Cravenroad7

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MessaggioInviato: lun apr 06, 2009 5:44 pm 
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un amico mi ha regalato "mealstrom"....io ho comprato "fantasmi" e poi mi hanno regalato anche "Presenze", "la fata del male" e "ossessione".....non so che farmene dal moment che non fumo...però che carini...nche se potevano farli 100 volte meglio


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MessaggioInviato: gio apr 09, 2009 12:57 am 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Mokmo</i>
In ogni caso, non credo tanto al problema dello scandalo che susciterebbe un DYD più splatter (com'era agli inizi - e, grazie alle ristampe e agli albi vecchi usati, me ne sto rendendo conto), visto che alcuni manga sono anche più violenti e anche più espliciti (in riferimento al sesso, per esempio). Il problema, secondo me, è il fatto del tipo di disegno: cioè, DYD è un "essere umano" con i tratti umani ben deifiniti, molto "reali". I personaggi dei manga, invece, hanno sempre quel qualcosa di molto "fumettoso", che li rende quasi fantasiosi: ed è per questo che non suscita troppo scandalo una storia splatter o semi-pornografica, proprio perchè i disegni sono spesso idealizzati<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Probabile.
Eppure il paradosso resta sempre lo stesso: quando negli '80/'90 Dylan era un fenomeno editoriale, aveva i riflettori dei media puntati addosso ed era letto in prevalenza da bambini e adolescenti, si mostravano splatter e sesso senza troppi problemi. Oggi la Bonelli si autocensura nonostante i suoi lettori siano (relativamente) pochi e abbiano un'età media piuttosto alta_


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MessaggioInviato: gio apr 09, 2009 10:26 am 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Mokmo</i>
<br />Ho letto questo interessantissimo topic e lo trovo molto stimolante.

Nonostante non possa esprimere giudizi troppo "tecnici" o "profondi", in quanto ho iniziato a leggere Dylan Dog giusto un anno fa (con la ristampa "Sul filo dei ricordi"), posso però essere un esempio delle nuove leve che si avvicinano a questo fumetto.
Dunque, ho 22 anni (e quindi ero troppo piccolo - anzi, nemmeno nato - quando DYD è uscito), ma devo dire che le ultime storie non sono male (a parte "Gli artigli del drago", di cui non ho capito assolutamente il perchè è stato mandato in stampa...): a me hanno sempre coinvolto ("L'incendiario"), emozionato ed alcune volte commosso (vd "La collina dei conigli"). Non so, forse a voi che leggete DYD da tanti anni (molto probabilmente da quando è uscito per la prima volta) sembrerà che le storie siano un po' troppo forzate, o comunque che non rispecchino troppo la realtà o non ne prendano spunti interessanti.
Invece, detto da uno appena arrivato nel mondo dylaniato (non voglio fare il presuntuoso, sia chiaro), i numeri sono validi, e secondo me possono interessare i giovani.
Il vero problema, secondo me, sono i manga: stanno spopolando tra i ragazzini, complice anche il fatto di essere bombardati da cartoni tratti da manga (Holly&Benji, Dragon Ball, One Piece, Yugi-oh - tanto per citare quelli che guardo/avo io) che fanno aumentare/nascere l'interesse per questo genere.
Un altro motivo, secondo me, è che i manga sono spesso a numero chiuso: la main story inizia al numero 1 e finisce al massimo ad un numero 20-30-50 (non in tutti è cosi, ovviamente). Questo appassiona sicuramente, perchè tutto è collegato, unito, filante.

In DYD, invece, ogni albo è una storia a sè (salvo alcune rare eccezioni: La dama in nero + Il castello della paura, Ananga + L'urlo del giaguaro, Xabaras! + In nome del padre, e altre): questo è sicuramente un vantaggio, perchè permette al lettore la massima libertà di acquistare o meno il numero, senza sottostare alla legge della "continuità", ma può anche essere uno svantaggio quando una serie è molto frammentata, perchè forse si perdono i punti di riferimento (come già segnalato in questo topic).

