione. Una scelta che può essere stata dettata dalla paura di incorrere in problemi giudiziari (come scrivono N.6 e skeletor) oppure da mille altre ragioni che noi non possiamo sapere, ma pur sempre una libera scelta.


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 9:40 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Però, come hai osservato tu stesso, non capisco una cosa: se c' è questa paura di incorrere in problemi giudiziari, che senso ha censurare e filtrare le storie inedite, ma allo stesso tempo continuare a proporre ristampe di vecchie storie splatter?
Voglio dire, se ti accusano di aver pubblicato un albo con contenuti violenti eccessivi, poco importa che si tratti di un inedito o di una ristampa, no?


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 9:51 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nyarlathotep</i>
<br />Però, come hai osservato tu stesso, non capisco una cosa: se c' è questa paura di incorrere in problemi giudiziari, che senso ha censurare e filtrare le storie inedite, ma allo stesso tempo continuare a proporre ristampe di vecchie storie splatter?
Voglio dire, se ti accusano di aver pubblicato un albo con contenuti violenti eccessivi, poco importa che si tratti di un inedito o di una ristampa, no?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Infatti. Il nodo da sciogliere è proprio questo.
Fermo restando che una condanna <b>non può</b> esserci stata, per le ragioni che ho spiegato sopra.
Un'ipotesi potrebbe essere che Bonelli, uscito vincitore da un giudizio (e quindi avendo ottenuto la certezza di poter pubblicare i vecchi albi), si sia spaventato e abbia deciso, per il futuro, di rischiare di meno.
Sottolineo che si tratta di un'ipotesi: fino a qualche minuto fa non sapevo neppure dell'esistenza di questo processo.


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MessaggioInviato: dom nov 29, 2009 12:55 am 
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Iscritto il: gio lug 22, 2004 8:29 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
<br />
Ma Bonelli fu prosciolto o condannato? Mi piacerebbe saperne di più su questo processo.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Chiramente non fu condannato, da quanto ricordo non si può nemmeno dire che fu prosciolto, in pratica le accuse furono ritirate subito.

La mia memoria non è perfetta e quindi potrebbe tradirmi, comunque racconto la faccenda come la ricordo:

Alla fine degli anni '80 (o forse era già il 1990) una rivista pubblicò un servizio sui fumetti Horror (mi pare sia stato "L'Espresso") molto negativo, in cui si evidenziava il fatto che ci fossero editori che stavano arricchendosi vendendo pubblicazioni intrise di sesso & violenza ai ragazzini. Gli accusati erano principalmente "Dylan Dog" della Bonelli, e "Splatter" e "Mostri" dell'ACME, ma anche altri fumetti horror, nati sulla scia del successo di DyD. In realtà l'unico di questi che vendeva veramente bene era Dylan, ma l'articolo faceva di tutta l'erba un fascio, facendo credere che anche le altre serie horror vendessero centinaia di migliaia di copie, e che il pubblico fosse composto quasi esclusivamente di ragazzini tra i 10 e 15-16 anni. Dopo quato primo intervento, diverse altre riviste pubblicarono articoli al riguardo e le associazioni di genitori si mobilitarono richiedendo che i "traviatori" di bambini venissero fermati. Qualche PM evidentemente abboccò e Dylan e co. vennero messi sotto accusa.

A questo punto, però, un gruppo di intellettuali, tra cui Umberto Eco, si mobilitò a favore di Dylan, mettendo in evidenza la validità culturale e intellettuale della serie. Le accuse che riguardavano Dylan vennero quindi ritirate quasi subito, durante le prime fasi del processo, e restarono sotto accusa solo gli altri fumetti. Tra gli accusati, comunque, c'era Alfredo Castelli, che per fare un favore a un amico, aveva accettato di risultare come direttore responsabile di "Splatter" e "Mostri". Alla fine del processo, il giudice comunque assolse tutti perché il reato non sussiteva.

Per qualche anno però continuaro interrogazioni parlamentari con raccolte di firme per proposte di leggi contro i fumetti osceni e violenti, che per fortuna non portarono all'istituzione di leggi censorie sul fumetto, come invece molti (Bonelli compreso) temevano.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Per il resto scusami, ma non capisco se hai scritto opinioni personali o notizie documentate.

