Cravenroad7

Beh io picchiavo non mi facevo picchiare [:0]
E poi ho detto dal primo post che questo numero globalmente mi è piaciuto!
Però dai, certe cose "a margine" se vogliamo definirle così a volte sono lampanti!
E non provare a sfottere che ti pisto a sangue [8]

[:X]

p.s.
ma perché continuate a dire 96 o 98 pagine?
Le storie di Dylan sono di 94.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by RRobe</i>
<br />p.s.
ma perché continuate a dire 96 o 98 pagine?
Le storie di Dylan sono di 94.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
tu da sceneggiatore non hai torto, perché per te le tavole sono appunto 94.
ma lui da lettore non ha torto nemmeno, perché cmq l'ultima tavola (94) finisce a pagina 98 (ciò che egli disse).

Un lettore ha torto se dice che ci sono delle storie di Dylan Dog di 96 o 98 pagine (i primi 17 numeri della serie ne avevano 96), un altro conto è fare riferimento alla pagina 96 o 98 dell'albo.
Gp però ha fatto riferimento a pagina 98, in effetti

tornando all'arciere,credo che i lettori piu' che altro avrebbero semplicemente piacere a leggere una storia , magari breve , con questo antagonista ,che puo' avere un certo fascino , tutto qui.
del resto non sapete quanto avrei voluto una storia su Jhonny dark ricordo che quando lessi Oltre la morte ci rimasi un po' male del fatto che non si fosse mai parlato di lui , in effetti speravo che prima o poi Sclavi si decidesse a scrivere un albo per rimediare ma poi ho capito che non funziona cosi' , pero' magari sarebbe stato utile qualche flashback che spiegasse meglio i primi delitti , tutto qui... a proposito , auguri a tutti per un grande 2009[;)]

scrivere un seguito sull'arciere uscirebbe dai binari di DYD (la continuity è stata usata esclusivamente per Xabaras e qualche altro personaggio,ma si contano sulle dita di una mano).Al massimo potrebbe essere scritta una mini , come dice oldboy.Neanche un sequel andrebbe bene,stonerebbe con il Modulo...

Stavo rileggendo e, al di là del Comma 22, il paradosso del dottore mi ha anche vagamente ricordato il paradosso stoico del coccodrillo...

Al di là di questo, se dovessi sintetizzare in una parola: godibile. Considerazioni più pregnanti (forse) seguiranno.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Umberto8</i>
<br />scrivere un seguito sull'arciere uscirebbe dai binari di DYD (la continuity è stata usata esclusivamente per Xabaras e qualche altro personaggio,ma si contano sulle dita di una mano).Al massimo potrebbe essere scritta una mini , come dice oldboy.Neanche un sequel andrebbe bene,stonerebbe con il Modulo...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">beh, sono cmq binari toccati più volte di quanto si pensi...
il dottor hicks dell'ospedale ha avuto tre apparizioni, pink rabbit due, anna never è una delle poche donne di dylan ad essere diventata quasi una presenza fissa per numero di partecipazioni.
e poi a me i rimandi alle storie vecchie (quando non rendono la storia non leggibile a se) piacciono: per esempio ricordo "la mummia" di chiaverotti. a chi non è piaciuto il riferimento finale a "la zona del crepuscolo"?

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by GiovanePioniere</i>
Non si può dire che Recchioni ha più mestiere come hai detto tu Rimatt, dai!<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Boh, secondo me è evidente. Dietro a <i>Il modulo A38</i> si nota quantomeno una struttura solida, una trama coerente, un soggetto con un capo e una coda. Che poi alcune sequenze non siano venute bene è vero (che la seconda parte sia più debole della prima l'hanno detto quasi tutti), ma lo scheletro è buono.

In <i>Cose dell'altro mondo</i> cosa c'è? 80 pagine di scenette più o meno divertenti accostate l'una all'altra, seguite da un finale scialbo. Che non mi si venga a dire che dietro c'è un gran lavoro di progettazione, prego. [|)] Inoltre, dato che un bel gioco dura poco, la storia di Di Gregorio stufa ben prima di pagina 80, e IMO ha il fiato corto già dalla quarantesima tavola. Che poi si lasci leggere senza stufare troppo è un altro discorso, ma oggettivamente non arriverei proprio a definirlo un bell'albo (e l'ho detto anche in sede di commento).

Recchioni imbastisce una trama che ha un inizio, uno sviluppo e una conclusione, ben calibrata sulle 94 tavole. Poi non tutto gli riesce alla perfezione, ma riconoscergli un certo mestiere mi pare il minimo (anche perché questa è la sua PRIMA storia lunga di Dylan: quanti esordienti si dimostrano da subito così a proprio agio con un personaggio creato da altri?).

