Cravenroad7

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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 11:46 am 
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Vabbè, però 'sti famosi paletti saranno mica una leggenda metropolitana?


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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 12:15 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by elcruzado</i>
<br />Tutto è partito da una affermazione denigratoria circa "la diastrosa gestione di Macheselli". <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

O cristosantissimo, ma che vuol dire "denigratoria"?!
Ho smesso per disperazione di comprare regolarmente Dylan dopo 22 anni, la maggior parte delle storie attuali mi fa incazzare, tutto ciò che amavo della serie (surrealismo, pessimismo, brillantezza, anticonformismo) è stato banalizzato, annacquato, messo da parte, soppresso nella maggior parte delle storie... ma che altro dovrei dire? che son contento di come è stata gestita la serie? "Marcheselli non te ne andare, rimani e continua a farmi sognare"?

Potrò dire (l'ho già specificato, ma rispecifichiamolo: DA LETTORE) che visto le condizioni in cui SECONDO ME lascia Dylan, che Marcheselli poteva pure pigliare e andarsene prima? E che la stessa cosa SECONDO ME la potrebbe fare pure Sclavi, visto quel che penso IO delle sue "supervisioni"?

Fino a prova contrario ogni anno con la Bonelli ci spendo una fortuna, che fossero tutti fessi come me, altro che crisi delle vendite. Compro e leggo con gran soddisfazione zagor, magico vento, dampyr, julia, lilith, dix, tex (dopo anni che l'avevo abbandonato, lì sì che c'è stata una svolta). Un po' meno gratificante è comprare e leggere Nathan Never e Martin Mystere, ma ogni tanto qualche vera soddisfazione ancora me la danno. Dylan invece attualmente mi fa pena. Dopo un lento declino iniziato ormai una quindicina d'anni fa, ha raggiunto SECONDO ME negli ultimi due anni (con delle ovvie eccezioni) vertici di illeggibilità superati solo dal Tex di Nizzi. Son messo talmente male che ormai rimpiango pure Chiaverotti (che non sopportavo) e parlo bene di pastrocchi come "Il vecchio che legge" che dieci anni fa avrei detestato. Liberissimi tutti di pensarla diversamente e liberi gli autori di pensare di scrivere il migliore dei Dylan possibili, come è giusto che sia, ma se IO penso che la gestione attuale della serie è suicida e "disastrosa", perché non dovrei scriverlo? O l'alternativa che mi è concessa è solo quella di smettere di leggere Dylan (cosa che in parte sto già facendo)?


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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 1:35 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
<br />Ciao RRobe, vorrei che tu mi sciogliessi un dubbio: in generale che differenza c'è fra il supervisore e il curatore editoriale? Hanno alcune competenze in comune o no? E, nel caso di Dylan Dog, quali sono le competenze di Sclavi e quali quelle di Marcheselli?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

]In linea di massima, in questo caso, mi verrebbe da dirti che il supervisore si occupa dei lati più strettamente legati al personaggio mentre il curatore ha a che fare con tutti gli aspetti realizzativi della testata.

Ti sembrerà strano ma non so risponderti riguardo a Sclavi.
La mia esperienza si limita ai rapporti con Mauro e Giovanni, con Sclavi non ci ho mai parlato (non l'ho mai nemmeno visto).
So per certo che legge le storie e apporta le sue modifiche.


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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 1:41 pm 
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Iscritto il: gio ago 21, 2003 1:27 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Nyarlathotep</i>
<br />Vabbè, però 'sti famosi paletti saranno mica una leggenda metropolitana?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

No. Ma sono sicuramente una cosa che, nella mente degli appassionati, ha preso una valenza diversa dalla realtà.
Tutti i personaggi seriali hanno dei "paletti". Tutti. E in ogni media.
Sono quei paletti che permettono a tanti autori diversi di rimanere nello stesso tracciato.
E sono quei paletti a dare "lo stile" di una produzione.

I paletti non sono un problema.
Tanto per fare un esempio: Faraci ha scritto storie magnifiche con personaggi con cui non sembra possibile fare nulla (penso a DK e a Topolino) e non ha strappato quei paletti ma gli ha girato intorno, con intelligenza e talento. Boselli sta facendo lo stesso con Tex.

Altri autori dietro a quei paletti ci si nascondono, usandoli come scusa per fare storie mediocri perché a causa di quei paletti, secondo loro, è impossibile fare di meglio. In realtà è che così è meno faticoso.
Il problema sono quegli sceneggiatori, non i paletti in quanto tali.


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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 2:02 pm 
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Bellissimo intervento, RRobe, che condivido, e d' altra parte io non ho mai ritenuto così restrittivi questi paletti, a parte per quel che riguarda lo splatter, dato che quello pare sia stato proprio cestinato quasi del tutto e senza possibilità d' appello.
Insomma, anche io percepisco che col procedere degli anni le storie di Dylan Dog si siano adeguate a certi schematismi sceneggiatoriali, ma sono altresì convinto che ciò sia dovuto solo per un 15% a motivi di gestione editoriale, e che la restante percentuale sia rappresentata da una carenza generale di idee fra gli sceneggiatori che finiscono dunque con lo svolgere il compitino senza osare nulla e, come hai detto tu, col nascondersi talvolta dietro questi paletti.
Carenza di idee, ho detto, ma probabilmente anche e soprattutto mancanza di coraggio per seguirle fino in fondo.
Quello che io aspetto è uno sceneggiatore coraggioso.
Alla fin fine l' Arte (quella con la "A" maiuscola) è stata sempre fatta con le idee più che con la tecnica, ed è sempre stata fatta da gente che se n' è fregata di certe regole.


