<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by bertuccia2004</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />Ehm.. Bertuccia, credo che valgano ancora i miei consigli di qualche pagina fa! [:D]
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inizio persino io a stancarmi di ripetere le stesse considerazioni mese dopo mese
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Ma perché allora non provare ad affrontarne la lettura senza soffermarsi sui cliché della serie?
Andando magari a seguire le caratterizzazioni dei comprimari occasionali o degli antagonisti. Concentrandosi maggiormente sulle, talvolta minime, differenze stilistiche di Berardi, tra un numero e l'altro, piuttosto che sulle macroscopiche omogeneità.
Lo dico senza polemica, solo per dare un senso a quegli euro che ogni mese spendi con scarsa soddisfazione (almeno a giudicare dai tuoi commenti).
Non credo che in Bonelli pressioni virtuali di qualsiasi tipo possano in qualche modo influenzare il lavoro su Julia. Per almeno questi motivi:
- Squadra che vince non si cambia. Jiulia vende bene.
- La produzione della serie è tale che un cambiamento deciso oggi lo percepiresti tra diversi mesi.
- I lettori di fumetti in rete sono considerati (a ragione) una fetta molto piccola degli affezionati ad una serie. Una fetta particolarmente attenta e ricettiva, ma numericamente quasi irrilevante. Soprattutto per un Bonelli.
A.
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http://dallacantina.blogspot.com