Sinceramente, io non so cosa si possa fare per far riaumentare la tiratura, ma sono consapevole che i giovani di oggi preferiscono i manga, e che forse bisogna solo accettare la realtà (e sottolineo FORSE).

In ogni caso, non credo tanto al problema dello scandalo che susciterebbe un DYD più splatter (com'era agli inizi - e, grazie alle ristampe e agli albi vecchi usati, me ne sto rendendo conto), visto che alcuni manga sono anche più violenti e anche più espliciti (in riferimento al sesso, per esempio). Il problema, secondo me, è il fatto del tipo di disegno: cioè, DYD è un "essere umano" con i tratti umani ben deifiniti, molto "reali". I personaggi dei manga, invece, hanno sempre quel qualcosa di molto "fumettoso", che li rende quasi fantasiosi: ed è per questo che non suscita troppo scandalo una storia splatter o semi-pornografica, proprio perchè i disegni sono spesso idealizzati (basti vedere come i personaggi sono disegnati "deformati" quando urlano, si arrabbiano, tirano un calcio, un pugno o altro).

Mi scuso se ho scritto banalità o stupidate, ma credo che il punto di vista di una persona che si è avvicinata da poco a Dylan Dog potesse essere utile.

Ciao :)
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Il tuo punto di vista è sicuramente interessante e, essendo anche un lettore di manga, capisco cosa intendi quando dici "più splatter".

I manga, però, nascono in un contesto diverso, in un paese dove i fumetti sono divisi per fasce di età, sesso, sessualità, ecc.
E anche in Italia molte volte riportano le frasi "per soli adulti" o "per un pubblico maturo" proprio per le scene di violenza.

Dylan Dog, come gli altri fumetti Bonelli, nasce per essere un fumetto per tutte le età e, dato il target, deve sottostare anche a gente ottusa che non capisce il contesto ironico di alcune scene splatter.
In più considera che Dylan è stato in passato un vero e proprio fenomeno di culto, con tanto di fiera a lui dedicata (Horror Fest) e decine di promozioni sociali come testimonial.

Se non l'hai già fatto, ti consiglio di recuperare anche l'albo "Caccia alle streghe".
Lì vengono descritte molto bene le intenzioni positive degli autori di Dylan e le pressioni che dovevano comunque sopportare a causa della suddetta gente ottusa (e oggi è anche peggio).

In tutti i modi, come lettore di vecchia data, ti posso dire che quello che mi manca di Dylan non è certo lo splatter, ma il coinvolgimento e le emozioni che mi davano le prime storie e ti assicuro che non è assuefazione, poichè molte volte rileggo episodi vecchi e mi emozionano molto di più degli inediti...


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MessaggioInviato: gio apr 09, 2009 11:07 am 
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io quoto V.M.
ps ma sapete a quanto sono arrivati i dati di vendita mensili?


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MessaggioInviato: gio apr 09, 2009 3:38 pm 
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@M.V e Jumpy

Da lettori di vecchia data, sicuramente avete ragione, ma io ribadisco il concetto che DYD è reale, mentre i manga non lo sono. Infatti, se nei manga ci sono sempre disegni molto "fumettosi", quasi al limite della fisicità umana, è altrettanto vero che le storie sono spesso (se non sempre) irreali, improbabili, quasi fantastiche: raramente si vedono albi in cui ci sia un qualcosa di "normale".
In DYD, invece, i disegni sono reali, umani: e, forse proprio per questo, le storie e le avventure dei nostri eroi dylaniati preferiti sono cosi coinvolgenti perchè sembra che possano accadere realmente ad ognuno di noi.