Gli albi più splatter continuano ad essere ristampati senza alcun tipo di censura, quindi oggi Bonelli rischia esattamente quanto rischiava prima.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Non ho letto l'intervista di cui parla Skeletor, ma che sia stato il processo e poi le interrogazioni parlamentari che ne sono seguite, a spingere Bonelli a far sparire quasi del tutto lo splatter e i nudi, e che Marcheselli sia stato tutt'altro che contento della cosa, lo si trova scritto nel romanzo "Non è Successo Niente" di Sclavi, che riporta tantissimi dietro le quinte della vita di redazione della Bonelli. Riporto un pezzo al riguardo (tratto da pag.89/90 dell'edizione in brossura del romanzo), nella scena c'è un certo Mauro (è ovviamente Marcheselli) che parla con Tommaso Carta, il creatore di Daryl Zed; il Ravasciò citato invece è Sergio Bonelli:

<i> "Comunque," dice Mauro "veramente sono nei casini! A te te facevano passare tutte, a me ormai mi censurano anche le copertine dove c'è uno che ha il coltello in mano. Ma allora che fumetto horror è? Non parliamo degli interni: a te Ravasciò ti faceva passare le donne nude, gli squartamenti, le parolacce, con me è semprelì a dirmi fai coprire questa tetta, eeeh no, qui è troppo violento, fai che gli spara invece che lo taglia in due con la sega elettrica, mi toglie per esempio "stronzo" e "stronzate" che tu usavi spesso... E il bello è che escono le ristampe lo stesso mese con "stronzo" e "stronzate" e lui me le cancella sull'inedito!"
[...]
"Dice che adesso i tempi sono cambiati, che Daryl Zed vende tantissimo e quindi attira più l'attenzione... [...] Adesso poi che c'è stata l'interrogazione parlamentare..." </i>

In pratica nemmeno Marcheselli riusciva a capire perché nelle ristampe certe cose potevano esserci e negli inediti no, ma è evidente che certe cose sono sparite per la paura di Bonelli per quanto è accaduto. Una paura forse un po' irrazionale e ingiustificata, ma chissà...


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MessaggioInviato: dom nov 29, 2009 2:30 am 
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Iscritto il: gio mag 08, 2008 7:37 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by N.6</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
<br />
Ma Bonelli fu prosciolto o condannato? Mi piacerebbe saperne di più su questo processo.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Chiramente non fu condannato, da quanto ricordo non si può nemmeno dire che fu prosciolto, in pratica le accuse furono ritirate subito.

La mia memoria non è perfetta e quindi potrebbe tradirmi, comunque racconto la faccenda come la ricordo:

Alla fine degli anni '80 (o forse era già il 1990) una rivista pubblicò un servizio sui fumetti Horror (mi pare sia stato "L'Espresso") molto negativo, in cui si evidenziava il fatto che ci fossero editori che stavano arricchendosi vendendo pubblicazioni intrise di sesso & violenza ai ragazzini. Gli accusati erano principalmente "Dylan Dog" della Bonelli, e "Splatter" e "Mostri" dell'ACME, ma anche altri fumetti horror, nati sulla scia del successo di DyD. In realtà l'unico di questi che vendeva veramente bene era Dylan, ma l'articolo faceva di tutta l'erba un fascio, facendo credere che anche le altre serie horror vendessero centinaia di migliaia di copie, e che il pubblico fosse composto quasi esclusivamente di ragazzini tra i 10 e 15-16 anni. Dopo quato primo intervento, diverse altre riviste pubblicarono articoli al riguardo e le associazioni di genitori si mobilitarono richiedendo che i "traviatori" di bambini venissero fermati. Qualche PM evidentemente abboccò e Dylan e co. vennero messi sotto accusa.

A questo punto, però, un gruppo di intellettuali, tra cui Umberto Eco, si mobilitò a favore di Dylan, mettendo in evidenza la validità culturale e intellettuale della serie. Le accuse che riguardavano Dylan vennero quindi ritirate quasi subito, durante le prime fasi del processo, e restarono sotto accusa solo gli altri fumetti. Tra gli accusati, comunque, c'era Alfredo Castelli, che per fare un favore a un amico, aveva accettato di risultare come direttore responsabile di "Splatter" e "Mostri". Alla fine del processo, il giudice comunque assolse tutti perché il reato non sussiteva.

