Cravenroad7

sicuramente anche dopo il 100 nella mediocrità generale non sono mancate storie di qualità e anche classici degni del passato come per esempio necropolis e l'ospite sgradito.
cosa che mi permette di non lasciare dylan, sotto questo punto di vista è molto meglio per esempio di martin mystere.

A questo punto diviene poi molto difficile valutare storie che appunto sono allo stesso livello (o vicine) dei capolavori di Sclavi(come appunto Necropolis e altre grandi storie della Barbato) in comparazione con le altre.

Ormai sembra di leggere una versione di Scooby Doo senza l'alano.
Cara Bonelli, a quando un crossover?

1ela1

è vero, anche a me mi è venuto in mente scooby doo!.

Ragazzi il punto è che come si sta abbassando la qualità nelle ultime storie così si abbassa il livello delle nostre aspettative...e siamo capaci di dare un 7 o addirittura un 8 a un numero come il piccolo diavolo! Ci rendiamo conto? E' come se il vecchio dylan (quello de I giorni dell'incubo, accadde domani, i conigli rosa uccidono per intenderci) fosse praticamente morto, sostituito da questo fantoccio che si veste come lui, ma NON E' DYLAN DOG! (vi prego, ABBATTIAMO COSSU!)
Io non chiedo di ritornare alle vecchie glorie del passato (non sono così conservatrice XD) ma almeno scrivere storie con criterio...con senso...con amore!
Paolo Barbato stava portando avanti una bella idea...quella di trovare un comun denominatore,seppur impercettibile tra tutte le storie di Dylan (come dimenticarsi dei due speciali "la peste" e "la scelta"?)
Insomma, ci vuole rinnovo, ci vogliono idee. Io non mi accontento più di storie come la furia dell'upyr o il custode o il veliero dei grahm o come diavolo si chiama...una volta mi vantavo di leggere Dylan Dog! Adesso, se proprio devo, quando lo compro faccio attenzione che nessuno mi guardi. Sono stufa di leggere storie che dimentico il giorno stesso...che leggo con svogliatezza.
Ma si possono scrivere lettere di protesta alla Bonelli? E soprattutto, perchè da molti anni non esiste più l'horror post?
Sono arrabbiata.

Personalmente sono d'accordo con Pignuccia bella.
Non a caso, nel topic di "indovina la frase", ricordo solo le vecchie storie del vecchi Dylan.. del nuovo buio totale..a momenti non mi ricordo neanche i titoli o le trame..e non è colpa del numero elevato di albi, ricordo molto bene album e tracce di centinaia, se non migliaia di artisti musicali, figurarsi per neanche trecento albi di un fumetto..
Ot collettivo inevitabile in quanto, dell'albo di questo mese, si è detto già tutto..

secondo me l'idea della lettere di protesta non è malvagia,ma quanto davvero alla bonelli frega qualcosa???
secondo la mia opinione è ormai una casa di riposo,non una casa editrice!! pianio piano si spegnera' e noi ci rivolgeremo altrove o vivremo di ricordi ( anche se gia lo stiamo facendo!!)

Vorrei aggiungere una cosina..
L'essere bravi non vuol dire soltanto essere creativi perchè c'è un altro fattore molto importante: La capacità progettuale, la progettazione che sta dietro ad un lavoro di questo genere, una sorta di metaforico "dietro le quinte" oppure le colonne che sorreggono la terrazza. Senza questo fattore la creatività va a farsi friggere in quanto il progetto non si regge in piedi.
Di errori progettuali o, in casi come questo, quasi mancanza di progettazione, ne ho visti parecchi negli ultimi tempi.
Mi spiego meglio: Un albo è formato da tot pagine quindi non è che si può sgarrare ed aggiungerne a piacimento soltanto perchè una storia è impostata male e necessiterebbe di molte più pagine! E qui arrivano quei finali improvvisi che vanno a troncare di netto lo scorrere della trama, messi lì solo perchè le pagine stavano terminando, e non per il normale proseguimento dell'albo.
I colpi di fortuna banali che indicano al protagonista, che fino a poco prima non aveva idea di come muoversi, soluzioni che risolvono magicamente il caso, sono chiari esempi di impostazione errata della trama, di taglio e di chiusura forzata causa termine delle pagine a disposizione.

Questi errori di progettazione vengono fuori solo se uno non ha bene in mente quello che deve scrivere. E a volte sembra proprio che lo sceneggiatore (come ha fatto de gregorio nei grham) cominci una storia così a caso, la prima cosa che gli viene in mente per poi proseguire sempre più a vanvera. E il lettore se ne accorge quando uno sceneggiatore non sa più dove aggrapparsi perchè la storia non sta in piedi. Non dico che questo metodo sia sbagliato (chiunque piò usare il metodo che preferisce) ma uno sceneggiatore di fumetti, dove appunto ogni parola (per motivi di spazio, di vignette, di battute) deve essere calcolata al mille per mille non può permettersi di non progettare prima una storia altrimenti i risultati sono disastrosi. A maggior ragione se le storie sono come quelle che ci propongono de gregorio e ruju, dove la trama (e i vari colpi di scena) sono alla base di tutto.

