così è intitolato il bellissimo libro edito da Glamour International su questo gigante del fumetto italiano.
apro questo nuovo topic, perchè non si può non discutere di questo grande disegnatore ferrarese, in un forum su DYD.
consiglio VIVAMENTE a tutti quelli che si sono innamorati del suo tratto e del suo stile (puro gotico e horror, come DYD deve essere) di acquistare il suo Profili di Glamour, colmo di schizzi, disegni inediti ed una lunga e appassionante intervista fatta a Nicola da Bepi Vigna.
credo che Mari insieme a Dell'Agnol sia il disegnatore migliore della Bonelli a mio modesto parere, e nella lunga intervista credo sia molto significativo un passaggio che riporto quì sotto:
<i>"Con Dylan Dog arrivai su una serie ultra collaudata dopo 10 anni di presenza in edicola,e sul personaggio prima di me si erano cimentati disegnatori che ammiravo come DALL'AGNOL, Stano e Tacconi."
</i>
ricordo che dopo aver letto questo passagio pensai: evidentemente i pochi disegnatori che ammiro, anche tra di loro si ammirano! a prescindere dal fatto che lo stile tra uno e l'altro sia apparentemente diverso. evidentemente molte più cose di quelle che l'occhio del lettore vede, accomunano invece i disegnatori tra loro.
dopo l'uscita di Phoenix, il primo albo DYD firmato Mari, quest'ultimo fu costretto a cambiare drasticamente tratto. evidentemente la "buchetta" di via Buonarroti si era intasata di reclami, subito dopo l'uscita del suddetto numero.
infatti nel suo lavoro successivo (L'Angelo Sterminatore) il Club dell'Orrore riporta:
<i>"Nicola ha illustrato questo Angelo Sterminatore con la perssonalità che da sempre lo contraddistingue ma con uno stile "nuovo" rispetto a quello che avevo utilizzato per le sue due precedenti storie. Un segno che qualcuno avevo trovato troppo artistico e quindi poco adatto a un pubblico così vasto come quello che segue Dylan Dog."</i>
ricordo quando avevo 11 o 12 anni. mi piacevano solo le storie disegnate da Montanari & Grassani. il perchè lo si intuisce moooolto facilmente.
il "pubblico vasto" che legge DYD, ha voglia di un fumetto pop, con storielle fine a se stesse, disegni ben chiari e poco complicati, poco "artistici".
ecco perchè Mari e Dall'Agnol non piacciono al pubblico medio. semplice.
come già scrissi in un altro topic su Dall'Agnol, il ragazzino medio o il lettore con poche pretese (senza offendere nessuno, ognuno è libero di prendeere le cose come vuole) desidera leggere storie illustrate da Freghieri o M&G, semplicemente perchè sono disegni "rassicuranti" e chiari.
qualcuno potrebbe pensare: ma perchè fai un topic su Mari e poi scrivi "male" su altri disegnatori??!?
la risposta è che per capire l'opera di un artista è necessario a mio avviso metterla a confronto con quella dei colleghi "più amati", e nel contesto (pop, nel caso Bonelli) in cui si trova.
dico questo perchè volgio difendere Mari (e anche altri) che sono considerati cattivi disegnatori.
tutti i gusti sono gusti, e su questo non ci piove!
ma dire che Mari faccia disegni orribili è una bestemmia; in ogni singola tavola c'è una profondità tale che la maggior parte dei suoi colleghi se la sognano.
Nicola Mari possiede un tratto cupo, tormentato, colmo di neri profondi.
il fatto che Mari sia un grande del fumetto, lo dimostra anche il fatto che nientepopodimeno che Mike Mignola apprezzi il suo lavoro e addirittura in qualche occasione abbia preso spunto dalle tavole di Nicola. a detta dello stesso Mika. e scusate se è poco.
fedejust
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