Per qualche anno però continuaro interrogazioni parlamentari con raccolte di firme per proposte di leggi contro i fumetti osceni e violenti, che per fortuna non portarono all'istituzione di leggi censorie sul fumetto, come invece molti (Bonelli compreso) temevano.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Per quel che ricordo io, esageri.

Le denuncie e qualche sequestro ai danni di "Splatter" e simili li ricordo anch'io, ma non mi pare si arrivò mai ad un processo. Però potrei ricorar male.

Di sicuro c'è però che Dylan e la Bonelli non sono MAI finiti sotto processo, dato che lo specificavano chiaramente anche nell'horror club di "Caccia alle streghe" (storia del '92 o '93 mi pare), dove dicevano che Dylan non era mai stato toccato direttamente da quelle cose.

Forse ti confondi con il fatto che Bonelli nei primi anni '90 fu processato per un caso di corruzione di Mani Pulite, dove fu assolto dalla stessa accusa, in quanto fu provato che era stato vittima di un ricatto e non un corruttore.

L'unico "grosso guaio" della Bonelli fu la famosa denuncia del CODACONS contro Tex che, da vero cowboy, in una storia esaltava fumo e alcool. Ma anche quella volta non ci fu nessuna conseguenza penale. Anche se purtroppo Tex da allora avrebbe fumato e bevuto sempre meno.


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MessaggioInviato: dom nov 29, 2009 2:39 am 
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se ricordo bene fu chiamato in tribunale e gli fu intimata una ridimensionata altrimenti avrebbe passato guai grossi.


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MessaggioInviato: dom nov 29, 2009 3:37 am 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
[br

Per quel che ricordo io, esageri.

Le denuncie e qualche sequestro ai danni di "Splatter" e simili li ricordo anch'io, ma non mi pare si arrivò mai ad un processo. Però potrei ricorar male.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Qui di certo ricordi male tu.
Che Castelli finì sotto processo per Splatter e Mostri e poi fu assolto sono sicuro al cento per cento.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Di sicuro c'è però che Dylan e la Bonelli non sono MAI finiti sotto processo, dato che lo specificavano chiaramente anche nell'horror club di "Caccia alle streghe" (storia del '92 o '93 mi pare), dove dicevano che Dylan non era mai stato toccato direttamente da quelle cose.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Se lo hanno scritto nell'Horror Post, evidentemente è così. Ricordo molto bene però che ci furono diversi interventi a favore di Dylan, da parte di intellettuali, quando si parlava dei processi. Evidentemente fu solo ventilata l'ipotesi della messa sotto accusa della Bonelli, ma poi non accadde...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Forse ti confondi con il fatto che Bonelli nei primi anni '90 fu processato per un caso di corruzione di Mani Pulite, dove fu assolto dalla stessa accusa, in quanto fu provato che era stato vittima di un ricatto e non un corruttore.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

No, ricordo bene il fatto che citi e non c'entra nulla con quello di cui stavo parlando.
Immagino che prima del processo ai fumetti horror ci sia stata una fase confusa in cui si immaginava che sarebbe stato accusato anche Bonelli per Dylan Dog e la mia mente ha falsato i ricordi, facendomi pensare che sotto processo ci fosse finito.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
L'unico "grosso guaio" della Bonelli fu la famosa denuncia del CODACONS contro Tex che, da vero cowboy, in una storia esaltava fumo e alcool. Ma anche quella volta non ci fu nessuna conseguenza penale. Anche se purtroppo Tex da allora avrebbe fumato e bevuto sempre meno.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Direi che è stata più grossala faccenda di Mani Pulite che questa, dato che qui il Codacons ha fatto subito marcia indietro per leproteste ricevute dagli iscritti.


