Per chi ha voglia di leggere un po' di seghe mentali del sottoscritto [:I], ecco qua.
A proposito, già che ci sono parlo anche dei <i>Conigli rosa</i> dell'almanacco.
seguono
S
P
O
I
L
E
R
Sfogliando sia <i>Il piccolo diavolo</i> che <i>I conigli rosa</i> dell'Almanacco (letto a scrocco da un amico e non comprato) mi è venuto in mente l'espediente narratologico che Alfred Hitchcock chiamava il <b>Mac Guffin</b>, ossia la scappatoia narrativa, il trucco, l'espediente. Rubare delle carte, rubare dei gioielli, rubare un segreto... qualcosa di importante per i personaggi ma assolutamente privo d'interesse per la trama in sé, per il narratore e per chi segue la storia.
Hitchcock, parlando del suo film <i>Notorius</i>, così diceva all'intervistatore Truffaut: "Lavorando con lo sceneggiatore avevamo deciso di sviluppare questo nucleo narrativo: una ragazza, amata e ricambiata da un certo uomo, deve andare a letto con una spia straniera per carpirgli delle informazioni. Da qui la storia deve svilupparsi, così introduco il Mac Guffin dell'uranio, quattro o cinque campioni di uranio nascosti in bottiglie di vino. Il produttore mi fa 'Cosa?! Che razza d'idea è questa?!', al che io replico che l'uranio non è il nucleo della trama, è solo il Mac Guffin: 'Se non le piace l'uranio, prendiamo dei diamanti industriali di cui ipotizziamo che i tedeschi abbiano bisogno vitale'. Insomma, <i>Notorius</i> è la storia di un uomo innamorato di una ragazza la quale, nel corso della sua missione, è obbligata ad andare a letto con un altro uomo e poi a sposarlo. Non è la storia di un furto."
Il riassunto che Hitchcock fa di <i>Notorius</i> non si limita a enunciare il nucleo narrativo, mette in gioco anche le relazioni tra i personaggi (un uomo ama una ragazza che, per dovere patriottico, deve andare a letto con un altro uomo, per di più una spia nemica).
Qual è invece la trama del <i>Piccolo diavolo</i>? Un demonio prigioniero di una bottiglia viene accidentalmente liberato e uccide seguendo un rito specifico per portare l'inferno sulla terra... Giusto?
Giusto, ma all'interno di questa trama le relazioni tra i vari personaggi sono totalmente <i>accessorie</i>. Fa forse differenza ai fini dell'intreccio che il barbone ucciso sia un impiegato licenziato anzichè un immigrato clandestino? Oppure che il diavolo si liberi per colpa di un ragazzo problematico anzichè di una donna un po' svampita? No, certo che no. Come non avrebbe fatto la minima differenza se dentro la bottiglia ci fosse stato, anzichè un diavolo, un djinn orientale o lo spettro di Jack lo Squartatore.
In Hitchcock il Mac Guffin (uranio o diamanti) è <i>davvero</i> qualcosa di secondario perchè la storia di <i>Notorius</i> ruota attorno alle relazioni interpersonali tra i personaggi. Nel <i>Piccolo diavolo</i> invece <u>l'intera trama è il Mac Guffin!</u>
La storia del <i>Piccolo diavolo</i> non è la storia di un ragazzo nei guai, nè di un difficile rapporto padre-figlio. Il personaggio di partenza, anzichè il suddetto ragazzo, avrebbe potuto essere una bella tipa che ha ereditato un po' di ciarpame dal nonno e poi ha cercato di venderlo perchè le servivano soldi per andare al college, e nulla sarebbe cambiato.
E' quel meccanismo che qualcuno chiama post-moderno: <i>l'oggetto della storia è tutto un unico enorme Mac Guffin.</i> Personaggi, omicidi, luoghi, accadimenti, colpi di scena... tutto è perfettamente intercambiabile con qualcos'altro. Resta solo, evidente e solare, la volontà dell'autore di realizzare, ancora una volta, un giallo (slavato) come migliaia se ne sono fatti, migliaia se ne fanno e migliaia sempre se ne faranno. [B)]
Anche nei <i>Conigli rosa</i> l'intera trama è un unico Mac Guffin. Fa forse differenza che alcuni personaggi siano già comparsi in una passata storia di Dylan anzichè essere dei perfetti sconosciuti? Fa forse differenza che l'assassino sia un killer prezzolato anzichè un matto che ammazza persone che gli ricordano la moglie infedele? Fa forse differenza che ad aiutare Dylan sia una bella topolona anzichè un comune impiegato? Beh, magari in quest'ultimo caso Dylan non ci sarebbe andato a letto, ma anche la 'scena di letto' è del tutto ininfluente ai fini narrativi.
Sempre più spesso, ogni albo di Dylan racconta storie che non sono altro che Mac Guffin di 96 pagine. <i>Pulp</i> sbrinato e riscaldato, materiale di scarto e riciclaggio, nastro trasportatore di un immaginario ultra-logoro. [xx(]
I vari Di Gregorio, Marzano, Mignacco e Ruju pretendono, dopo aver ereditato l'antica scacchiera e le antiche regole, di giocare una nuova partita così avvincente da far dimenticare quelle passate. E non si rendono conto che, con quella scacchiera e quelle regole, <i>tutte</i> le possibili partite sono già giocate e terminate da molto tempo.
Vinte o perse, ormai, non importa più. [V]
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