E' per questo motivo che, secondo me, lo splatter in DYD è visto sotto una luce diversa, quasi da non dover inserirlo, per non rischiare di far sembrare qualcosa di vero: che poi, se vogliamo dirla tutta, preferisco vedere una testa mozzata in DYD piuttosto che il trash in televisione. Ma, si sa, per quello il MOIGE non rompe i coglioni...

ps: per quanto riguarda il coinvolgimento, leggendo alcuni albi vecchi mi sono reso conto anch'io di quanto siano affascinanti e pieni di sorpresa, poichè non c'è mai una storia che si sappia come vada a finire. In ogni caso, però, ribadisco il concetto che avevo espresso nel mio post: una persona che si avvicina a Dylan Dog si sente coinvolta (come lo sono stato io un anno fa), e quindi potrebbe continuare a comprare gli albi.
Dunque, non vedo cosi tanto pessimismo nei nuovi albi: anche perchè, è normale che Sclavi non possa scrivere tutte le storie, in quanto è giusto che le nuove leve emergano. Devono solo esercitarsi ed "applicarsi", tanto per usare dei termini scolastici. ;)


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MessaggioInviato: gio apr 09, 2009 4:13 pm 
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Iscritto il: lun nov 06, 2006 3:28 pm
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Non so a che manga ti riferisci, ma ce ne sono di molto realistici dal punto di vista grafico.

Un paio di esempi che mi vengono in mente possono essere Vagabond, Gantz, Jiraishin.

E potrei continuare a lungo...

Diciamo che il paragone non può stare nel realismo dei disegni, ma dalla classificazione che gli viene data, come spiegavo nel precedente post.

Ognuno di questi manga ha contenuti molto forti, ma è destinato a un pubblico maturo, quindi per questo non può essere paragonato a Dylan e, ribadisco, secondo me lo splatter è l'ultimo dei problemi di Dylan Dog.


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MessaggioInviato: gio apr 09, 2009 4:33 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Località: Chieti
Vabbè, ammettendo che Dylan Dog sia un fumetto indirizzato anche ai bambini, che senso ha aver tolto lo splatter adesso, dopo averne ampliamente fatto uso proprio ai tempi in cui la censura era ben pù massiccia? Cosa spiega questo radicale cambio di posizione? Prima feroci critici della censura e baluardi della libertà di espressione artistica nei fumetti, adesso attentissimi affinchè nessun bambino debba imbattersi in una vignetta sanguinolenta...

Sulla questione di quale sia il target di Dylan Dog si potrebbe parlare a lungo, ma fondamentalmente possiamo dire che le diverse chiavi di lettura hanno reso Dylan un fumetto rivolto a tutti: ci sono l' azione e lo splatter, l' intreccio thriller-horror, le divagazioni filosofiche, le citazioni colte; tutto questo apre a diversi approcci nella lettura delle storie e aumenta l' eterogeneità del popolo dei lettori dylaniati.

Riguardo il calo di vendite, fra i tanti motivi che lo hanno determinato io credo che abbiano un ruolo importante: 1) il fatto che Dylan Dog negli anni '80-'90 fosse un fenomeno di costume ma anche una moda, e siccome le mode sono spesso seguite senza cervello sono destinate a finire; 2) la suddetta struttura basata sui vari livelli di lettura nella maggior parte dei casi non c' è più e sempre più spesso ci troviamo di fronte a semplici thriller-gialli-horror privi del fascino dei capolavori del passato.


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MessaggioInviato: gio apr 09, 2009 7:37 pm 
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Iscritto il: ven apr 03, 2009 12:41 pm
Messaggi: 181
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Jumpy</i>
<br />Non so a che manga ti riferisci, ma ce ne sono di molto realistici dal punto di vista grafico.

Un paio di esempi che mi vengono in mente possono essere Vagabond, Gantz, Jiraishin.

E potrei continuare a lungo...

Diciamo che il paragone non può stare nel realismo dei disegni, ma dalla classificazione che gli viene data, come spiegavo nel precedente post.

Ognuno di questi manga ha contenuti molto forti, ma è destinato a un pubblico maturo, quindi per questo non può essere paragonato a Dylan e, ribadisco, secondo me lo splatter è l'ultimo dei problemi di Dylan Dog.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Io ho dato una leggiucchiata (e per leggiucchiata intendo aver visto i disegni e letto qualche dialogo) a manga tipo:
Cuore di Menta (ho letto per intero solo il numero 1, e poi basta);
Angel's Sanctuary,
Dragon Ball,
One Piece
e forse altri di cui non ricordo assolutamente il titolo.

