Cravenroad7

Forum dylaniato
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#18/G - Il vecchio che legge
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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 9:47 pm 
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Iscritto il: lun apr 07, 2008 1:41 pm
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Località: Trieste
Letto "tueentoun",la reputo una gran bella storia.
E' intigante e malata.E forte,non si leggevano queste cose su dylan da parecchio,Dopo tutta la censura degli ultimi anni capisco perche era stata messa da parte in principio.Paola scrive in maniera chiara l'oscuro,dritto lo storto.Non so se riesco a farmi capire ma non è assolutamente facile sceneggiare una storia simile,inoltre e quanto più originale ci abbiano appioppato ultimamente.Brindisi si dimostra sempre pronto a costante,un professionista molto professionale,ordinaria amministrazione.

Storia:8/9
Disegni:8


La domanda mi sorge spontanea,perche penalizzare il mensile ed esaltare il gigante...mmma in ogni caso ci fosse ogni anno un gigante del genere dylan non avrebbe crisi..[:D]

Sono davvero soddisfatto da tutti...anche da Di Gregorio che inizialmente mi aveva fatto un po arrabbiare per la scopiazzatura.(poi rivalutata come una grande...grandissima citazione)

Piccola classifica e pagella personale:
1-"Tueentoun":parto doloroso(5 anni di gestazione[:D]),vita breve(20 minuti circa di lettura) ne resta però un ottimo ricordo.Memorabile!
2-"Il vecchio che legge":si potrebbe definire in altri ambiti un esordio con goal!In questo caso un OTTIMA prova.Doppia (bella)faccia!
3-"Blatte":Diverte,suggestiona inquieta.Spezza la malinconia della storia precedente ti incanala in quella successiva.Ghostbusters!
4-"Per una rosa":Rattrista,inquieta e poi ti fa arrabbiare,Finisce subito.PIEROtecnica!

P.S:che belle le mie pagelle[:D]


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 9:51 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Località: Chieti
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by skeletor</i>
<br />per me il punto debole è proprio che nella parte finale non è abbastanza cattiva e disturbante, doveva spingere di più proprio in quel frangente ed invece si è frenata.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

SPOILER

Esatto. Il finale è fin troppo classicamente piatto; una blanda spiegazione della maledizione di turno. Non che necessariamente non gradisca questo tipo di finali, ma questa storia non mi è parsa disturbante. L' unica scena forte è quella dell' uomo deforme; se si fosse puntato di più su questo aspetto, cioè quello degli orribili effetti degli incroci fra individui geneticamente affini (idea peraltro già usata da Lovecraft in un racconto di quasi un secolo fa), sicuramente la storia avrebbe esercitato un maggiore impatto.


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 10:57 pm 
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Iscritto il: sab nov 08, 2003 9:52 pm
Messaggi: 932
Avete notato in Tueentoun la citazione di Twin Peaks della [spoiler]scritta Leland sul trattore [/spoiler]?

Comunque ho trovato un errorino iniziale (oppure non ho capito bene): se non è vero che [spoiler] Groucho e Dylan sono visti come sosia dagli abitanti del villaggio, [/spoiler] perché [spoiler] la signora appena li vede entrambi esclama un OOOOH? [/spoiler]


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 11:13 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
Chiaramente non posso né voglio convincervi delle mie idee, ma a me sembra che <i>Tueentoun</i> sia una delle cose più autenticamente e acidamente "cattive" nonché morbose lette sulla testata di recente. Ci sono [spoiler]accoppiamenti fra consanguinei, donne usate come macchine da riproduzione, una comunità costretta a uccidere per sopravvivere[/spoiler]... Suvvia, non è abbastanza? Se poi la si confronta con la robetta all'acqua di rose che si legge abitualmente sulla testata, questa storia può addirittura essere definita sconvolgente!


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MessaggioInviato: dom nov 08, 2009 11:19 pm 
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Iscritto il: lun apr 07, 2008 1:41 pm
Messaggi: 1637
Località: Trieste
Quoto rimat

SPOILER
Dylan e groucho <font color="beige">sono uguali per gli abitanti del villaggio che però tra loro si vedono differenti.In quanto la maledizione prende forma solamente nei riflessi(lago e specchi,poi aboliti)almeno credo.</font id="beige">
SPOILER


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 12:15 am 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
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Località: Eternia
per me una storia disturbante di dd è il grande splendore e con questa non c'è proprio paragone.


