Un pò in ritardo i miei commenti per uno dei migliori giganti da un bel pò a questa parte... tutte e 4 le storie hanno qualche difetto, ma sono ampiamente compensati da idee e forza narrativa.
S
P
O
I
L
E
R
Il vecchio che legge:
Mi sembra che abbiate già detto tutto voi, è una storia coraggiosa, ricca di pathos,emozionante... un pò criptica a volte, ma neanche tanto, anche senza i gentili chiarimenti di Fabio, era abbstanza chiaro che Ozra avesse avuto esperienze personali coi nazisti (avendo vissuto in Polonia fino al '39, poi a pagina 89 lo vediamo soldato), altre cose sono lasciate più sul vago, ma comunque se non intuibili almeno ipotizzabili senza che venga minata la ccomprensione del tutto.
Mi è piaciuto che fin dall'inizio sappiamo che Ozra morirà nel corso della vicenda... in genere si punta tutto sul colpo di scena finale (spesso cannandolo alla grande per averlo creato troppo prevedibile), invece l'averlo anticipato è una rinuncia a questo espediente in favore di qualcosa più complicato e interessante.
Come detto da altri qualche visione ridondante c'è, e forse il tutto avrebbe funzionato meglio in una storia più breve, ma non c'è mai un ammosciamento di ritmo tale da affossare la godibilità complessiva della vicenda, i climax sono sempre catartici al punto giusto.
E per finire ottimo uso di Groucho... fra l'altro è comparso proprio due vignette dopo che aveo pensato che era stato un pò vigliacco escluderlo del tutto dalla vicenda... adoro essere smentito, a volte.
Per finire, due parole sul Celoni disegnatore: il suo tratto è molto espressivo, forse è l'unico in casa Bonelli che riesce al tempo stesso a essere tanto coinvolgente e tanto particolareggiato... dimostra la prima qualità tramite i bellissimi sguardi angosciati dei suoi personaggi, le bellissime invenzioni grafiche presenti nelle varie visioni, la seconda qualità è invece presente nella sequenza del galeone, e l'ho notata in particolare nel modo in cui disegna le mani di Dorothy: si vede fin da subito che sono mani di bimba.
Per contro non sempre le fisionomie dei volti mi piacciono, a volte dà l'impressione di invecchiare troppo i personaggi, a volte li rende troppo irrealistici. Ma nel complesso ho apprezzato moltissimo.
Blatte
Storia corta 'cattiva' e divertente da leggere... un vero gioiellino. Anche qui c'è un ottimo Groucho, fantastico quando spara battute a raffica tutte sullo stesso tema. L'unica cosa che mi fa un pò storcere il naso (ma che non mi ha per nulla rovinato la lettura) è la presenza del finto finale a metà storia... non perchè sia brutto, ma anzi perchè finisce per essere migliore del vero finale, alla fine è come se la storia fosse costituita da una sola struttura ripetuta due volte.
Buoni disegni di Saudelli, un pò sotto il suo solito, ma comunque buoni.
Tueentoun
Non so se qualcuno di voi legge Julia... ne "L'uomo che amava i libri" un personaggio, parlando dei romanzi di fantascienza diceva che spesso la situazione iniziale, intrigante e bizzarra avvince il lettore, ma che poi il resto del romanzo finisce per deluderlo perchè la spiegazione del tutto non è mai all'altezza delle aspettative e finisce per essere banale.
Ecco, qua succede una cosa del genere.
La prima metà dell'albo è superlativa: dal punto di vista giallistico, riconoscere un individuo in un paese in cui tutti sono uguali è un'idea geniale, aggiungiamoci il senso di spaesamento che colpisce dylan, il tocco di follia che la presenza di groucho (come se ce ne fosse bisogno) aggiunge alla situazione, e il fatto che anche dylan e groucho finiscono per diventare gemelli, creando la più grande inquietudine legata alla paura di perdere la propria identità dai tempi dello splendido "Margherite" e davvero si sfiora il capolavoro.
Nella seconda parte la morbosità e l'inquietudine tipiche della scrittura barbatiana (che pur rimanendo all'interno dei paletti fissati dalla politica bonelliana ottiene ottimi risultati da questo punti di vista, concordo con rimatt) sembrano mantenere la promessa fatta a inizio vicenda di farci leggere un'ottima storia.
Poi però la necessità di spiegare il mistero di tueentoun costringe a un fisiologico calo di ritmo e parte lo spiegone, che oltre a essere una cosa sempre un pò 'perplimente' in sè stesso, finisce abbastanza inevitabilmente per cadere nel cliche della maledizione della comunità che deve espiare i propri peccati, che seppur raccontato bene, finisce per essere un pò deludente rispetto alle premesse, come nei romanzi letti dal tizio comparso in Julia.
Ripeto, un minimo, in una storia tanto complicata e tanto insolita era inevitabile e necessario usare questa soluzione, però ciò fa calare il giudizio complessivo alla storia.
Inoltre visto che la spiegazione è molto arzigogolata, alla fine si trovano parecchie contraddizioni andando a rileggere l'albo alla luce delle rivelazioni finali: qualcuno aveva già notato che lo stupore di Molly alla vista di Groucho è ingiustificato se la trovata dei gemelli dog è un'invenzione dei paesani, ma non è la sola volta che succede: dylan e groucho vengono descritti come bellissimi, ma sappiamo bene che groucho non riscuote il meritato successo con le donne, e cercando bene si trovano altre contraddizioni... anche il fatto che nel giro di un quarto d'ora (il tempo dell'inseguimento sotto la pioggia) un intero villaggio si mette d'accordo a fare la finta dei gemelli è irrealistico.
D'altra parte anche il piano di accasare dylan e groucho, rivelato nel finale, non sembra collimare perfettamente con quanto visto precedentemente... l'impressione è che il tutto sia troppo cervellotico e arzigogolato perchè tutto torni con tutto.
Rimane cmq un ottima storia, la lettura l'ho gradita tantissimo, e questi dubbi sono venuti fuori solo alla fine... dopo il finale cattivissimo come non vedevamo da un bel pò, però è un peccato perchè c'era davvero materiae per un capolavoro.
Quanto a Brindisi, mi discosto da chi diceva che non era il più adatto... per me era l'unico adatto! D'accordo, si perde qualcosa nella rappresentazione degli aspetti più malati della vicenda (ma poco, perchè Brindisi è un autore molto versatile, capace di rappresentare bene storie di ogni tipo, nonostante il tratto pulito è molto espressivo e sa essere anche distubante), ma per la gestione della faccenda dei gemelli solo un disegnatore bravo come lui nel rappresentare le diverse fisionomie poteva disegnare un villaggio di gemelli senza impazzire, diversificandoli fra loro in base ai dettagli, e differenziandoli rispetto al solito (pigliate Freghieri... per lui le donne sono semre gemelle)
Per me il suo è stato un ottimo lavoro.
Per una rosa
La citazione del piccolo principe è un pò troppo pedissequa, ma comunque la sceneggiatura è scritta bene e funzionale, quindi promuovo anche la più debole delle 4 storie.
Dall'Agnol ancora non lo commento perchè lo devo metabolizzare.
FINE SPOILER
Alla fine della fiera ho votato eccellente, l'ho fatto in preda all'emozione dell'immediato dopo lettura, prima di pormi i dubbi che ho esposto più su... in realtà a fare una media, verrebbe qualcosa di meno, a metà fra buono ed eccellente... però confermo l'eccellente, perchè vedere 4 storie di questo livello in un solo albo, di questi tempi merita qualcosa in più e per premiare il fatto che queste storie vadano tutte nella direzione che spero per la testata.
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