Che i manga siano destinati ad un pubblico maturo, non sono molto convinto: ci sono ragazzini di 10-11-12 anni che iniziano proprio con dei manga, anche piuttosto sanguinolenti. Poi non so se sul fumetto in questione ci sia un bollino rosso o altro...

In ogni caso, secondo te quali sono gli altri problemi di Dylan Dog? Premetto che condivido in toto il post di Nyarlathotep.


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MessaggioInviato: ven apr 10, 2009 9:41 am 
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Iscritto il: gio mag 08, 2008 7:37 pm
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Mokmo, perché mai i manga dovrebbero essere un problema per Dylan?
Il problema per Dylan e tutte le altre serie a fumetti, manga compresi, è la gente che non legge, non certo la gente che legge qualcosa di diverso. Un lettore di manga può essere un potenziale lettore di Dylan e viceversa, come può esserlo un lettore di Topolino, Diabolik o romanzi classici. O diresti che anche i romanzi sono un problema per Dylan? Io vedo che tutti i lettori di Dylan che conosco leggono anche manga. E poi guarda che i manga hanno tirature risibili in confronto ai Bonelli. La tiratura di un manga di successo, per la Bonelli è la tiratura di una testata da chiudere.

Comunque se Dylan non riesce più ad attirare i lettori di manga è un problema di Dylan non dei manga.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Mokmo</i>
è giusto che le nuove leve emergano. Devono solo esercitarsi ed "applicarsi", tanto per usare dei termini scolastici. ;)
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ehm se la serie continua a perdere 40.000 lettori in un anno (che è una cifra da delirio: manterrebbe in vita un 'intera altra serie Bonelli e decreterebbe il successo di almeno tre serie di manga!) mi sa che il tempo delle esercitazioni e dei compiti a casa deve finire, e anche alla svelta. Molte "nuove leve" scrivono Dylan da anni!


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MessaggioInviato: ven apr 10, 2009 10:25 am 
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Iscritto il: lun apr 23, 2007 1:18 pm
Messaggi: 10477
Località: Giuliano Teatino (Chieti)
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>

<br />Comunque se Dylan non riesce più ad attirare i lettori di manga è un problema di Dylan non dei manga.

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Analisi concisa e perfetta [^]


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MessaggioInviato: ven apr 10, 2009 10:41 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
Sergio Bonelli ripete spesso che, se negli anni '50 e '60 (ma anche più avanti) i fumetti venivano regolarmente osteggiati, è perché si riteneva che essi allontanassero i lettori dalla letteratura "seria", ovvero dai libri. In sostanza: la gente non leggeva libri perché leggeva fumetti. Poi, fortunatamente, le cose sono cambiate. Non ricadere nello stesso errore, Mokmo! [;)]

In quanto al fatto che i manga sarebbero fumetti per bambini... Be', un lettore giapponese che venisse in Italia e si limitasse a sfogliare solo <i>Topolino</i> e <i>Winx</i> potrebbe dire la stessa cosa! In ogni caso, che ne diresti di leggerne qualcuno, invece di limitarti a sfogliarli? Ci sono manga che mai e poi mai potrebbero venire etichettati come fumetti per bambini (un titolo a caso:<i>Sanctuary</i>)! [;)]


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MessaggioInviato: ven apr 10, 2009 11:20 am 
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Iscritto il: lun nov 06, 2006 3:28 pm
Messaggi: 199
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Mokmo</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Jumpy</i>
<br />Non so a che manga ti riferisci, ma ce ne sono di molto realistici dal punto di vista grafico.

Un paio di esempi che mi vengono in mente possono essere Vagabond, Gantz, Jiraishin.

E potrei continuare a lungo...

Diciamo che il paragone non può stare nel realismo dei disegni, ma dalla classificazione che gli viene data, come spiegavo nel precedente post.