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 12:27 am 
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Iscritto il: lun ago 04, 2008 10:09 am
Messaggi: 5678
Località: Palermo in via dei dylaniati n.666
Questo Gigante è un tripudio per gli occhi, eccetto per i disegni di Dall'agnol che da ignorante quale io sono l'ho trovato troppo sintetico e scarno,con delle imperfezioni anatomiche evidenti.Buone prove quelle di Brindisi e Saudelli!
Discorso a parte per Fabio che,invece,sfrutta al meglio il formato del " Dylandogone "(da notare il galeone[:o]). E' minuzioso e con il suo disegno " racconta " la sua storia!

Per quanto riguarda le storie trovo sicuramente quella di Celoni la migliore.Tecnicamente la storia ha le sue magagne,ma emotivamente è un pugno nello stomaco.A tratti poetico e malinconico.Celoni indaga sulla mente di un vecchio non commettendo l'errore di cadere nella retorica.
E' un albo come già detto da qualcuno che è difficile da metabolizzare, non so nemmeno cosa mi ha lasciato, forse solo un senso di inquietitudine.Fa riflettere e questo è un bene.
Azzeccatissimo l'uso di Groucho-capotreno.

Dopo la Celoni-Celoni,sicuramente la malsana TueenToun.Cattiva,dura,cervellotica,in una sola parola " barbatiana ".La sceneggiatura è buona e di difficile comprensione(ho faticato con tutti quei nomi e parentele),ma c'è atmosfera e l'ironia pungente dell' autrice.

Segue Blatte.Gualdoni, insieme a Billotta, credo che siano il futuro della testata.La storia è lineare e semplice ma è " fighissima " nella sua normalità.Il finale è poi una chicca!

Infine " Per un Rosa " con un Dylan incazzato e antipatico come non mai.A parte questo, la storia non è dispiaciuta più di tanto
ma sicuramente inferiore alle altre sia da un punto di vista della sceneggiatura che dei disegni.

La copertina dal vivo è davvero fenomenale.Grandissimo Stano!

Voto: Eccellente

PS: In TueenToun Lenny, il ragazzo deforme,può essere una citazione a " Le colline hanno gli occhi "?


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 1:27 am 
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Iscritto il: mer ott 04, 2006 11:52 pm
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Località: Viareggio
Su 20 voti fino ad ora, 15 "eccellente" e 5 "buono"....ammazza che media!!!
Se va avanti così, la palma d'oro di Medda ha le ore contate...


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 10:14 am 
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Iscritto il: mer nov 04, 2009 7:48 pm
Messaggi: 21
ma sono uno dei pochi a cui è piaciuta molto l'ultima storia?forse che lo letta di mattina e ancora bello intontito l'abbia presa buona, ma mi è davvero piaciuta...l'idea più che altro...

il capolavoro dell'albo però rimane tueentoun...anche se devo dire che, più per un fatto emotivamente presente in me in questo periodo (sono innamorato da far schifo...tanto per intenderci...[:I]), sono più spinto a dare un giudizio più positivo sul "vecchio che legge"...



blatte...ecco..non mi ha convinto molto...mi è piaciuto molto groucho in sto racconto, ma la storia non mi ha colpito particolarmente...



comunque sia: eccellente!


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 10:19 am 
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Iscritto il: ven apr 24, 2009 8:22 am
Messaggi: 1531
Località: cremona
se dico che il gigante si prende un 9.5 ci credete??
la storia di celoni era necessarimanete da pubblicare sul mensile!(sacrificarne una di ruju!!):voto 9
le blatte ,visto la componente surreale si pigliano un 7.5 (hanno avuto l'effetto degli stuzzichini al bar!)
dopo gli stuzzichini....il piatto forte B&B (barbato&brindisi..) che si portano a braccetto in una bella storia "babato style" (ma il povero bruno come ne sara' uscit,dopo questa folle disegnatura??)voto :10
ahime si finisce con la storiellina bellina bellina,la favoletta della buona notte.......ma veramente carina. voto:7
..in ogni caso...SOLDI BEN SPESI!!