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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 4:04 pm 
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Ho letto da qualche parte (non riesco più a ritrovarla) un'intervista a Gualdoni. Credo fosse piuttosto datata, ma affermava la volontà di creare qualcosa di nuovo rispetto a ciò che aveva segnato e segna tuttora il fumetto italiano, una sorta di duopolio Bonelli - Disney che forniva lavoro a molti ma teneva imprigionate le piccole realtà. Ora, fermo restando che credo che per me intendesse il duopolio non come forma di assolutismo fumettistico quanto piuttosto rapportabile ad un concetto di visibilità, lo stesso passato da autore di Gualdoni mi induce ad essere ottimista sul prosieguo della testata. Fermo restando che Marcheselli ha svolto un lavoro a tratti superlativo, pur con qualche caduta.


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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 5:14 pm 
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Iscritto il: lun nov 09, 2009 12:46 pm
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Ne approfitto della presenza di RRobe per chiedergli perchè nel colophon in seconda copertina non viene indicata la figura del curatore. Anche per questo "buco" quando ho letto che Marcheselli mollava la presa pensavo che lasciasse ad altri il ruolo di redattore capo centrale, figura prevista nel colophon...della figura del curatore nel colophon invece non vi è traccia: restando così le cose non si capirà mai da quale numero il passaggio di consegne da Marcheselli a Gualdoni sarà effettivo!


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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 5:22 pm 
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Iscritto il: gio feb 19, 2009 8:27 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by elcruzado</i>
<br />Tutto è partito da una affermazione denigratoria circa "la diastrosa gestione di Macheselli". <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

O cristosantissimo, ma che vuol dire "denigratoria"?!
Ho smesso per disperazione di comprare regolarmente Dylan dopo 22 anni, la maggior parte delle storie attuali mi fa incazzare, tutto ciò che amavo della serie (surrealismo, pessimismo, brillantezza, anticonformismo) è stato banalizzato, annacquato, messo da parte, soppresso nella maggior parte delle storie... ma che altro dovrei dire? che son contento di come è stata gestita la serie? "Marcheselli non te ne andare, rimani e continua a farmi sognare"?

Potrò dire (l'ho già specificato, ma rispecifichiamolo: DA LETTORE) che visto le condizioni in cui SECONDO ME lascia Dylan, che Marcheselli poteva pure pigliare e andarsene prima? E che la stessa cosa SECONDO ME la potrebbe fare pure Sclavi, visto quel che penso IO delle sue "supervisioni"?

Fino a prova contrario ogni anno con la Bonelli ci spendo una fortuna, che fossero tutti fessi come me, altro che crisi delle vendite. Compro e leggo con gran soddisfazione zagor, magico vento, dampyr, julia, lilith, dix, tex (dopo anni che l'avevo abbandonato, lì sì che c'è stata una svolta). Un po' meno gratificante è comprare e leggere Nathan Never e Martin Mystere, ma ogni tanto qualche vera soddisfazione ancora me la danno. Dylan invece attualmente mi fa pena. Dopo un lento declino iniziato ormai una quindicina d'anni fa, ha raggiunto SECONDO ME negli ultimi due anni (con delle ovvie eccezioni) vertici di illeggibilità superati solo dal Tex di Nizzi. Son messo talmente male che ormai rimpiango pure Chiaverotti (che non sopportavo) e parlo bene di pastrocchi come "Il vecchio che legge" che dieci anni fa avrei detestato. Liberissimi tutti di pensarla diversamente e liberi gli autori di pensare di scrivere il migliore dei Dylan possibili, come è giusto che sia, ma se IO penso che la gestione attuale della serie è suicida e "disastrosa", perché non dovrei scriverlo? O l'alternativa che mi è concessa è solo quella di smettere di leggere Dylan (cosa che in parte sto già facendo)?

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Sei stato chiarissimo.
Ovviamente, dissento. E difendo la gestione Marcheselli. Dylan Dog, per fortuna, è ancora vivo. Grazie a lui.
Nel cambio di guardia non intravedo alcuna svolta. Se non un possibile aumento di "paletti".
E dell'apporto di Sclavi? Anche se discontinuo, a frammenti e per lo più mediato da Marcheselli, non se ne può fare a meno.
Elcruzado


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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 5:57 pm 
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Iscritto il: lun lug 07, 2003 6:56 pm
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io invece volevo sapere quando william wallace approderà sulle pagine di dylan dog [:D]...

