<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by skymulder</i>
<br />basta ot, per favore.
se volete parlare di altro fatelo altrove.
grazie.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Hai ragione, chiedo scusa.[V]
<i>
Il cielo su Nest Point.</i>
Molto bello.
La storia nella storia permette di caratterizzare al meglio i protagonisti e i comprimari. Ma soprattutto, a Michele Medda, la cosa riesce con naturalezza ed equilibrio.
E questo credo dipenda dal fatto che nell'albo ci sono diverse parentesi che, pur non sembrando essere (per il momento) funzionali all'asse portante del racconto, danno modo ai personaggi di realizzarsi.
La sequenza centrale del panico durante il blackout è stupenda.
20 pagine di perfetta alchimia tra didascalie, dialoghi e scelta delle inquadrature. L'intero blocco narrativo, d'altraparte, è il momento che più rimane incastrato in testa terminata la lettura delle 96 pagine.
La storia è molto corale per gli standard Bonelli, come pure è facile riconoscere una strutturazione di ritmo e linguaggio del raccontato molto vicina a quella dei telefilm di quest'ultimo decennio.
De Angelis è bravissimo. Credo sia una delle sue prove migliori: molto latina. Anche a me non esaltano gli "effetti speciali" adottati in alcune soluzioni: non si amalgamano molto con il resto della tavola.
Due uniche pecche.
1) La copertina.
Non mi piace (già lo sapete) il piano americano, anche se in questo caso parzialmente ammorbidito e valorizzato dall'inquadratura dal basso. Ma anche il braccio della dolcissima Ellen è forse un po'sproporzionato. Pure la colorazione non è un granché. Mi sembra un po'affrettata.
2)A pagina 55, la prima vignetta è uno spiegone su cui si poteva realmente sorvolare per le ovvietà riportate (presumo anche per un lettore distratto).
Davvero un'ottima overtura, concordo da destra. [:D]
A.
<hr noshade size="1">http://dallacantina.blogspot.com
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