Cravenroad7

Penso che Cossu non sia un cattivo illustratore, solo che ha un tratto che non mi lascia alcuna emozione, molto piatto e ripetitivo.

comprato ieri sera...letto ieri sera....riletto stamattina...niente..quest'albo è la cosa peggiore che potessi leggere!!!! credo proprio che di gregorio abbia toccato il fondo!!!inoltre dylan non soffre di mal di mare??? che caspita ci fa di notte su una nave ormeggiata in un porto??...il fantasma che appare ai bambini(una donna per inciso,quindi ancora piu' inutile!!)che mi rappresenta???
..il finalone poi....inoltre nnon trovate che il fantasma del marinaio felice(riprendendo il finale della storia) assomigli al marinaio con i basttoni della trilogia di jack sparrow???
risultato?? albo ABOMINEVOLE!!!!!!

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by MisterRaven</i>
[Ah, quasi dimenticavo, Di Gregorio non si smentisce nemmeno stavolta ed inserisce LA MORALE!
Quindi dal suo esordio nella serie abbiamo avuto:
1)La ggente sono cattivi (Blackout)
2)Eh, ma co 'sti giochini, li giovani non sviluppeno più la fantasia (La stanza numero 63...tra l'altro frase presa di peso da una canzone dei "Latte e i suoi derivati" composta esclusivamente da luoghi comuni...vorrà pur di qualcosa!)
3)Eh, ma co Internet e 'sti giochini, li giovani non sviluppeno più la fantasia e allora arrivano gli alieni (Cose dell'altro mondo)
4)Buuuuu! I baroni nelle Università che poi...buuuuu!

e, new entry con "La strage dei Graham":

5)La vecchiaia è brutta!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ho riso come un matto per tutto il post, ma su quel "e allora arrivano gli alieni" mi sono davvero piegato in due![:D][:D][:D][:D]

Davvero Raven , post bellissimo, la summa poi dell'opera Digregoriana è ineccepibile (hihihi sto ancora sghignazzando...)

Grazie ragazzi, ma il merito va anche a Di Gregorio.
Una spalla comica al livello di Peppino De Filippo.

Ho letto l'albo. Ne parlerò in seguito, ma confesso di averlo trovato del tutto in linea con gli altri lavori di Di Gregorio: né meglio né peggio (vabbé, meglio di <i>Saluti da Moonlight</i>, ma fare peggio è impossibile). Mi aspetto quindi che gli estimatori di Di Gregorio troveranno qualche motivo per apprezzarlo.

come al solito quoto in toto il buon mr ravensburger

anzi mi permetto di prendere in prestito una sua frase per rispondere a:

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rakug</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
SFIDO CHIUNQUE a trovare un qualcosa di fatto bene e di sviluppato DECENTEMENTE in questa storia ( copertina apparte)
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La riflessione sulla vecchiaia. Che è stato l'unico motivo per cui sono arrivato a dare 6. La storia effettivamente non mi è piaciuta (ma la reputo parecchio migliore dello scorso numero, che era davvero piattissima), ma credo fosse tutta un enorme pretesto per portare a questa riflessione e alla dicotomia ricordo-oblio che svela il vecchio alla fine dell'albo.
Certo, poteva -doveva- essere gestita meglio, ma almeno leggo in questa il motivo per cui tutta la storia è stata scritta. E mi fa piacere che ci sia qualcuno che scrive per dire qualcosa, che ci riesca o no.
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se una persona dice " cè un buco nel secchio" e l'altra scorreggia, io non ci vedo una polemica sulla situazione lavorativa degli operai nelle fabriche di secchi.
dire che l'intero albo era una riflessione sulla vecchiaia ( per mezzo baloon alla fine... mica tanto) è un inutile tentativo di dare una morale a tutti i costi (IMHO ovviamente)

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
Mi aspetto quindi che gli estimatori di Di Gregorio troveranno qualche motivo per apprezzarlo.
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Sìsì, dai! Voglio vedere qualcuno che giustifica questo albo.
E' la volta buona che mi piscio sotto dal ridere.

Ah-ah, Caronte, qui ci sono i diritti d'autore che vengono violati! [;)]

Mah. La riflessione sulla vecchiaia (spero che non sia uno spoiler) c'è ed è ben presente fin dalle prime pagine dell'albo. Con questo non voglio dire che sia ben sviluppata o che, da sola, basti a giustificare l'albo; però c'è, ed è un dato di fatto. [;)]

Ma non è tanto il fatto che non sia ben sviluppata, perché basterebbe aprire una pagina a caso e ci trovi sicuramente qualcosa che non è stato fatto bene, è soprattutto la bassezza intellettuale della riflessione che mi fa sghignazzare/arrabbiare.
Non a caso io ho scritto che la morale è "la vecchiaia è brutta!"; ho scritto così perché è questo quello che ci dice Di Gregorio in questo albo. Un tema così scontato, una morale così di basso livello(ma proprio da Zio Pino al bar che fa l'aperitivo col Campari e intanto si lamenta dei reumatismi), anche se fosse sviluppata bene, rimarrebbe comunque una cosa scialba e scontata.

EDIT: ah, fra l'altro, una volta Dylan Dog si fregiava del titolo di essere un fumetto "giovane"; poi con il tempo è diventato "per giovani", così che ha senso fare la morale sui disagi dell'anzianità del tipo "a regà, rispettate i vecchiacci, perché la vecchiaia è 'na brutta cosa!".

bhe allora la morale di baywatch ( sto vedendo in questo istante la sigla) è che l'oceano è pericoloso
( e io che pensavo che fosse tutta una scusa per vedere tette che corrono a rallentatore )

No, la morale di Baywatch è che le tette che si muovono al rallentatore sono un dono di Dio. [:D]

A me Di Gregorio sta simpy, gli piace De André.
___
http://pensieriframmentati.blogspot.com/

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
dire che l'intero albo era una riflessione sulla vecchiaia ( per mezzo baloon alla fine... mica tanto) è un inutile tentativo di dare una morale a tutti i costi (IMHO ovviamente)
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Lungi da me giustificare quest'albo (anche se a vedenre i voti e a paragonarli con quelli tanto alti dello scorso numero mi si rizzano i capelli...almeno qua c'era una storia, brutta ma c'era...), ma una frase del genere mi fa pensare che non l'abbia letto con grande attenzione, visto che il riferimento alla vecchiaia e a come i vari personaggi la affrontano c'è ovunque (siveda il poliziotto che fa tutto da solo per mostrare di valere qualcose, i continui rimandi a "chi verrà dopo di me", ecc...)
Poi, ripeto, non è piaciuto neanche a me, ma non lo trovo poi così orribile come lo state presentando più o meno tutti...

Rakug, nel Piccolo Diavolo c'è la storia. Che non sia entusiasmante è un'altra cosa, ma non c'è nemmeno uno dei mastodontici errori narrativi e tecnici che ci sono in questo albo.
"Il Piccolo Diavolo" può piacere e non piacere. Qui, con estrema benevolenza, qualcuno potrebbe al massimo arrivare al 6. Ma poi dovrebbe essere proposto come santo.