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 10:19 am 
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Iscritto il: gio mag 08, 2008 7:37 pm
Messaggi: 392
S
P
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I
L
E
R

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Bo.82</i>
Se va avanti così, la palma d'oro di Medda ha le ore contate...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Per me sarebbe il minimo, su una base simile (indagine in un paesino di provincia), con i suoi limiti, la storia della Barbato ha ben altro spessore rispetto al brodino insipido di Medda. Non fosse altro per un grande Groucho, ben diverso dall'omino spento e banale visto nel Giorno del Licantropo.
Però mi tocca essere d'accordo con chi dice che non è decisamente la miglior Barbato. Anzi non ricordo una sua storia che mi ha lasciato altrettanto perplesso. Dopo un inizio folgorante, il racconto via via perde sempre più fascino ed atmosfera, per concludersi con un iperspiegone francamente poco interessante e tedioso. Come funzionassero le cose nel villaggio ormai lo si era intuito e alla fine non frega molto di sapere chi era l'assassino, dato che nessuno dei sosia ha una personalità. Certo stavolta lo "spiegone" poteva anche starci... però che palle dover essere sempre qui a giustificare questa cosa. Proprio perché da una sceneggiatrice come la Barbato mi aspetto di meglio, ho deciso di essere intransigente: lo "spiegone" è <u>sempre</u> una scelta poco elegante, la più facile per lo sceneggiatore, la più sminuente per il lettore. Ormai gli autori odierni di Dylan lo hanno fatto diventare normalità, ma quanti "spiegoni" c'erano nelle storie di Sclavi (che non mi pare mancassero di complessità)? E poi, che cavolo, persino nella Signora in Giallo lo "spiegone" dura al massimo cinque minuti su cinquanta, invece su Dylan questo mese abbiamo avuto due storie con due "spiegoni" di trenta pagine su cento.
E' vero anche quello che dice Rimatt, ci sono "accoppiamenti fra consanguinei, donne usate come macchine da riproduzione, una comunità costretta a uccidere per sopravvivere", tutte cose che è raro anche solo veder accennate sugli albi Bonelli, che però non vengono messe giù con molta forza, non lasciano il segno, anestetizzate come sono dai risvolti grotteschi. Alla fine non c'è ne vero dramma, ne vera ironia. Ecco una cosa che purtroppo l'accomuna all'ultima di Medda.

Brindisi fa il suo solito ottimo lavoro, anche se in tutta evidenza le sue non sono tavole pensate per il formato gigante. Poi col suo stile molto realistico non era forse il disegnatore più adatto per una storia come questa, dove a parte i sosia non c'è praticamente elemento fantastico. Sarebbe andato meglio qualche disegnatore più "metafisico" tipo Stano o Casertano.

Mi accorgo di essere stato un po' duro con una storia che comunque merita ed è acqua fresca per il Dylan attuale. Però lo ammetto mi aspettavo molto di più da una storia che prometteva di essere "maledetta".

Poi c'è anche la storiella di Di Gregorio: solo simpatica.
Dall' Agnol è come certi musicisti virtuosi, che piacciono tanto agli altri musicisti, ma che personalmente mi lasciano del tutto indifferenti. Stavolta il suo sperimentalismo e la sua "ricerca" sono meno scollegati del solito dalla storia, ma mi da sempre la sensazione che abbia poca voglia di mettersi al servizio della trama. Certo quando finalmente gli faranno la grazia di dargli da disegnare una sceneggiatura con un minimo di sostanza, vedrò finalmente se tanta bravura può anche trasmettermi qualcosa.

Alla fine, nonostante anche l'entusiasmo iniziale per "Il vecchio che legge" mi sia parecchio calato, per me un gigante "buono".


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 10:59 am 
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Iscritto il: mar mag 26, 2009 2:24 pm
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Io sono un'altro di quelli a cui è piaciuta X UNA ROSA, sia x i testi che x i disegni (decisamente + autoriali che popolari) di un coraggioso Dell'Agnol...


