Cravenroad7

Letto "Blatte".
Nella dimensione della storia breve lo sceneggiatore deve essere in grado di proporre una storia fulminante, e il che presuppone che si abbia un' idea forte da poter sviluppare in poche pagine. Gualdoni mi piace proprio perchè è uno sceneggiatore ricco di idee interessanti e spiazzanti e credo che, come ha fatto in questa storia, in futuro si confermerà sulle pagine di Dylan come uno degli autori più originali ed accattivanti. Una nota di merito alla sceneggiatura che scorre leggera ed ironica fino a sfociare nel geniale colpo di scena.
Disegni ordinari ma ben fatti.

Soggetto: 7,5
Sceneggiatura: 7,5
Disegni: 7,5

Lette le prime due.

<b>Il vecchio che legge</b>
Storia assolutamente imperfetta, eccessiva, retorica, ingenua, seriosa e poetizzante, con un overdose di primi piani con occhi tristissimi e lacrimosi da guinness dei primati. Eppure è la miglior storia di Dylan che leggo da non so quanti anni. Perché finalmente è una storia che osa, che lascia dei dubbi, che affronta di petto e senza sconti un tema ostico come quello della vecchiaia. E anche perché che non si vergogna di ricorre a qualsiasi mezzo pur di coinvolgere i lettori. Perché è una storia sentita e ispirata, non il solito spento compitino a cui ci siamo assuefatti. Già assuefatti, perché anch'io, che mi lamento sempre, leggendo questa storia mi sono sorpreso a pensare che sì una volta le storie di Dylan erano anche così, ma quasi non me lo ricordavo più.

<b>Blatte</b>
Anche questa: futile e pure un po' scemotta, ma una vera storia di Dylan. Ci sono il grottesco, l'ironia, lo sberleffo e lo spiazzamento. Un Storiella, ma con la maiuscola.

In tutte e due le storie, due ottimi Dylan e Groucho.

Votato eccellente.
Il vecchio che legge era un po' noioso in certi punti (ma pochi).
Blatte...assurdo!
Tueentoun, il più bello secondo me! Bello anche Per una rosa, ma i disegni di Dall' Agnol sono cambiati tantissimo...se non l' avessi letto, non avrei mai detto che erano suoi!

Voterò quando lo leggerò tutto,nel frattempo ho letto solo "Per una rosa",visto che era la più breve e devo dire che non mi è piaciuta,l'ho trovata un pò campata in aria ed anche le spiegazioni finali non mi hanno soddisfatto.I disegni di Dall'Agnol non sono male li ho trovati solo un pò troppo confusionari nelle scene notturne.

Letta esattamente la prima metà, e con una certa soddisfazione.
Ma rimando naturalmente un giudizio più articolato al termine della lettura.
Per ora vorrei limitarmi a una riflessione su questo punto relativo alla storia di Celoni (complimenti, Fabio!), ché poi corro il rischio di dimenticarmene:

S
P
O
I
L
E
R

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Cyber Dylan</i>
<br /> Per esempio, gli spettri con le croci uncinate mi paiono fini a se stessi, una trovata-shock per diffondere un senso di pericolo, ma poi non vengono ripresi nel prosieguo della vicenda (non è neppure chiaro perché il vecchio li "sogni": sono ricordi veri o fantasie prese da un libro?).<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Atteso che condivido la scelta dell?autore di non spiegare per filo e per segno le radici dei ?sogni?/ricordi/fantasie del deuteragonista, credo che l?angosciante trovata degli spettri con le croci uncinate e della camera a gas possa essere rimotivata dall?origine polacca di Ozrabaum e dal suo aver vissuto un periodo storico drammatico (l?<i>Anschluss</i> data al ?39, un anno prima del suo trasferimento in Inghilterra, forse motivato proprio da tale circostanza): insomma, potrebbe trattarsi di un misto di ricordi e paure legate alla violenza nazista direttamente sperimentata. Resta un qualcosa di molto forte.

Una domanda: ma solo a me i disegni di questo Dall'Agnol risultano bruttissimi? Cioè ho notato in alcune vignette un Dylan che non è Dylan e soprattutto, in altre, un indagatore dell'incubo completamente sproporzionato. Sono l'unico che vede ciò?

Ps: Votato Eccellente. Celoni è magnifico. Di Gregorio-Saudelli è horrorifica e eccezionale al punto giusto. Barbato-Brindisi merita molto, applausi a non finire. Solo l'ultima mi ha lasciato l'amaro in bocca. Ad un passo dal 10.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Fedylaniata</i>
<br />
Per ora vorrei limitarmi a una riflessione su questo punto relativo alla storia di Celoni (complimenti, Fabio!), ché poi corro il rischio di dimenticarmene:

S
P
O
I
L
E
R

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Cyber Dylan</i>
<br /> Per esempio, gli spettri con le croci uncinate mi paiono fini a se stessi, una trovata-shock per diffondere un senso di pericolo, ma poi non vengono ripresi nel prosieguo della vicenda (non è neppure chiaro perché il vecchio li "sogni": sono ricordi veri o fantasie prese da un libro?).<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Atteso che condivido la scelta dell?autore di non spiegare per filo e per segno le radici dei ?sogni?/ricordi/fantasie del deuteragonista, credo che l?angosciante trovata degli spettri con le croci uncinate e della camera a gas possa essere rimotivata dall?origine polacca di Ozrabaum e dal suo aver vissuto un periodo storico drammatico (l?<i>Anschluss</i> data al ?39, un anno prima del suo trasferimento in Inghilterra, forse motivato proprio da tale circostanza): insomma, potrebbe trattarsi di un misto di ricordi e paure legate alla violenza nazista direttamente sperimentata. Resta un qualcosa di molto forte.