Ognuno di questi manga ha contenuti molto forti, ma è destinato a un pubblico maturo, quindi per questo non può essere paragonato a Dylan e, ribadisco, secondo me lo splatter è l'ultimo dei problemi di Dylan Dog.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Io ho dato una leggiucchiata (e per leggiucchiata intendo aver visto i disegni e letto qualche dialogo) a manga tipo:
Cuore di Menta (ho letto per intero solo il numero 1, e poi basta);
Angel's Sanctuary,
Dragon Ball,
One Piece
e forse altri di cui non ricordo assolutamente il titolo.

Che i manga siano destinati ad un pubblico maturo, non sono molto convinto: ci sono ragazzini di 10-11-12 anni che iniziano proprio con dei manga, anche piuttosto sanguinolenti. Poi non so se sul fumetto in questione ci sia un bollino rosso o altro...

In ogni caso, secondo te quali sono gli altri problemi di Dylan Dog? Premetto che condivido in toto il post di Nyarlathotep.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Come scrivevo qualche pagina fa, secondo me il problema più grande è la mancanza di evoluzione del fumetto, non c'è un qualcosa che incuriosisca, il personaggio è sempre lo stesso e così anche il suo mondo, da troppo tempo.

La conseguenza di ciò non è la mancanza di nuovi lettori, come te, bensì la defezione di coloro che erano appassionati e, pian piano, delusi dalla mediocrità crescente delle storie, hanno deciso di abbandonare la testata.

Per il discorso manga, la censura è in agguato come sempre. Le case editrici sono obbligate a porre un bollino "per soli adulti" o "per un pubblico maturo" su tutte le testate con scene di violenza, sesso esplicito, ecc.
Che poi vengano vendute anche ai bambini, questa è una mancanza dell'edicolante.

Chi dice che al giorno d'oggi la censura è meno forte, secondo me sbaglia, è solo più subdola.
Guardate cosa succede nel caso dei videogames (PEGI), o con i fumetti (vedi bollini di cui sopra).
Non bloccano quasi mai la pubblicazione, ma impongono degli standard dietro cui ci sono sempre le solite associazioni di genitori/benpensanti.

Ora, Bonelli avrebbe avuto 2 scelte.
Una era quella di mostrare scene splatter (non importa se ironiche, con un significato sociologico, ecc.) e mettere tale bollino con conseguente perdita di target.
La seconda, quella di eliminare le scene forti e mantenere un ampio target.

Ha scelto la seconda, ma le conseguenze, a mio parere non sono state disastrose perchè non ci sono più sangue e budella.
Come già detto, i problemi sono altri...


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MessaggioInviato: ven apr 10, 2009 10:00 pm 
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Iscritto il: mar lug 22, 2003 10:40 pm
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Il discorso a mio avviso e' molto complesso e non riconducibile ad un singolo capro espiatorio.

Partiamo da un punto che forse molti dimenticano o comunque sottovalutano. Dylan Dog ha perso tanti lettori ed e' vero ed indiscutibile ma ciò partendo da una base enorme.
Correggetemi se sbaglio ma il caro indagatore dell'incubo a parte Tex credo sia il fumetto piu' venduto in Italia e da almeno 15 anni a questa parte.
Nessuno qui dentro credo sia tanto stupido da pensare che cio' dipenda solo e soltanto dagli aficionados dei primi anni 90 che imperterriti legati al ricordo dei tempi che furono continuano a spendere i loro bei soldini ogni mese.
Dylan Dog vende cmq tanto perche' e' un fumetto FATTO BENE, magari peggio di com'era, sicuramente peggio di com'era ma cmq di alto livello. Questo e' un concetto che deve essere chiaro a tutti e i fatti lo dimostrano, proprio cio' di cui ci si dispera in queste pagine e' la prova della bonta' della serie. 160 mila copie al mese per un fumetto in Italia oggi e' una cifra esorbitante.