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 11:03 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Waits, il Groucho spento e banale di <i>Il giorno del licantropo</i> l'hai visto solo tu! [:0]
Vabbé, se non altro posso dire di essere corretto e salomonico nei miei giudizi: mi è piaciuto il <i>Licantropo</i> e mi è piaciuto (anche se di meno) <i>Tueentoun</i>. [:D]

P.S. In <i>Tueentoun</i> c'è anche un [spoiler]aborto[/spoiler]: ieri, elencando gli elementi disturbanti dell'albo, me n'ero dimenticato! Un'ultima osservazione su questo racconto: i disegni del bravissimo Brindisi non sono i più indicati per illustrare una sceneggiatura del genere, IMO. Troppo puliti e perfettini per riuscire davvero a trasmettere una sensazione di disagio e a rendere malsana l'atmosfera. Sono bellissimi ma troppo "rassicuranti", per intenderci: per <i>Tueentoun</i> sarebbe stato preferibile un autore dal tratto più sporco e meno esteticamente gradevole. Piccatto o Casertano sarebbero stati perfetti, IMO.


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 11:19 am 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
Messaggi: 1815
Brevemente sulle brevi [:o)] (per le lunghe voglio concedermi un po' di tempo in più):

S
P
O
I
L
E
R

<b><i>Blatte</i> (Gualdoni/Saudelli).</b> Gualdoni continua a risultarmi convincente più nelle brevi che nell?unica sua storia di lunghezza canonica sinora pubblicata. In particolare, la <i>twenty four-page</i> in questione è decisamente gradevole e incalzante, oltre a presentare un?ottima gestione del tandem Dylan-Groucho*. Il colpo di scena delle pp. 116-117 ? che per il rovesciamento delle aspettative istintivamente mi ha richiamato alla memoria un classico della fantascienza, il <i>Sentinella</i> di Brown, giocato sul <i>topos</i> del nemico ributtante ? è d?effetto, pur non risultando totalmente imprevedibile, e prelude a una conclusione, anch?essa a questo punto intuibile, che resta tuttavia parimenti impressa. Saudelli molto efficace e adeguato al tenore della storia.

<font size="1">* Soltanto, forse Dylan è particolarmente intollerante e schifato dai poveri scarafaggi: una tale acrimonia lasciamola a soggetti del mio calibro, odiatori di qualsiasi insetto esistente!</font id="size1">

<b><i>Per una rosa</i> (Di Gregorio/Dall?Agnol).</b> Il mero travaso di elementi tratti dal racconto di de Saint-Exupéry (che neanch?io amo particolarmente; a proposito, vedere il suo nome affibbiato all?ospedale mi ha veramente fatto cascare le braccia!) entro una cornice abbastanza scialbetta: così mi pare di poter sintetizzare la storia che chiude il volume. Scritta anche discretamente, ma certo la meno convincente del quartetto. Dall?Agnol prosegue la sua ricerca di un segno incisivo e stilizzato, e qui mi risulta nel complesso di miglior lettura rispetto alla sua ultima prova. Talvolta è sin troppo spericolato nelle sue acrobazie, ma è anche la sperimentazione a fare il vero artista. <i>Chapeau</i>.


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MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 2:19 pm 
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Iscritto il: lun nov 09, 2009 12:46 pm
Messaggi: 63
Ciao, ragazzi, sono un nuovo arrivo...! Nemmeno mezzo Groucho che mi offra una tazza di thè come benvenuto? Ma veniamo al dunque...(ovviamente non ripete le osservazioni già fatte). "Il vecchio che legge": ecco, se volessi trovare un difetto (ma per qualcuno potrebbe essere un pregio) a questa storia è che lascia troppe cose in sospeso, troppi "non detto": ok stimolare la fantasia del lettore ma forse qui si è un po' troppo esagerato. "Tueentoun" dimostra che la Barbato sa scrivere ottimi soggetti, rovinati però da sceneggiature verbose e poco visionarie. Avrei dato più spazio ai deformi, e poi, prendete la sequenza di pagina 208-209: è così bella graficamente che ci si chiede perchè la si è chiusa subito. In ogni caso due ottime storie, di cui perfidamente ho sottolineato solo i difetti[:D]. Su "Blatte", che dire? Grottesca al punto giusto! Per quanto riguarda "Per una rosa" siamo alle solite: anche qui Di Gregorio tenta il colpaccio, anche qui senza riuscirci. l'idea era buona ma come non riesce a realizzarla a dovere. Visto il modo in cui si conclude la storia ho sbottato: ma che c'azzecca sto finale?


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