Ma... ne
L'ospite sgradito non succede nulla? Prendiamo solo la superficie della storia: c'è una lotta fra Dylan e un topo (e già di per sé questa è una situazione piuttosto assurda e molto dylaniana) che piano piano degenera e porta l'Indagatore dell'Incubo all'isolamento (l'allontanamento di Groucho e poi di Bloch) e alla paranoia (piano piano viene meno la sua stabilità mentale che sfocia in episodi di rabbia e violenza). Già questo, semplificando, è un soggetto dalle alte potenzialità (che ricordo si ispira a un lavoro teatrale di Gaber). Poi Medda ci mette dietro un lavoro di sceneggiatura notevole (per non parlare degli immensi disegni di Stano). E scusa, David, ma entrare in un negozio con commessi dalle sembianze feline o arrivare ad una specie di guerra con un topo in casa, non mi sembrano proprio situazioni assolutamente quotidiane
Poi lo sforzo del lettore (ma neanche tutto sto sforzo, dai... Medda con i testi aiuta molto) di interpretare e di scavare in profondità, ha fatto la fortuna di Dylan Dog (penso a
Storia di nessuno,
L'inquilino del terzo piano, e altre decine di storie).
Comunque per me, questo rimane uno dei punti più alti della testata, e probabilmente l'ultima grande storia, ad oggi, di Dylan Dog.