Cravenroad7

Beh, sembra che il 2009 ci riserbi delle grandi sorprese...bene, bene!

EDIT: ho appena letto "Il paese del grande spirito"! Splendida storia con altrettanto splendidi disegni.

SPOILER
Vedere George di nuovo insieme a Julia mi ha fatto capire che Jeffery può anche andare a farsi benedire! La parte del soggetto che riguarda l'indagine è ovviamente la meno interessante a discapito dell'indagine interiore di Julia che si conclude con quella bellissima visione.
FINE SPOILER

ATTANSION ATTANSION
nella posta c'è scritto che uscirà entro la fine del 2009 un videogioco su Julia! Se verrà curato da Beraradi come sembra mi aspetto sicuramente una bella cosa!!

insopportabile. c'è poco da fare, un numero irritante come pochi.
storia discreta, con qualche forzatura poco probabile, ma passabile.
mentre julia, beh, una trentacinquenne che ragiona come uma settantenne del secolo scorso.
una noia inenarrabile, che si trasforma in odio profondo nel momento in cui tutti i luoghi comuni e stereotipi della donna insoddisfatta, anzi, degli "stereotipi della donna insoddisfatta immaginata da un uomo che si basa sulla posta del cuore di "grand hotel", vengono sciorinati pagina dopo pagina.
impossibile da credersi e da sopportare questa storia dell"orologio biologico" che mi stronca le ultime forze residue mese dopo mese.
impossibile da sopportare questa depressione cronica da "casa grande e vuota", da "nonnina torna a casa c'è sempre posto per te", bastaaaaaaaaaaaaaaa [:)]

126, Marzo. Berardi, Mantero e Jannì al vostro servizio.

E Soldi, ovviamente.
<center>[img][IMG]http://img90.imageshack.us/img90/4594/julia0126hc3.jpg[/img][/img]</center>

Di recente ho letto tre degli ultimi numeri di Julia, regalatimi da un'amica che li aveva doppi. A metà del primo, mi sono detto: "Ma com'è che non lo compro, 'sto mensile? è scritto benissimo!". Alla fine del terzo, mi era tornata in mente la risposta: ODIO LA PROTAGONISTA! Perfettina, bigotta, pedante... In una parola: FASTIDIOSA! Ben caratterizzata, eh: così ben caratterizzata che a fine lettura non la reggevo più! Proprio non ce la facevo. Quindi, per ora non se ne (ri)parla proprio.

Fa parte di Julia essere talmente perfetta da essere talvolta odiosa. E' spesso insoddisfatta, si aggrappa alla nonna nell'incapacità di affrontare una relazione, perfino la scelta dei partner spesso è una scelta volutamente, a livello inconscio, sbagliata. Insomma è una donna estremamente valida nel suo lavoro quanto è poco capace di gestire la sua vita personale!!
Questo è uno dei punti di forza! Oh, poi se al lettore sta sulle palle lo capisco [:D] però a me piace!

Diglielo Block!
Eppoi, anche John Doe mi sta troppo spesso terribilmente antipatico. Ma le sue storie le segue comunque volentieri.
Personalmente non ritengo l'empatia con il protagonista sempre imprescindibile per seguirne le gesta.
Anche se riconosco che molto spesso aiuta: Peter Parker, Ken Parker, Nathan Never, Deboroh La Roccia, e, ovviamente, Dylan Dog.

A.
<hr noshade size="1">
http://dallacantina.blogspot.com

C'è solo un personaggio che seguo senza provare la benché minima empatia nei suoi confronti: Magico Vento. Ma si tratta della classica eccezione che conferma la regola. Julia non la reggo proprio, è più forte di me. [:D]

come ho detto nel mio post sopra, credo che le sue meste elucubrazioni (condizione da "single", assenza partner affidabile, assenza di relativa prole, casa vuota ecc.) siano in pieno conflitto con la sua personalità.
una persona così preparata, acuta, volitiva, generalmente non subisce così la sua condizione, ma agisce di conseguenza.
quello che credo inoltre, è che rinchiudere un personaggio in questi stereotipi, sia quanto meno suicida in una testata giunta al decennale.
ogni mese rimescolare l'incipit tra "caro diario"----> meste riflessioni-----> lezione università e ritorno a casa con bagno caldo-----> battutona di emily con storpiatura grammaticale o frase "miss julia cerchi dei buoni lombi" per più di dieci anni, beh, stronca la mente più docile e mansueta [xx(]
come donna poi, ritengo di una tristezza infinita questa storia dell'orologio biologico, come se tutte fossimo macchine sforna-bambini, senza i quali ci viene una crisi d'identità.

