Cravenroad7

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Un Gigante emozionalmente eccellente, che riaccende un sacco di sogni e speranze.
Brevemente, "Il vecchio che legge" voto 8,5. Un nuovo sceneggiatore (oltre che splendido disegnatore) in grado di riportare in alto i fasti di Dyd. Una storia un po' "Baricchiana", ho trovato. Attendiamo Celoni alla prossima prova!
"Blatte", un simpatico intermezzo, ricco di ironia, voto 7,5-
"Tueentoun": quanto è mancata Paola. Finalmente è tornata tra noi. Intreccio intrigante come pochi, con qualche dubbio qui e lì, ma pieno di atmosfera. Voto: 8,5.
La storia di Di Gregorio, semplice e poetica, un po' cade nel finale. Ma gli splendidi disegni di Dall'Agnol la reggono fino alla fine. Foto: 7.

Ho finito di leggere "twin town" della Barbato. Voto 6 e mezzo.
SPOILER
E' vero, la storia ricorda molto memorie dal sottosuolo, ma non ne è all'altezza. E' complicata, molti dialoghi, forse troppi e Brindisi, poverino, si è dovuto limitare a disegnare campi e controcampi. Certo, sempre meglio delle ultime uscite mensili, ma diciamolo, la Barbata ha scritto di meglio. Cmq l'idea di base è molto originale, proprio stile Barbato. Insomma, più che sufficiente.
Ah, non ho letto gli ultimi post quindi non so se qualcuno l'ha già detto: a pag. 166 nella terza vignetta c'è un baloon sbagliato. Vabbè.
Vado a leggere le altre storie.

Mi dispiace rovinare il clima festoso che si è creato per questo gigante e, nonstante i consigli per gli acquisti da parte degli autori direttamente o indirettamente interessati, devo dire che non mi è sembrato poi tutto 'sto granché.

1. IL VECCHIO CHE LEGGE.
Il tipo di storia -Dylan che vaga per mondi fantastici e immaginari- che potrebbe durare 94 pagine come 9400, tanto sarebbe lo stesso. Se fosse stata di 24 0 36 pagine invece, secondo me, ci avrebbe guadagnato parecchio in ritmo e mancanza di ripetitività (alla fine Dylan che gia e gira e gira... finisce per farle girare) l'afflato poetico poi l'ho trovato piuttosto scontato e scolastico, come d'altronde le evidenti citazioni letterarie.
Comunque si tratta pur sempre di un esordio alla sceneggiatura, quindi non mi va di condannarlo più di tanto. Vedremo in fututo.
I disegni "strapieni" di Celoni nel formato gigante si esaltano, questo è un dato di fatto.

2.
BLATTE - Divertente, con un ottimo ritmo e buone battute. l'inversione finale è un po' prevedibile, ma ci sta in una storia del genere. La mia preferita di queso gigante.

3.
TUEENTOUN.
Una tipica storia della Barbato, si è detto. Giusto. Siccome a me la Barbato non piace, è una tipica storia della Barbato che non mi piace.

4.
PER UNA ROSA. in una parola= STUCCHEVOLE.
(Dall'Agnol, però, anche sperimentale, continua a piacermi)

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by pigna</i>
<br />Ho finito di leggere "twin town" della Barbato. Voto 6 e mezzo.
Cmq l'idea di base è molto originale, proprio stile Barbato. Insomma, più che sufficiente.

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Da quanto ha scritto Recchioni sul suo blog l'idea originale dovrebbe essere di Marcheselli, e poi la Barbato l'ha sviluppata alla sua maniera.

più o meno quoto fumanciù su tutto, eccetto che su "Tueentoun", che invero mi è piaciuta, soprattuto per il finale, secco e cattivo. Celoni troppo trasognato: per fare una storia poetica non è necessario scrivere poesie nelle vignette, e qui accade piuttosto sistematicamente. ha ragione Fumanciù, la storia è troppo lunga e lo sfilacciamento è inevitabile. Apprezzo comunque lo sforzo di fare qualcosa di "diverso".

Ed ora voti!

IL VECCHIO CHE LEGGE:
SOGGETTO: 7,5
SCENEGGIATURA: 8
DISEGNI: 9

BLATTE
SOGGETTO: 7,5
SCENEGGIATURA: 7,5
DISEGNI: 6,5

TUEENTOUN:
SOGGETTO: 8,5
SCENEGGIATURA: 7,5
DISEGNI: 8

PER UNA ROSA:
SOGGETTO: 7
SCENEGGIATURA: 7,5
DISEGNI: 5

COPERTINA: 7

Davvero un bell'albo,il piu bello dell'annata non se ne vedevano di cosi ben fatti da tempo IMO,la barbato ancora una volta eccezionale e blatte buellissima chicca
VOTO COMPLESSIVO: 8

Dunque mi manca "Per una rosa" ma presto la finirò...

IL VECCHIO CHE LEGGE: come ho già scritto direttamente a Celoni questa è una di quelle storie che non possono non restare impresse!
un puro delirio surreale, toccante ed estremamente coinvolgente.
SPOILER
ottima l'idea di iniziare con un flashfoward che ci permette di capire il finale drammatico della vicenda. Segue l'ingresso di Dylan nei sogni del vecchio Ozra contornati da esseri mostruosi con svastiche sul petto, orribili creature ed una bambina il cui richiamo a Dorothy mi ha fatto fare un dolce tuffo nel passato[:D]. Non c'è un vero e proprio filo logico nell'andamento della vicenda ( noi non sappiamo come Dylan sia finito nei sogni di Ozra, nè come mai Groucho fa da macchinista al treno che porta Dylan da un incubo all'altro) certo è che questo poco importa. L'estenuante ricerca del vecchio di porre fine alla sua vita e di trattenere la piccola Dorothy/Vittoria ci cattura al punto da non riuscire a smettere di leggere nemmeno per un secondo fino alla fine. Se posso permettermi di dare un aggettivo a questa storia, direi molto "felliniana" sotto molteplici punti di vista!Alla fine di tutto si rimane frastornati e anche un po' confusi..il nodo della matassa non viene sciolto ma come ho già detto prima questo è, a mio avviso, poco importante!Ottimi i disegni che inseguono formalmente il soffocante (e inarrivabile)desiderio di morte del vecchio!Insomma se dovessi dare un voto solo a questa storia direi capolavoro!!![:D]

