Cravenroad7

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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 12:03 pm 
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la macrotrama non viene sviluppata molto ,si limita a farci inturie che sotto c'è "qualcosa di mooooolto grosso"...ma l'albo è leggibilissimo e godibilissimo!!!!
..ma solo a me stagger ha ricordato il vecchio lemmy (motorhead)....anche per l'attitudine anfetaminosa????


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 12:39 pm 
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Iscritto il: lun lug 07, 2003 6:56 pm
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non posso che essere d'accordo... sono sicuro che medda propositamente nei primi albi sta cercando di far salire la suspance per poi mandare avanti la continuity più in là... non sono cmq d'accordo con dario perche la serie in sé mi stuzzica e non poco! [:p]
Per quanto riguarda stagger

S P O I L E R

Stavo già gridando allo scandalo quando ha detto di aver fatto una parte in easy rider! Ma poi ho pensato al ritorno di M&G e dei loro personaggi senza età dell'ultimo Maxi e me la stavo prendendo con Raffaele [:D]...
Medda ha fatto davvero un bel lavoro, senza scadere in giudizi retorici sul periodo hippie ne essendo troppo nostalgico... La storia è fluida, piacevole, scritta da dio, anche se basata su un soggetto esile esilino [:)]
Disegni: Raffaele è stato davvero molto espressivo, soprattutto in alcune tavole (una su tutte: pag. 60, vignetta 2, avevo capito che era impasticcato ancor prima di leggerlo nelle vignette, bravo! [;)]) ma il tratto non mi è sembrato molto deciso: se pag. 27 tav. 3 è Bruno Brindisi sputato, quando il campo è un pò più lontano e si perdono i dettagli (es. pag. 76) mi è sembrato quasi il fratello di W. Venturi! [:O] cmq una prova convincente, soprattutto per la mimica facciale


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 1:27 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
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Albo piacevole, anche se niente di trascendentale.

Stavolta Medda evita perlomeno le sottotrame al limite del ridicolo, tipo il figlio degenere del primo albo che non trovava di meglio che sterminare un'intera famiglia...

Però, se posso dire la mia opinione, trovo che i dialoghi siano davvero mosci. [B)]
E' un difetto tipico di Medda, che anche in Dylan Dog tende a scrivere dialoghi o banali o didascalici. In Dylan di solito non ci se ne accorge, perchè la trama è quasi sempre abbastanza robusta da spingere il lettore a sorvolare.
Qui, però, dove la vicenda è "naturaleggiante" e con intonazioni "quotidiane" (scelta peraltro voluta), si sente che i dialoghi sono spesso loffi o comunque mai abbastanza incisivi da caratterizzare i personaggi e gli eventi in maniera adeguata.


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 2:46 pm 
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Iscritto il: gio lug 09, 2009 8:56 pm
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io lo trovo molto bello. un giorno ero in giro con la mia favolosa bici rossa fiammante :D e passando in un edicola l'ho visto e ho letto la trama. mi è piaciuto fin da subito. ho preso anche il n. 2. molto bello, non vedo l'ora che esca il n. 3. la copertina è fantastica, una delle piu belle che io abbia mai visto. disegni molto belli. dialoghi in effetti sono un po' mosci. ma va bene cosi. voto 7,5


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 2:48 pm 
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http://www.affaritaliani.it/Rubriche/Mu ... mmc_1.html

tavole in anteprima dal sito affariitaliani :P


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 3:23 pm 
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Iscritto il: gio mag 08, 2008 7:37 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Cyber Dylan</i>
Però, se posso dire la mia opinione, trovo che i dialoghi siano davvero mosci. [B)]
E' un difetto tipico di Medda, che anche in Dylan Dog tende a scrivere dialoghi o banali o didascalici. In Dylan di solito non ci se ne accorge, perchè la trama è quasi sempre abbastanza robusta da spingere il lettore a sorvolare.
Qui, però, dove la vicenda è "naturaleggiante" e con intonazioni "quotidiane" (scelta peraltro voluta), si sente che i dialoghi sono spesso loffi o comunque mai abbastanza incisivi da caratterizzare i personaggi e gli eventi in maniera adeguata.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Quoto.