Detto questo, e' chiaro che perdere 40 mila lettori in un anno e non ALL'ANNO come ha scritto qualcuno, e' un evento che grida vendetta e che giustifica in pieno quantomeno una sonora sfuriata da parte del vecchio Sergio ai suoi dipendenti. Evidentemente qualcosa e' andato storto nel 2008 e la cosa non e' come ripeto negabile.
C'e' anche da dire pero' che sono circa 10 anni che sento e leggo di un Dylan Dog ormai in crisi, che le storie sono tutte mediocri,che il personaggio non ha piu nulla da dire e baggianate di questo tipo, eppure fino solo a 12 mesi fa le sue 200 mila copie al mese le ha sempre portate a casa, piu' o meno la media che DD ha sempre mantenuto nei sui gloriosi 23 anni di vita.
Con questo cosa voglio dire. Voglio dire che non bisogna esagerare con le critiche perche' i fatti che per noi dimostrano chissa cosa in realta' stanno ad attestare proprio l'esatto opposto. DD era ed e' un fumetto di successo e il successo per 20 anni nn si mantiere coi ricordi e le nostalgie.
Mancanza di splatter ? Leggo Dylan Dog dal 1987 e cio' che mi ha fatto innamorare del fumetto non e' stato certamente lo splatter. Quello che a volte oggi manca nella serie e' la poeticita' del vecchio Tiziano piuttosto che le astrusità deliranti di opere come Storia di Nessuno o Morgana.
Manca sicuramente un accenno di continuity che cmq ti lega al fumetto.
Manca un minimo di attenzione da parte di chi gestisce la testata nell'evitare alcuni sceneggiatori che con Dylan non c'entrano niente.
Ma cmq molte storie riescono egualmente ad emozionare e autori di ottimo livello scrivono e sostituiscono degnamente l'ormai dormiente Sclavi. La Barbato e' bravissima e il suo DD ha accenni anche superiori a quelli passati. Giovani come Di Gregorio a mio avviso sanno toccare con giudizio le corde del personaggio e in futuro credo andranno a migliorare sempre di piu'.
Il problema piu' grosso, se di problema si puo' parlare, sono proprio i lettori di vecchia data di Dylan e tra questi io sono l'esempio a me piu' vicino :).
Il vecchio lettore di DD ha una certa eta', tendenzialmente sui 30/35 anni e o giu di li, e inizia il classico periodo dell'esistenza umana in cui un certo passato comincia a visualizzarsi alle proprie/nostre spalle. Si e' appena usciti dalla giovinezza e si e' ormai al primo gradino della scala della maturità. Si comincia la fase del rimpianto, la fase di " ai miei tempi" che da un lato effettivamente rappresenta un reale malinconico ricordo dei tempi andati fondato su una minima oggettivita' dallo lato e' semplicemente un modo per sostere che noi " sappiamo" ,che noi "capiamo", che solo noi conosciamo dove si trova il Santo Graal. Questo,ne sono certo, verra' rifiutato dalle coscenze di molti di voi ma e' cosi, e' umano che accada.
Dall'altro lato il vecchio lettore pur avendo accanto una bellissima donna da tantissimo tempo,non dico la piu' bella , ma certamente una gran bella gnocca, volente o nolente ad un certo punto se ne stufa e ogni difetto salta all'occhio piu' velocemente di quanto i pregi,ormai assimilati e celati dal tempo, facciano.
Io fino a circa 1 mese fa non leggevo Dylan Dog con continuita' da circa 10 anni.Avevo ed ho i miei cari primi 100 numeri belli accomadati in libreria, accanto quasi tutti gli altri ma con qualche buco qua e la comprati senza leggerli e di DD avevo soltanto il ricordo che ogni tanto risvegliavo nostalgicamente sfogliando questo forum,rileggendo qualche albo antico o comprando in blocco gli ultimi numeri persi in anni di distacco.
Ne ero stanco, non lo sopportavo quasi piu'.Ed e' normale... una serie decennale come si pretende che sia sempre originale ed egualmente interessante ? E' impossibile. E proprio questa pretesa mi portava e credo porti molti qui dentro a sottovalutare le bonta' di molte opere presentate di recente.
Le tematiche sono quelle, si puo' essere originali e innovativi una volta,due volte ma nell'ambito di una serie che conta tra inediti speciali fuori serie e tutto quello che c'e' intorno quasi 500 storie ormai narrate quello che conta non e' innovare nel senso di mutare o addirittura come qualcuno auspica stravolgere la rotta intrapresa ma cercare invece di ricalcare cio' che il personaggio ci ha insegnato in tanti anni in maniera personale,propria,non copiando ma rimanendo nell'ambito dei valori che quest'opera ci ha trasmesso e continua a trasmetterci.
Non siamo li a dire " Ehh pero' questo gia' lo diceva Scalvi nel numero X " e cose simili. DD e' o quantomeno dovrebbe essere e per me lo e' un punto di riferimento culturale,valoriale che va al di la' di chi lo scrive. La socialita' di Di Gregorio , la follia della Barbato non sono certamente Sclavi ma sono sicuramente Dylan Dog. Premiamo questo, non rimaniamo ancorati noi per primi al passato pretendendo dall'altro lato rinnovamento.
Concludo dicendo che il discorso rigardante i manga non e' per niente azzardato. I fumetti purtroppo costano e oggi come non mai gli hobby di ognugno di noi vanno spesso ad essere limitati dalle possibilita' economiche sempre piu' scarse.I manga negli ultimi anni hanno avuto una grossa crescita sul mercato italiano ed inevitabilmente hanno rosicchiato qualcosa anche alla Bonelli.


