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A me i disegnatori piacciono. Tutti degli onestissimi professionisti, che svolgono bene il proprio lavoro. Bacilieri è indiscutibile, e anche Camagni è ottimo. IMO i problemi di Dix stanno tutti nelle sceneggiature, non nell'aspetto grafico o nei cambiamenti (che peraltro ci sono) della fisionomia del protagonista.
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Sì, i problemi principali di Dix sono certamente quelli realativi alle sceneggiature. Ma graficamente, comprendendo con questo termine anche la copertine, Dix non è un prodotto di gran qualità. Le copertine sono, ripeto, tutte *anonime*. Quale altro richiamo efficace esiste per un lettore se non la copertina? Se non, addirittura, un logo decente per la testata? Questi elementi fanno parte della parte "visiva" di un fumetto.
I mutamenti della fisionomia del personaggio realative al singolo albo e non alle varie interpretazione dei vari disegnatori, invece, è un difetto. Grave. Sorpattutto agli inizi di un fumetto che sta sperimentando la possibilità di diventare seriale. La regola aurea, in questo caso, è la riconoscibilità.
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Non sono d'accordo, su tutta la linea.
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Bene. Vediamo perché.
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Lo stile di Ambrosini è SEMPRE stato impreciso, indefinito, già da Dylan Dog, quindi non mi sento di dire che "si è involuto in maniera vistosa"... prendendo in esame il primo Jan Dix, ho notato, come spesso accade (non solo a Carlo), una seconda metà più frettolosa.
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Affatto. Ambrosini ha avuto un suo stile artistico molto riconoscibile e ben fatto nel rappresentare le fisionomie e i volti su Dylan Dog. Il suo stile non puntava alla rigida precisione, ma ad una coerenza sì.
QUESTO Ambrosini, al contrario, ha accentuato la "sintesi" sfociando nell' "involuzione". In sostanza, non vedo possibile un raffronto tra il passato e il presente senza notare questa *fortissima* anomalia. Mutare *radicalmente* il volto di un personaggio da vignetta a vignetta è un *passo falso*.
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Adoro le copertine, anche se preferivo più colore e meno matita.
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Non mi fraintendere. Non intendo "criticare" le tue preferenze. Intendo invece far notare come sono le copertine secondo un'ottica meno emotiva e più tendente al rispetto della funzione di una illustrazione ben fatta.
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I connotati di Jan Dix: è vero che cambiano molto, ma anche questa è una cosa risaputa... a voler fare i pignoli, lo stesso trattamento è stato riservato a Dylan Dog e penso a qualsiasi altro seriale Bonelli.
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Vuoi dire che il mutamento radicale dei lineamenti è cosa risaputa e notoria? Cioè: una prassi bonelliana? Se intendi questo, non sono d'accordo, perché l?incoerenza dei volti è un errore, in un fumetto.
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D'altronde il disegnatore è umano e a me non da particolarmente fastidio questa indefinitezza del personaggio.
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Il fatto che sia umano può portare a qualche vignetta non particolarmente riuscita, un passaggio poco chiaro. Questo è *già* messo in conto da un lettore di fumetti. Invece, Quella che tu chiami ?indefinitezza? è ben altro, per esempio, dall?Ambrosini de IL LUNGO ADDIO o di INFERNI o di Napoleone: è, lo ripeto, un? ?involuzione?. Se poi a te piace lo stesso, come mi pare di capire, alzo le mani e mi arrendo.
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E te lo dico da disegnatore.
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Attenzione. Disegnare fumetti è ben diverso dal disegnare semplicemente un soggetto unico su un foglio o una tela.
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Sempre da disegnatore considero Camagni, Ornigotti e Mammuccari degli ottimi disegnatori, con una preferenza per lo stile pittorico dei primi due. Li preferisco anche a Bacilieri, pensa un pò.
Quindi la mia media, per quanto riguarda lo staff dei disegnatori, è alta.
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Che tu li ?preferisca? a Bacilieri è un fatto soggettivo che tu sottolinei e identifichi nello ?stile pittorico? che forse ti tocca di più in quanto disegnatore. Ma il fatto che tu li preferisca a Bacilieri non mi dice nulla sulla qualità oggettiva delle capacità di quest?ultimo: neanche, appunto, se sei un disegnatore.
Con un po? più di obbiettività, provo soltanto a ripeterti che Ornigotti e Mammuccari sono bravi. Anche se quest?ultimo *molto* di più. Camagni, invece, non ha fatto altro che seguire le orme di Ambrosini con il suo numero 2. Un po? meglio il risultato, ma niente di più.
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In definitiva non accetto le tue critiche, neanche nel caso fossi anche te un disegnatore.
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Quindi vuoi dire che non le accetti tout-court.
Comunque, non sono un disegnatore, ma un semplice ?fumettaro? nel senso più dilettantesco e amatoriale del termine.
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Per quanto riguarda le storie, devo dire che continuano a piacermi, anche senza emozionarmi. Le trovo comunque stimolanti, un pò nouvelle vague, un pò noir, un pò surreali, parecchio filosofiche... non ho un paragone con Napoleone, perchè ancora non l'ho letto, ma riesco comunque a farmi piacere questo Jan Dix.
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Al fatto che ti piacciano comunque esse siano, non ho niente da dire.
Ed arriviamo al mio caro paesano! Che prima merita un saluto![;)]
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A me i disegnatori finora alternatisi sono piaciuti molto, il mio unico dubbio é la diversità nella caratterizzazione dei volti dei protagonisti: sarà un caso oppure una scelta ?
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Riferitamente a quale autore? Ad Ambrosini? Alle copertine?
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Il resto é molto ma molto ben curato.
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Su JD conosci il mio punto di vista. Se ho tralasciato qualcosa, dimmi, sono tutt?orecchi! [;)]
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