Un po' meglio del primo, almeno non c'è la trama thriller appiccicata con lo sputo, ma per me resta tutto troppo vuoto e superficiale, e neanche confezionato così bene, sia come testi che come disegni, da giustificare l'esercizio di stile. Mi sembra un Brad Barron con più pretese, ma di identico spessore.

Però non insisto. Visto che piace un po' a tutti, devo essere io ad avere strane pretese. Per me il viaggio di Caravan finisce qua.


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 3:29 pm 
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Iscritto il: lun lug 07, 2003 6:56 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Mi sembra un Brad Barron con più pretese, ma di identico spessore.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

[:O] tutto ma questo no!

ovviamente scherzo waits, ma davvero Brad l'ho odiato dal primo numero


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 4:26 pm 
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Iscritto il: gio mag 08, 2008 7:37 pm
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<font color="red">MINISPOILER.....</font id="red">

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dr. Hicks</i>
[:O] tutto ma questo no!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

E invece sì.[:o)]
Per me stesse alte aspettative e stessa cocente delusione.
Stessa mancanza di tensione narrativa e di personaggi da ricordare.
Stessa tendenza a confondere l'accumulo di situazioni e dialoghi con l'approfondimento.
Stessa tendenza all'enunciazione più che alla narrazione: le cose ci vengono spiegate più che narrate. Ad esempio che Stagger sia davvero un ribelle o solo un poveraccio è in entrambi i casi un qualcosa che il lettore deve accettare per sentito dire che non un qualcosa di realmente <i>dimostrato</i> dalla storia.
Ma soprattutto la stessa mancanza di un'idea forte alla base, un inerte affidarsi a canoni già collaudati e (a parer mio) consunti: la rivistazione del pulp anni '50 per BB, la solita solfa anni '80 alla Spielbeg e King per Caravan.

L'unica miniserie Bonelli degna di nota uscita fino ad oggi è Volto Nascosto, perché era l'unica che aveva davvero qualcosa da raccontare.


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 5:10 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
<br /><font color="red">MINISPOILER.....</font id="red">

Ad esempio che Stagger sia davvero un ribelle o solo un poveraccio è in entrambi i casi un qualcosa che il lettore deve accettare per sentito dire che non un qualcosa di realmente <i>dimostrato</i> dalla storia. <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Be', questa non l'ho capita. Cioè, Stagger si fa ammazzare pur di essere coerente con le proprie idee, in puro <i>Easy Rider style</i>... Più di così cosa doveva fare, per <i>dimostrarci</i> com'era fatto? [B)]

Io, comunque, ho trovato questo secondo numero ottimo. Molto interessante l'idea di farci diventare parte del Caravan, e, come gli sfollati di Nest Point, di tenerci all'oscuro di quanto stia realmente accadendo e del perché dell'esodo. Tutta la vicenda è vista dal punto di vista del giovane Donati, vero filtro attraverso il quale siamo testimoni del lungo viaggio della carovana. L'atmosfera è sempre tesa, con qualche comprensibile accenno di paranoia, e - ovviamente - il fatto di sapere poco o nulla del misterioso fenomeno visto nel primo numero crea suspence. Però la vita non si ferma, e pur se in condizioni difficili si continua a fare amicizie, a litigare, a innamorarsi. Insomma, Medda sta lavorando bene (nonstante buona parte delle mie aspettative siano state frustrate, nel senos che mi aspettavo qualcosa di molto diverso): se la qualità complessiva rimarrà così alta, <i>Caravan</i> si candida a diventare la miglior miniserie bonelliana.

Onesti e niente più i disegni di Raffaele.


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 5:55 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
Be', questa non l'ho capita. Cioè, Stagger si fa ammazzare pur di essere coerente con le proprie idee, in puro <i>Easy Rider style</i>... <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

In Easy Rider la morte dei protagonisti, avveniva dopo tutta una vicenda costellata da presagi di morte, dopo un percorso di perdita di senso del viaggio e della realtà, dopo che era stato messo in scena il lato più putrefatto della società americana. Una morte non a caso incidentale ma allo stesso tempo inevitabile.