P.S.

cmq con dustin dark sei stato troppo cattivo! [:D]


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MessaggioInviato: ven nov 27, 2009 7:36 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Che bella discussione, me l'ero persa! [:0]

Non ho molto da aggiungere a quanto già scritto (specie da Waits, con cui sono largamente d'accordo), quindi mi limiterò a un'osservazione: non ho ancora letto l'ultimo Dylan (quello di Barbato/Soldi), però, a quanto ne so, la gestazione dell'albo è durata ANNI! Ci credo che lo stile di Soldi cambia da una pagina all'altra (come notato da Joe), e ci credo che un supervisore meno "navigato" di Marcheselli voglia evitare come la peste il ripetersi di certe situazioni (<i>in primis</i>, l'indefinito procrastinarsi - spero di averlo scritto bene - della data di consegna dell'ultima pagina di un albo). Immagino - più che altro me lo auguro - che il famoso intervento della Barbato sul blog sia da leggersi proprio in questo senso: un impegno a regolarizzare il proprio lavoro, producendo di più e a un ritmo più sostenuto.


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 1:00 am 
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si fanno troppi problemi alla bonelli, pensano che una buona parte dei suoi lettori sia simpaticamente tonta e le cose troppo complicate o non spiegate come si fa ad un bambino dell'asilo, lo spaventino e non compri più i suoi fumetti.


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 7:24 pm 
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Iscritto il: gio lug 22, 2004 8:29 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
<br />
Ma, in fin dei conti, quali grandi rischi ha corso Marcheselli?
Sbaglio o era Marcheselli a temere le pressioni da parte del MOIGE? Sbaglio o con Marcheselli il sesso e lo splatter sono pian piano spariti? <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

In effetti... sbagli [:D]
Non è stato Marcheselli a decidere di attenuare le cose sul versante splatter e sesso, la decisione è venuta da più in alto, ovvero da Sergio Bonelli.

Il fatto è che Bonelli è finito sotto processo a causa di Dylan Dog (ricordate "Caccia alle Streghe"), e stiamo parlando di un processo penale e non di una causa civile... ha rischiato la galera o comunque un ammenda tale da poter condurre anche al fallimento.
Certo, il giudice si è reso conto che Dylan Dog non era un fumetto che incitava alla violenza e stronzate simili, ma Bonelli non ha voluto rischiare di trovarsi nuovamente nella stessa situazione, magari avendo a che fare con un giudice più bigotto. Quindi ha deciso che occorreva porre limiti allo splatter e alle scene di nudo (che comunque, da quanto ho capito in base a dichiarazioni degli autori, non sono completamente vietate, ma si possono inserire ogni tanto in via eccezionale).


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 7:33 pm 
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Il finale di "Caccia alla Streghe" lasciava l'inquietante interrogativo se Dylan Dog sarebbe riuscito a salvarsi o no dagli inquisitori.
La risposta corretta è "NO"! Per salvarsi ha dovuto rinnegare un po' sé stesso e diventare diverso. E questo per via del suo successo... Lilith può permettersi di indulgere di più in nudità e sangue, perché è meno visibile, vende poco ed esce ogni sei mesi, restando assente per lungo tempo dalle edicole.
E infatti le varie associazioni di mamme e consumatori attaccano Tex o Dylan, le serie più vendute.


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 8:29 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2493
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by N.6</i>
<br />Il fatto è che Bonelli è finito sotto processo a causa di Dylan Dog (ricordate "Caccia alle Streghe"), e stiamo parlando di un processo penale e non di una causa civile... ha rischiato la galera o comunque un ammenda tale da poter condurre anche al fallimento.
Certo, il giudice si è reso conto che Dylan Dog non era un fumetto che incitava alla violenza e stronzate simili, ma Bonelli non ha voluto rischiare di trovarsi nuovamente nella stessa situazione, magari avendo a che fare con un giudice più bigotto. Quindi ha deciso che occorreva porre limiti allo splatter e alle scene di nudo (che comunque, da quanto ho capito in base a dichiarazioni degli autori, non sono completamente vietate, ma si possono inserire ogni tanto in via eccezionale).
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Ma Bonelli fu prosciolto o condannato? Mi piacerebbe saperne di più su questo processo.
Per il resto scusami, ma non capisco se hai scritto opinioni personali o notizie documentate. Gli albi più splatter continuano ad essere ristampati senza alcun tipo di censura, quindi oggi Bonelli rischia esattamente quanto rischiava prima. Fra l'altro non mi sembra che la svolta ci sia stata con "Caccia alle streghe": storie come "Metamorfosi" o "Il mosaico dell'orrore" sono state pubblicate qualche anno dopo eppure erano fra le più violente della serie.


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MessaggioInviato: sab nov 28, 2009 8:37 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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Località: Eternia
so del processo e so che dopo in un'intervista disse che era obbligato a togliere lo splatter perchè altrimenti non sarebbe più esistita una bonelli editore. vissi quel periodo di persona e ricordo che giuliano ferrara fece addirittura una trasmissione contro dylan dog piena di inesattezze e luoghi comuni. ci fu un omicidio e furono trovati albi di dd in casa dell'assassino (anche dei topolino ma nessuno ci fece caso).
dd in quel periodo era di moda, lo leggeva anche gente che non comprava altri fumetti e vendeva cifre astronomiche. aveva i riflettori puntati.


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