Cravenroad7

Un piccolo labirinto di siepi si trasforma in una trappola senza via di scampo!



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Per rendere il topic delle ultime uscite più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua a postare qua non è grave ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno cancellati senza preavviso... nell'area ANTICIPAZIONI saremo più tolleranti, quindi se volete rilasciare commenti pre lettura, postateli là, ok?

sono il primo a commentare che bello!
Aspettero comunque prima di spoilerare per ora dico solo che è un capolavoro delirante e visionario...eccezionale!

BARBATO 4 PRESIDENT!


ho votato eccellente [:D]

S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-E

Votato eccellente, per testi e disegni nel loro complesso... dico solo una cosa... forse è la prima storia in cui "sento" veramente le fobie e le emozioni di Dylan. Paola forever...
Non dò Capolavoro proprio perché la copertina, e mi dispiace tanto dirlo, non mi cala per niente...

Ragazzi, limitate i discorsi OT per piacere, lo sapete che poi dobbiamo eliminare tutti i commenti non inerenti la storia...grazie.

non vedo l'ora di leggerlo domani! la storia e gli autori promettono proprio bene....la copertina però smonta tutto....fatemelo dire: quanto è brutta! decisamente meglio quella di mater morbi!

se quest'albo si giudicasse dalla copertina..non prenderebbe piu' di 6....
per grazia di dio,appena aperto troviamo:
barbato&soldi......
troviamo una storia che ti mette angoscia,soprattutto in alcune tavole!!
troviamo un dylan che sale di prepotenza sul podio 2009!!!!
insomma ......da comprare!!!!!!
voto:9

Una storia che meriterebbe un "buono", ma ho votato "eccellente" perché in questo periodo i magra ho voluto darle un premio. Classica storia sgangherata e sgangherabile, molto particolare nella struttura drammaturgica e molto fantasiosa.
Purtroppo si ammoscia nel finale, uno si aspetta chissà quale epicness, invece...

A sprazzi questa storia è davvero cattiva, altro che "Tueentoun"! Certe sequenze, certe frasi, certe immagini colpiscono in pieno nel segno.
Però riguardo a un giudizio globale devo ancora farmi un' idea.

SPOILER
[spoiler]Cagliostro![:p][/spoiler]

/SPOILER

ahah Eras, hai proprio ragione! Ci sono rimasto a bocca aperta e la scena mi è pure piaciuta!![:D]

Storia gradevole e poco più (anche se di certo superiore a tutte le rujate e le digregoriate).

S
P
O
I
L
E
R

La trama è un semplice pretesto per far fare a Dylan una altrettanto semplice 'sessione' di autocoscienza.

Dyd, si sa, è un originale. Non può limitarsi a sedersi su una seggiola e dire: "Salve, sono Dylan. Sono sommerso da infinite piccole paranoie, lo ammetto liberamente" [:D] No, lui deve parlare da solo a voce alta per ore (il che mi sembra il metodo perfetto per rincoglionire del tutto anziché rinsavire, ma è solo un'opinione personale... [:o)] ) rischiando al contempo la pelle.
O forse no, non rischia la pelle davvero. Tanto è tutta un'illusione. O forse sì, la rischia, perché è un'illusione ma di quelle che fanno male. O forse a nessuno frega niente saperlo. A me perlomeno importava poco.

Lo spunto è pretestuoso. La storia si svolge in una casa con annesso labirinto in cui, ovviamente, il protagonista si perde (chi l'avrebbe mai detto?!), ma poteva anche svolgersi in un tunnel della metropolitana o in mezzo alla strada.
Sorvolando sul fatto che un labirinto di siepi in cui TUTTI si perdono è l'epitome dell'inverosomiglianza (e fallo disboscare partendo dai bordi esterni e piantaci al suo posto le margherite, no?), le "visioni" di Dylan sono piuttosto banali: corridoi lunghi, un coniglio di nome Harvey, stanze arredate in stile gotico (che fanno taaaaaanto atmosfera....).
Anche le riflessioni e le conclusioni di Dylan sono abbastanza banali. Questa storia non ci dice nulla di più sul "Dylan della Barbato" di quello che avevamo intuito da soli leggendo una qualsiasi delle storie barbatiane. Solo con un po' di retorica in più.

Resta una gradevolezza di base, una certa atmosfera (ma poca suspense: in fondo noi "sappiamo" che il protagonista alla fine in un modo o nell'altro se la cava sempre) e i bei disegni di Marco Soldi.

Voto 'buono', ma non di più.











Cosa ci fa quella bestiaccia in casa di Dylan?!
Chi l'ha fatta entrare?! Pussa via! [:(!]

Ma'! Non mi è piaciuto. Non capisco da che elementi possa arrivare una qualsivoglia forma di tensione o con quali motivazioni sia possibile definire viosionario l'albo. Nemmeno soldi mi ha convinto.

SPOILER

SCENA PEGGIORE. Scena dei quadri: Davvero non se ne può più di queste sequenze oniriche in cui il personaggio riflette su sé stesso. Non creano promeblaticità, profondità, sono solo petulanti e scontate, giocano troppo a carte scoperte col lettore!
SCENA MIGLIORE. L'antefatto raccontato tramite l'inquadratura di sculture di siepi. Un tocco di classe che mi aveva fatto sperare in un seguito più consistente e meno, paradossalmente, manicheo.

Sì all'incirca quoto Joe. L'anticonvenzionalità barbatiana sta diventando una convenzione oramai. Più che altro c'è una ripetitività nella riflessione dell'autrice che in più di un albo (ora mi sovvengono La scelta e Il tocco del diavolo) affonda il colpo sempre negli stessi topoi del personaggio.
E anche Soldi, bof... sono una capra nel disegno ma ho notato che il viso di Dylan cambia nel giro di qualche vignetta come e più quello di Renato Balestra negli ultimi 10 anni.
Forse è stato l'hype generatosi a farmi scendere così la storia.

Non mi è piaciuto affatto, ho votato insufficiente, neanche i disegni salvo di questo albo...

E' vero quello che dite, ma certe volte l' impressione positiva è favorita anche da frammenti e singole immagini, come quella agghiacciante degli occhi supplicanti della donna intrappolata nella Vergine di Norimberga. Peccato che poi lo spunto interessante di questa scena (che mi ha fatto venire in mente il racconto "La squaw" di Bram Stoker) naufraghi in uno sviluppo poco convincente.