Non sono prevenuto verso albi non di Sclavi, solo ke come autori apocrifi preferisco Ruju ("Polvere di stelle", "Scanner", "La nuova stirpe", "L'eterna illusione"), Chiaverotti ("Partita con la morte", "Il mistero del Tamigi") e Ferrandino ("Ti ho visto morire", "Il signore del silenzio") alla Barbato... Di Paola ho apprezzato appieno "Memorie dal sottosuolo" e "Il mondo perfetto", il resto di suo che ho letto ("Il sonno della ragione", "Il n? 200", "Il settimo girone") mi ha lasciato un po' insoddisfatto, e nel caso di "Necropolis", come ho già detto, trovo ke il finale costituisca un'occasione sprecata per qualcosa di diverso e meno "razionale"...
La cella tutta bianca mi ricorda un po' troppo "Alfa e Omega"...
Per quanto riguarda le "ciofeche" di Sclavi, poiké non colleziono l'intera serie, ho un po' l'arbitrio di cercare solo gli albi ke + mi ispirano e delle sue storie mi hanno lasciato seriamente perplesso solo "La fine del mondo" e "L'ultimo uomo sulla Terra".
"Le persone sono come le parole dei romanzi e delle poesie... In sè non sono niente... Hanno un senso e diventano belle solo quando si mettono bene insieme"
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