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Quoto la lettura di Fedy. Penso che proprio questo lasciare in sospeso e nel dubbio tra un misto di ricordi e fantasie sia la vera forza di questa storia di Celoni.
Oltre ovviamente ai disegni che sono straordinari!![:0]
Complimenti Fabio!! Solo le copertine di Brad Barron sono più belle!![:D]


Molto bella anche "blatte", si capisce subito dove si vuole arrivare ma è divertente ed ironica e con un finale tutto da ricordare.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by luttazzi4ever</i>
<br />Una domanda: ma solo a me i disegni di questo Dall'Agnol risultano bruttissimi? Cioè ho notato in alcune vignette un Dylan che non è Dylan e soprattutto, in altre, un indagatore dell'incubo completamente sproporzionato. Sono l'unico che vede ciò?

Ps: Votato Eccellente. Celoni è magnifico. Di Gregorio-Saudelli è horrorifica e eccezionale al punto giusto. Barbato-Brindisi merita molto, applausi a non finire. Solo l'ultima mi ha lasciato l'amaro in bocca. Ad un passo dal 10.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Dall'agnol è tra i piu bravi artisti in bonelli..non tutti ne capiscono tratti e tecniche...

P:S: spero di riuscire domani a leggerlo sto benedetto(è il caso di dirlo[:D])Dylandoggone!

<b>Il vecchio che legge</b>
storia imperfetta controbilanciata da un'atmosfera pertinente al personaggio e convincente. la malinconica pervade tutto l'albo e non può che farci riflettere sulla condizione di essere umano e sul tempo che passa inesorabile. si percepisce che l'autore ha sentito profondamente ogni parola che ha scritto. con queste tavole ci regala la sua miglior prova su dd e la china sembra grondare lacrime. bravo fabio, daccene ancora.
storia
disegni

<b>Blatte</b>
storia carina a cui do la sufficienza (mi è piaciuta l'idea finale <font color="beige">degli infestatori che infestano i disinfestatori</font id="beige">). trovo che saudelli non abbia mai dato il suo meglio su dd e trovo il suo tratto poco adatto ma devo dire che questa volta mi è piaciuto di più che in passato.
storia
disegni


<b>Tueentoun</b>
evviva! la salvatrice è tornata! che bello leggere di nuovo una sua storia!. placando per un attimo gli entusiami (anche se giustificati) dico che la storia mi è piaciuta nel globale, anche se dopo una prima parte molto positiva, ne segue una meno enstusiasmante dove sinceramente avrei calcato di più la mano sul marcio rendendo più malati e disguastosi gli abitanti del paesello. felice comunque di aver ritrovato la sua pungente ironia e di aver potuto leggere una sua opera che sembrava condannata al buio perenne dei cassetti chiusi della bonelli. resta comunque una delle migliori storie lette negli ultimi anni.
brinidisi in forma ci regala tavole di alta qualità.
storia
disegni

<b>Per una rosa</b>
di gregorio è la mia bestia nera su dd ma devo dire che questa storia è veramente riuscita quindi un bel "bravo!" non glielo toglie nessuno. il suo capolavoro. i disegni di dall'agnol non fanno che rendere più poetico il tutto regalandoci l'atmosfera perfetta. spesso la parola viene usata a sproposito ma il tratto di dall'agnol è la sintesi. con poche righe ci racconta tutto immergendoci in un'atmosfera magica e surreale, quasi onirica. è anche vero che in alcune vignette esagera ma crea qualcosa che va veramente oltre il fumetto. palle quadrate.
storia
disegni fuori scala


nel voto globale del sondaggio ho votato eccellente.

qui sul mio blog trovate la rece del DYLANDOGONE:

http://www.andreacavaletto.com/?p=208

Credo sia una delle rece più corte della storia, eheheh
Oh, scusate se ho esagerato ma a me 'sto gigante è piaciuto un casino!
[;)]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by luttazzi4ever</i>
<br />Una domanda: ma solo a me i disegni di questo Dall'Agnol risultano bruttissimi? Cioè ho notato in alcune vignette un Dylan che non è Dylan e soprattutto, in altre, un indagatore dell'incubo completamente sproporzionato. Sono l'unico che vede ciò?
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Tranquillizzati non sei l'unico. Non capisco da dove provengano tutti questi elogi alla "sintesi" di Dall'Agnol quando io trovo il suo tratto paurosamente involuto.[:(] Lo preferivo quando scimmiottava Manara...Mah[xx(]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simonjap</i>


Tranquillizzati non sei l'unico. Non capisco da dove provengano tutti questi elogi alla "sintesi" di Dall'Agnol quando io trovo il suo tratto paurosamente involuto.[:(] Lo preferivo quando scimmiottava Manara...Mah[xx(]
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Un discepolo!!!![:D]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by cava76</i>
<br />qui sul mio blog trovate la rece del DYLANDOGONE:

http://www.andreacavaletto.com/?p=208

Credo sia una delle rece più corte della storia, eheheh
Oh, scusate se ho esagerato ma a me 'sto gigante è piaciuto un casino!
[;)]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
ho aperto un topic a tuo nome risponderesti gentilmente alle nostre domande?.[:)]

Trovato ancora ieri e gustatomi le prime due bellissime storie; adesso sono a metà della terza che mi sta mandando un pò in pappa il cervello...

mazza come siete delicati. paola continua con le trame intricate.