BLATTE: Una breve parentesi ben riuscita e molto sarcastica
SPOILER bellissimo il momento in cui Dylan sogna le blatte/disifestatori che cercano di eliminare gli umani. Molto ironico. Nessun entusiasmo però nell'insieme direi che l'idea è buona.

TUEENTOUN: le prime sequenze della storia della Barbato sono agghiaccianti e di una suspence enorme. SPOILER
Quando arrivi a pag.131 non è possibile non destarsi e farsi prendere da un sussulto (sicuramente anche grazie alla ottima mano di BRINDISI[:)])
segue la vicenda di questo misterioso villaggio in cui tutte le donne e tutti gli uomini sono uguali e piano piano si arriva allo spiegone finale..tutto questo ovviamente crea maggiore curiosità nel lettore. Però secondo me questa storia parte benissimo per poi spegnersi lentamente, con una spiegazione paranormale un po' "sempliciotta". La Barbato costruisce minuziosamente gli intrecci familiari degli abitanti del villaggio per concludere il tutto un po' frettolosamente, a mio avviso. Inoltre man mano che la vicenda si sviluppa c'è un rallentamento notevole nell'azione che si conclude con lo sprofondare in una leggera noia finale.

COMPLETAMENTE OT:

Faccio un po' di pubblicità per lodare il lavoro di Elettra per il WikiDyd: diciamo che senza di lei questo progetto poteva anche impolverire e marcire in un angolo remoto del web.

Le schede delle storie fatte finora sono dei piccoli gioielli, speriamo che il lavoro prosegua altrettanto bene per il futuro.

FINE OT

Parlando del gigante, l'ho acquistato ma ancora non ho avuto modo di leggerlo, ma Dall'Agnol è raccapricciante (nel senso buono e in quello meno buono)! [:O]

OT[:X]grazie ma devo dire che senza l'aiuto di dario le mie schede sarebbero incompiute![;)]
muoviti a leggerlo che vogliamo la tua opinione su questo forum![8D]

Ho letto la prima storia di Celoni. Spettacolare. Emozionante. Poetica. Disegnata magistralmente. Devo dire qualcos'altro?

Esco dal letargo e finalmente dopo giorni, settimane, mesi e anni a rimurginare sul Dylan che era posso, con gioia e gibulo, esclamare: EUREKA!
Uno dei migliori Dylan Dog giganti di sempre, scritto e disegnato in maniera superba.
Finalmente!!!!!!!!!!!!!!!

Ho finito anche "Per una rosa" e devi dire che non mi è piaciuta, nemmeno il riferimento al "Piccolo principe" (che io amo tantissimo).
Poche pagine, poco incisive, un finale nebuloso e poco convincente. E poi i disegni di Dall'Agnol non mi affascinano per niente.

Direi un albo gigante decisamente a due facce.
Inutilmente pretenziosa e arruffata <b><i>Il vecchio che legge </i> </b> di Celoni, che oltre che troppo astrusa ha una pretesa di scrittura ?alta? -tutta simboli e passaggi ermetici- che sinceramente speravo morta e sepolta con certi fumetti d?autore degli anni ottanta.
Come in quelli, infatti, la bellezza dei disegni viene affiancata da una parte scritta completamente insensata, vaneggiante e fintamente ?intellettuale?, che inevitabilmente finisce per risultare anche involontariamente ridicola.
Per carità, fa anche piacere che a fronte del solito piattume <i>rujumignacchiano </i> ci sia anche qualche autore che provi a ?sperimentare? ma, oltre al fatto che il Celoni scrittore mi sembra proprio che non ne abbia i numeri, un bravo autore può essere benissimo in grado di scrivere storie poco ortodosse pur rispettando quelle che sono le linee-guide del personaggio.
L?esempio perfetto lo dà Paola Barbato in quello che il vero capolavoro di questo volume, la terza storia <i><b>Tueentoun</b></i>, una tra le avventure dylaniate più malsane e disturbanti di sempre, un gioiellino di nichilismo nerissimo da cui traspare un pessimismo verso la comunità e i rapporti tra i sessi veramente abissale e una visione così cinica sul non senso della vita che si può anche capire perché non sia finita sulla serie regolare.
Le due storie brevi sono lo specchio esatto di quelle lunghe: tanto è brillante, divertente e molto ?dylaniana? (anche se probabilmente Sclavi si sarebbe rifiutato di far ammazzare a Dylan persino gli scarafaggi) <b><i>Blatte </i> </b> di Gualdoni & Saudelli, quanto è scontata e falsamente ?poetica? <b>Per una rosa </b> di De Gregorio, banale rilettura del <i>Piccolo Principe </i> di Saint-Exupéry, con un Dall?Agnol che nella sua continua ricerca della sintesi fa stavolta un bel triplo balzo all?indietro.


VALUTAZIONI:

<i>Il vecchio che legge</i> (solo in questo caso d?obbligo due voti distinti): testi Insufficiente (4) ? disegni Eccellente (8-9)
<i>
Blatte</i>: Buono (7)

<i>Tueentoun</i>: Eccellente (8-9)

<i>Per una rosa</i>: Mediocre (5)