Qui abbiamo solo la fine meccanica e telefonata di una specie di John Belushi poco simpatico. Morte per nulla casuale ma del tutto priva di un senso che va al di là della sua semplice avvenuta. Perché a parte l'ovvia incompatibilità <i>fisica</i> tra il suo stile di vita e la sorveglianza militare, non c'è nessun tipo di vero climax che giustifica questa conclusione. Stagger era uno che non sopportava le regole e invece i militari devono imporle. Tutto qui. Poteva essere ammazzato anche all'inizio dell'albo e il senso della sua morte non sarebbe cambiato di una virgola. Vediamo la morte di un personaggio, ma la sua tragedia, se c'è, è solo raccontata in terza persona e resta sfocata e imprecisa sullo sfondo, come troppe cose in questi due albi.

Però ripeto, devo essere io che prendo per il verso sbagliato Caravan, peché se piace così tanto un motivo deve esserci. Quindi mi ritiro e vi auguro buon viaggio. [8)][8)][8)][8)][8)]


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 6:25 pm 
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Iscritto il: ven apr 03, 2009 12:41 pm
Messaggi: 181
L'ho letto ieri, ma ho aspettato un po' a commentare: scrivere a caldo non mi fa mai bene, mentre a freddo si ragiona sicuramente meglio.

Allora, "Il Ribelle", preso singolarmente, è molto valido: bellissimi disegni, storia appassionante che lascia sempre quel qualcosa per cui si vuole andare alla pagina successiva per capire, soggetto interessante che deve però essere capito bene (cioè: io non ho ben capito cosa c'entra Stagger con la storia di Nest Point, ma credo che si capirà più avanti nei mumeri).
La paranoia e i nervi a fior di pelle sono normali in una situazione come quella, e descritti in maniera tale da "prendere" il lettore, coinvolgendolo nella vicenda: sicuramente, il lettore è coinvolto perchè vede la storia attraverso gli occhi di Davide Donati, immedesimandosi in lui.
I disegni sono molto espressivi, ed interagiscono direttamente con la storia.

Però, perchè c'è sempre un però ([:P]), io non ho capito assolutamente cosa c'entri questa storia con il primo numero: insomma, non c'è molta azione (se non l'inseguimento di Stagger od il recupero di Chip), e non viene nemmeno accennato qualcosa riguardo le "strane nuvole". Io voglio capire qualcosa, non voglio semplicemente seguire le vicende da spettatore, seppur filtrato attraverso Davide: avrei preferito almeno un accenno alle nuvole o a cosa stesse succedendo...

Sinceramente non so se comprare il terzo numero: credo che prima leggerò i vostri commenti, così da farmi un'idea, e poi deciderò se acquistarlo o meno.


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 7:34 pm 
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Storia carina.
Tuttavia mi aspettavo che la trama principale venisse sviluppa in maniera piu veloce. Seguirò con interesse anche i numeri a seguire

SPOILER
bellissima la maglietta "Greeting in Sardinia" [:D]


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MessaggioInviato: ven lug 10, 2009 10:50 pm 
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Iscritto il: lun nov 20, 2006 10:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
Morte per nulla casuale ma del tutto priva di un senso che va al di là della sua semplice avvenuta. Perché a parte l'ovvia incompatibilità <i>fisica</i> tra il suo stile di vita e la sorveglianza militare, non c'è nessun tipo di vero climax che giustifica questa conclusione.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Il climax e il senso della morte di Stagger stanno più nell'affetto/stima adolescenziali che la sua figura ha suscitato in Davide che nella sua caratterizzazione.

A.
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MessaggioInviato: sab lug 11, 2009 9:33 am 
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Iscritto il: sab feb 12, 2005 3:19 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
Morte per nulla casuale ma del tutto priva di un senso che va al di là della sua semplice avvenuta. Perché a parte l'ovvia incompatibilità <i>fisica</i> tra il suo stile di vita e la sorveglianza militare, non c'è nessun tipo di vero climax che giustifica questa conclusione.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Il climax e il senso della morte di Stagger stanno più nell'affetto/stima adolescenziali che la sua figura ha suscitato in Davide che nella sua caratterizzazione.

A.
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<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

eh?[xx(]


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MessaggioInviato: sab lug 11, 2009 10:59 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
Il climax e il senso della morte di Stagger stanno più nell'affetto/stima adolescenziali che la sua figura ha suscitato in Davide che nella sua caratterizzazione.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Senza dimenticare che noi vediamo la storia attraverso gli occhi di Davide.


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