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MessaggioInviato: dom nov 29, 2009 12:28 pm 
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Iscritto il: gio feb 19, 2009 8:27 am
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L'anno era il 1992. Sul banco degli imputati finirono sceneggiatori e disegnatori dell'INTREPIDO, tra i quali alcuni bonelliani (Brindisi e Siniscalchi). Bonelli non fu mai direttamente coinvolto, ma tutto il mondo del fumetto risentì del clima, piuttosto pesante, che il caso aveva alimentato. Mi pare tutto fosse cominciato per un caso di suicidio, cui era seguita la mobilitazione di un'associazione di genitori, a difesa della salute mentale dei prorpi figli. E' stato da quel momento che il tasso di splatter (e di sesso) negli albi dell'indagatore dell'incubo è drasticamente diminuito. Ricordo di aver letto da qualche parte che Sclavi ha dichiarato che l'horror e lo splatter, comunque, non gli interessano più. Il suo secondo periodo, infatti (mi riferisco alle storie post 100) ne è quasi del tutto privo.
Elcruzado


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MessaggioInviato: dom nov 29, 2009 1:18 pm 
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Iscritto il: lun nov 09, 2009 12:46 pm
Messaggi: 63
Beh, forse sarebbe il caso di creare un apposito topic "Dylan e la censura". Dico qui solo due cosette. A quanto fare il polverone di cui parlate risale al 1992, ma è di tutta evidenta che scene splatter o di sesso si ritrovano assiduamente nei Dylan anche negli anni post 1992. Occhio e croce direi che per almeno altri 5-6 anni si sono visti sangue in abbondanza e sesso a iosa. Questo mi fa pensare che la censura centri poco. E comunque se davvero Dylan non batte più chiodo causa censura, beh, sarebbe uno scandalo!! In televisione si vedono scene di sesso volgarotte piuttosto anzichenò anche all'ora di pranzo!! Certo, censura o non censura, la penuria di scene di sesso è comunque una cosa odiosa dato che, come recita anche la seconda di copertina degli almanacchi, Dylan "si innamora di tutte le sue clienti". Morale della favola: forse, se Dylan ha perso quel suo fascino che ci ha fatto innamorare di lui è anche perchè è diventato troppo politicamente corretto. In ogni caso tutta la faccenda che ispirò "Caccia alle streghe" dimostra come l'Italia, col passare degli anni, invece di liberarsi di certi retaggi cattolici, stia diventando un paese sempre più insopportabilmente bacchettone.


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MessaggioInviato: dom nov 29, 2009 1:36 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
Messaggi: 8883
Località: Chieti
Credo anch' io che sarebbe interessante aprire un topic apposito sull' argomento censura, anche perchè stiamo andando OT.

Sempre riguardo a questo argomento mi domandavo una cosa: dato che esistono fumetti con contenuti sessualmente molto più espliciti e scene di violenza estrema ben più truci rispetto a Dylan Dog (soprattutto manga, almeno per ciò che riguarda le mie esperienze di lettura), probabilmente non è esatto dire che in Italia la censura è così ingombrante.
In Italia pubblicano qualsiasi tipo di fumetto, e ad esempio nell' ambito cinematografico il nostro Paese è storicamente più permissivo di altri come gli Stati Uniti o la Gran Bretagna.
Allora non credo che Dylan Dog rischiasse di essere davvero censurato, ma credo piuttosto che rischiasse di vedersi imposto il divieto di vendita ai minorenni, che è un discorso molto diverso. La censura è inammissibile, ma regolare l' accesso a certi prodotti in base alle fasce d' età è invece un principio, credo, condiviso dalla maggioranza.
Si può ragionevolmente supporre che questa restrizione avrebbe comportato, per Bonelli, un grosso calo di vendite, e quindi si è scelto di eliminare storie con alti tassi di sesso e violenza per conservare una fascia di clienti più vasta.
Credo, insomma, che più che di censura si dovrebbe parlare di strategia editoriale e scelta del target di pubblico.


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MessaggioInviato: dom nov 29, 2009 2:49 pm 
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Iscritto il: lun nov 09, 2009 12:46 pm
Messaggi: 63
in effetti può essere che ci fosse il rischio "vietato ai minori" come dici tu, Nyarlathotep. La mia idea è che però questi divieti sono assolutamente inefficaci perchè facilmente aggirabili. Ma a parte questo, io sono dell'idea che certi Dylan andrebbero letti a scuola, altro che censura...


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