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Io non ho mai detto che il problema di Dylan Dog sono i manga: dico solo che la società e la cultura si evolve, ed i manga ora ne fanno parte pienamente.

In ogni caso, le esercitazioni sono sempre servite e sempre serviranno, basti vedere i vari Maxi, Special, Giganti, Color Fest: insomma, non mi sembra che di autori scarsi ce ne siano, anzi mi paiono bravi.
Io continuo a ripetere quello che ho scritto nel primo post: per una persona che si avvicina a DYD, questi nuovi albi sono coinvolgenti. Poco splatter e meno "horrorifici" e più intimisti, personali, riflessi, ma pur sempre coinvolgenti. ;)

Io ho sempre sostenuto che il fumetto sia un'opera d'arte, e come tale ha tutto il diritto di stare alla pari con la letteratura "seria", di cui tanto si parla: non ho mai commesso l'errore di considerarla un'opera di serie B, e mai lo farò. ;)


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MessaggioInviato: sab apr 11, 2009 12:28 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dylan7679</i>
I manga negli ultimi anni hanno avuto una grossa crescita sul mercato italiano ed inevitabilmente hanno rosicchiato qualcosa anche alla Bonelli.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ripeto che parlate di formiche contro un elefante. Con i 40.000 lettori che Dylan si può permettere di perdere, ci sopravviverebbe un'intera casa editrice di manga!
E poi i manga sono in calo come tutta l'editoria a fumetti. Il vero boom dei manga fu quello dei primi anni '90 e fu coevo a quello di Dylan Dog. Manga e Bonelli non sono due mercati contrapposti, non si "rosicchiano" i lettori a vicenda, se va bene uno va bene anche l'altro, se uno va in crisi, va in crisi anche l'altro. O meglio, viste le proporzioni, se va in crisi la Bonelli ci rimette tutto il fumetto pubblicato in Italia, manga compresi.

Sulla questione "nostalgia" non so cosa risponderti.
Onestamente mi pare di essere abbastanza intelligente e di avere abbastanza senso autocritico per distinguere ciò che non mi piace per chiusura mentale legata all'età e ciò che non mi piace perché lo trovo banale. E poi se il problema è mio, non mi spiego, ad esempio, perché mi sono piaciute alcune storie della "nuova leva" Bruno Enna, se è solo una questione di nostalgia dovrei rifiutare tutto del "nuovo" Dylan, o no?
Io non pretendo di leggere una nuova "Memorie dall'invisibile".
Per dirti quanto poco pretendo dalla serie mi accontenteri che la serie stesse a galla con storie del livello della prima storia di Masiero, "L'incubo dipinto", storiellina senza infamia e senza lode, ma che pure conteneva più elementi dylaniani di tante storie magari più pretenziose ma traditrici del carattere del personaggio.


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