Scusa, ma per me questa non è mancanza di progettazione, bensì mancanza di idee buone.
Un albo basato su una buona idea ma progettato male avrà senz' altro intoppi nello svolgersi del ritmo narrativo, ma gli spunti interessanti si vedranno.
Albi come questo sono invece scritti palesemente all' ombra della totale mancanza di idee.
Da un punto di vista tecnico non sono neanche scritti male, perchè non è che su Dylan Dog scriva il primo che arriva, ma i contenuti sono privi di qualsiasi interesse.

ora come ora penso che di gregorio meriti una vacanza,secondo me ha lavorato sotto stress o sotto imposizione. non ho riconosciuto il suo stile in questa storia e vorrei sapere se veramente è sua o se ha preso "l'idea" da qualcun altro!!. in ogni caso serve gente piu' decisa e con voglia di raccontare,non mestieranti che "timbrano il cartellino"!!!!!

dylan dog essendo un albo "popolare" deve rispettare le regole imposte dalla Bonelli. Quali siano queste regole ne sono all'oscuro, ma io credo che i nostri sceneggiatori non possono fare tutto quello che vogliono. Magari di gregorio sarà anche bravo, così come ruju,ma scrivono sotto regole dettate dalla casa editrice. E così ecco i soliti zombi sul vascello fantasma e le solite maledizioni(almeno prima le citazioni erano un tantino più colte...) che vendono di più perchè raggruppano un target più ampio, quello che acquista il giornalino usa e getta (e credetemi sono tantissimi). Insomma la qualità viene sostituita dalle vendite...e questo porta a trasformare dylan dog in un fumetto ogni volta sempre più scialbo e superficiale, un fumetto qualsiasi insomma, di quelli che trovi per caso nel bagno.

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Da un punto di vista tecnico non sono neanche scritti male, perchè non è che su Dylan Dog scriva il primo che arriva, ma i contenuti sono privi di qualsiasi interesse.
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No, secondo me questo albo non è scritto bene nemmeno dal punto di vista tecnico.
Soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi e alcuni passaggi piuttosto ambigui che non trovano nessuna spiegazione. Ci sono poi delle scene che sono dannose per la storia (la scena del pub a pag 37 o della gita sulla nave da pag 28 in poi), nel senso che non hanno altra funzione che rivolgersi direttamente al lettore.
Potresti tranquillamente togliere quelle scene e tutto filerebbe comunque liscio, ma sono state introdotte forzatamente per mostrare qualcosa al lettore (la psicologia di due personaggi nel primo caso, e la conferma che la nave sia stregata nel secondo). Oltre a interrompere bruscamente il ritmo della narrazione, mettono il lettore davanti alla sua condizione e rompono l'illusione che invece dovrebbe creare un'opera creativa come un racconto o un fumetto. Davanti a scene come quelle, non ti senti trasportato dalla narrazione, ma ti risollevi all'altezza di chi osserva.
Anche il Lucarelli-anziano del mio post, a ben vedere, è un errore tecnico.
E ce ne sono altri!

No, sinceramente non credo che la mancanza sia SOLO di buone idee. In alcuni casi invece mi sembra proprio mancanza di impegno o di capacità.
Oltre ovviamente ad una supervisione inesistente.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by 1ela1</i>
<br />Ormai sembra di leggere una versione di Scooby Doo senza l'alano.
Cara Bonelli, a quando un crossover?

1ela1

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ahhahhahahahahah è vero!!!!!!!!!!!sentite, questo faa proprio pena

N.272 LA STRAGE DEI GRAHAM

S
P
O
I
L
E
R

In breve: anche un "digregoriano" come me deve capitolare di fronte a questa roba. Lo scrittore azzera ogni suggestione precedente, la predilezione per lo storytelling - a meno che non si voglia considerare tale il raccontino del vecchio marinaio - e soprattutto il metafumetto d'avanguardia con cui ci ha già dilettato. Ne risulta una storia stitica, anodina, piena di colpi di scena "assurdi" (stavolta non è un complimento) - vedi l'archivio violato 30 anni fa! - e infestata da fantasmi solo per suggerire che si sta leggendo Dyd. Con GDG ai minimi, forse non poteva fare meglio Cossu che si butta sul nebbione di prammatica; Stano si solleva dalle responsabilità con lo sfondo fotografico, niente di davvero bello, fa molto Monkey Island. La sciatteria di tutta la confezione è semplicemente imbarazzante. L'ho detto e ridetto: servono gli sceneggiatori di Julia!
Una strage, appunto.

Voto: 4