<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
<br />Posso (con il mio consueto ottimismo) tentare di tirare un po' le somme sul fronte sceneggiatori? Ovviamente basandomi solo sulle scarne notizie che si leggono in questa discussione, quindi sono gradite smentite e correzioni.
Allora, direi che nella serie si sta ormai profilando l'egemonia di tre autori: Di Gregorio ([:(]), Marzano e Mignacco ([xx(]). E preferisco non commentare.
Ruju lo tengono buono con le miniserie, ma è stato comunque l'autore dylaniano più pubblicato dell'anno scorso, e prolifico com'è potrebbe tornare come niente ad essere la colonna della serie. Preferisco non commentare neanche questa eventualità.
Enna che fine ha fatto, porca miseria? Possibile che il migliore, e di gran lunga, degli ultimi arrivati sia già il primo a defilarsi?
Enna come Ferrandino, Accatino e Anon/Gonano? Ma cos'è, "la maledizione di Dylan Dog"?
La Barbato mi pare ormai sulla via di essere una guest-star che compare di tanto in tanto, più o meno come lo Sclavi della seconda metà dei numeri 100. Mi dispiace, adoro le sue storie, ma non so che farmene di un'altro autore bravo, ma ininfluente, che ci fa la grazia di comparire ogni morte di papa. Dylan ha un tremendo bisogno di almeno uno "sceneggiatore di ferro" capace di essere prolifico e presente, come Boselli che sta facendo rinascere Tex. Di un altro fantasma come Sclavi che c'è e non c'è non so che farmene.
E visto che si è nominato il diavolo: Sclavi. Definitivamente pensionato o no? Con tutto l'immenso bene che gli voglio: che si decida! C'è o non c'è? Quanto questo suo eterno tira e molla è causa dello sfacelo della serie? E poi se lo adoro come sceneggiatore e come scrittore, diciamo che come supervisore mi pare un po' un disastro (io finchè vedo il suo nome nel tamburino prendo per buono che il supervisore sia lui e che faccia il suo mestiere). Su dai Tiziano, scrivi altri dei tuoi bellissimi romanzi, dedicati ad una miniserie, scrivi uno speciale per Brendon, datti alla musica come sognavi un tempo, fai quello che ti pare che lo fai sempre da dio, ma se Dylan non ti appassiona più abbi il coraggio di lasciarlo andare una volta per tutte! Anche solo per non essere più complice di questa agonia.
Medda. Stesso discorso che per la Barbato, con l'aggravante che le sue ultime storie, con la parziale eccezione del "feroce Takkur", non si possono certo dire brillassero d'ispirazione, per quanto anche così siano state tra le cose più dylaniate lette negli ultimi anni. Finita la miniserie, può tornare a scrivere per Dylan quelle tre o quattro storie all'anno come a cavallo del 200? No perché di una storia all'anno, magari fiacca come "la conigliata", che cosa me ne faccio? Che cosa se ne fa il povero Dylan?
Su Recchioni non ho le idee molto chiare. E' entrato in pianta stabile tra gli sceneggiatori di Dylan? Ha "intenzioni serie" con Dylan o mira pure lui a fare la guest-star di lusso? Il suo primo albo mi è piaciuto senza farmi impazzire, ma a questo punto la sua presenza è tra i pochi spiragli di luce che vedo per la serie.
Ah già, poi ci sarebbero Bilotta e Gualdoni, ma finché non li si vedrà alle prese con storie lunghe inutile sbilanciarsi, che anche Ruju con i racconti brevi faceva faville.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">è un'analisi che condivido in ogni sua singola parola.
|