Ehm.. Bertuccia, credo che valgano ancora i miei consigli di qualche pagina fa! [:D]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />Ehm.. Bertuccia, credo che valgano ancora i miei consigli di qualche pagina fa! [:D]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">


mi scoccia perdere una buona lettura [:)]
mi domando se non ci sia la possibilità attraverso i forum (se visitati dagli addetti ai lavori) di cambiare un pochino l'andamento delle storie.
capisco l'immobilismo bonelliano e la probabile inossidabilità di berardi, ma tutto si modifica almeno in parte,ed è impossibile (imho) mantenere perfettamente identica una serie ultradecennale senza stancare il lettore. inizio persino io a stancarmi di ripetere le stesse considerazioni mese dopo mese

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by vace</i>
<br />126, Marzo. Berardi, Mantero e Jannì al vostro servizio.

E Soldi, ovviamente.
<center>[img][IMG]http://img90.imageshack.us/img90/4594/julia0126hc3.jpg[/img][/img]</center>
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">mi sa che lo compro.[}:)]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by bertuccia2004</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />Ehm.. Bertuccia, credo che valgano ancora i miei consigli di qualche pagina fa! [:D]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
inizio persino io a stancarmi di ripetere le stesse considerazioni mese dopo mese
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ma perché allora non provare ad affrontarne la lettura senza soffermarsi sui cliché della serie?
Andando magari a seguire le caratterizzazioni dei comprimari occasionali o degli antagonisti. Concentrandosi maggiormente sulle, talvolta minime, differenze stilistiche di Berardi, tra un numero e l'altro, piuttosto che sulle macroscopiche omogeneità.

Lo dico senza polemica, solo per dare un senso a quegli euro che ogni mese spendi con scarsa soddisfazione (almeno a giudicare dai tuoi commenti).

Non credo che in Bonelli pressioni virtuali di qualsiasi tipo possano in qualche modo influenzare il lavoro su Julia. Per almeno questi motivi:
- Squadra che vince non si cambia. Jiulia vende bene.
- La produzione della serie è tale che un cambiamento deciso oggi lo percepiresti tra diversi mesi.
- I lettori di fumetti in rete sono considerati (a ragione) una fetta molto piccola degli affezionati ad una serie. Una fetta particolarmente attenta e ricettiva, ma numericamente quasi irrilevante. Soprattutto per un Bonelli.

A.
<hr noshade size="1">
http://dallacantina.blogspot.com

andrea, siamo una minoranza a scrivere sui forum, ma penso che siamo rappresentanti delle idee di tutti, anche di quelli che usufruiscono del fumetto come svago senza scriverne.
quindi secondo me andremmo considerati come "il polso della situazione" [:o)]
come suggerisci tu, io leggo julia proprio appassionandomi alle figure minori e ai comprimari, godendomi le tavole e le sceneggiature fra migliori attualmente in circolazione.
e comunque non suggerisco che la figura di julia venga stravolta, solo che si limitino alcuni insopportabili clichè.
credo che julia sarebbe una gran crimonologa e le sue storie appassionanti anche se non facesse ogni mese piagnistei relativi alla sua mancata maternità

Bertuccia, secondo me a Julia non manca niente. è compiuta nel suo disegno narrativo e non necessita di altro. La protagonista è quella. Forse Berardi ha un controllo eccessivo nel mantenerla così fedele a sé stessa, ma d'altronde il suo controllo è in gran parte mitigato dal taglio esplcitamente prosaico delle storie. Attualmente ( e forse anche prima ) Julia è l'unica testata bonelliana che tratta del nostro mondo e delle sue maledizioni. Ogni albo è un'analisi minuziosa dei fatti e della società, nonché degli individui e della loro psicolgia. Julia è una di noi, solo che vive in un binario narrativo seriale. E la serialità è fatta di cliché forti, ovviamente non vuoti e semplici ripetizioni senz'anima. Julia si "resetta" ad ogni albo.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>.... la serialità è fatta di cliché forti, ovviamente non vuoti e semplici ripetizioni senz'anima.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

qui non sono molto d'accordo, trovo che certe ripetizioni siano semplici riempitivi, non funzionali alla storia. come se ogni volta che mi trovassi a raccontare la mia giornata, facessi sempre un preambolo relativo agli anni della mia infanzia, ai miei hobby, alle mie aspirazioni, ai miei sogni, ai miei incubi passati



<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
Julia si "resetta" ad ogni albo.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

quasta considerazione mi piace, dovrei forse resettarmi anch'io ogni volta che leggo un albo [:0]