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by votarxy</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Umberto8</i>
<br />scrivere un seguito sull'arciere uscirebbe dai binari di DYD (la continuity è stata usata esclusivamente per Xabaras e qualche altro personaggio,ma si contano sulle dita di una mano).Al massimo potrebbe essere scritta una mini , come dice oldboy.Neanche un sequel andrebbe bene,stonerebbe con il Modulo...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">beh, sono cmq binari toccati più volte di quanto si pensi...
il dottor hicks dell'ospedale ha avuto tre apparizioni, pink rabbit due, anna never è una delle poche donne di dylan ad essere diventata quasi una presenza fissa per numero di partecipazioni.
e poi a me i rimandi alle storie vecchie (quando non rendono la storia non leggibile a se) piacciono: per esempio ricordo "la mummia" di chiaverotti. a chi non è piaciuto il riferimento finale a "la zona del crepuscolo"?
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oddio anche a me piacciono i rimandi,ma i personaggi da te citati hanno comunque un certo spessore nell'universo di DYD.Più grande di quello dell'arciere ,credo(poi dipende come e se si sviluppa)

A me dell'arciere non interessa minimamente.
L'unico appunto che si può fare secondo me è che non era il caso di metterlo in copertina.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Solomon Kane</i>
<br />A me dell'arciere non interessa minimamente.
L'unico appunto che si può fare secondo me è che non era il caso di metterlo in copertina.
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quoto....comunque IMO una storia breve sarebbe godibilissima....l'albo ragazzi non era male davvero fosse stato scritto in 100 e passa pagine il risulato sarebbe stato di certo migliore perche forse per noi lettori pignoli e rompiscatole piu preciso,coerente e ci avrebbe fatto restare immersi altri 5 minuti nel mondo dylaniato che ha noi piace tanto..avendo tutte le risposte che ci sono mancate..ma alla fine a me piace un po non sapere tutto tutto...esempio e a me di quello che e successo a molly poco importa e ovvio che sia stata riportata nel sistema ma punto secondo me...e questo era in ogni caso il primo approccio su una storia ''lunga'' del rrobe sempre abituato a storie di tutt'altro stile...almeno per caratterizzazione dei personaggi ecc....
IO SONO SODDISFATTO DELL'ALBO LETTO...

Mah, serviva uno psicopatico di qualche sorta che ferisse Dylan per dare l' avvio alla storia e si è deciso di metterci un tizio con un arco, tanto per per dare un tocco strambo; avrebbero potuto metterci un tizio con un coltellaccio da cucina, una spada medievale, una pistola dei tempi del Far West o qualunque altra cosa. Non credo che l' autore avesse in mente di approfondire il personaggio; serviva per l' economia della storia e giacchè andava comunque inserito lo hanno fatto un pò pittoresco.

N.268 IL MODULO A38

S
P
O
I
L
E
R

Premessa: è la mia prima storia di Roberto Recchioni, comprando solo la serie regolare.
"Rrobe", come lo chiamano nell'Horror Club - si è ormai compreso il ruolo centrale di Internet e si è apertamente impegnati a tendere una mano al web -, recapita un albo-manifesto per esordire programmaticamente su Dyd. Il cuore della storia, non dimentichiamo, è l'Azienda: quante volte la serie ha simbolicamente dileggiato l'industria, il personale - l'"uomo medio" -, la sua burocrazia etc. Qui si procede su questo filone senza aggiungere sostanzialmente alcunchè (ma compilando con stile la variazione sul tema: la gustosa pag.69-70 - sottilmente eversiva per il suo contenitore). Niente di originale, dunque, nè sulla "gente che scompare" nè sugli *infiniti accessi a ogni angolo dell'universo*, mentre quella dell'azienda che combatte l'entropia è un'ideuzza e resta tale, malgrado si tenti in ogni modo di animarla. Piuttosto, il punto di forza dell'autore sembra la sceneggiatura, intesa proprio come scrittura dei dialoghi: sono sfruttati e rovesciati alcuni topoi dylaniani (il rapporto con Groucho, l'esperienza con le donne ecc.), in questo senso IL MODULO A38 è un esordio coraggioso perchè i caratteri non sono tirati via, ma dicono cose plausibili - tanti gli esempi: "Non volevo darti l'impressione di accettare il tuo caso solo per interessi personali" (pag.24), "Ho una certa esperienza nel salvare fanciulle in pericolo" "E le hai salvate tutte?" (pag.38), "dicono che Dio non giochi a dadi con l'universo, ed è vero..." (pag.52, esaltante) -, insomma <i>parlano come persone vere</i>. Mi sembra questa, a primo impatto, la dote più rilevante di Recchioni, che potrà davvero soffiare vento nuovo sulla serie: lo svolgimento c'è, manca "solo" un'idea forte e si può partire in quarta. Da migliorare il comparto sentimentale - il legame Dyd/Groucho è detto e non approfondito (ma vorrei vedere) -, il corredo simbolico che si limita alla citazione di MULHOLLAND DRIVE; è invece interessante il ruolo di Summer, assassino uscito da un'altra storia (chissà quale), che dà l'idea di un'evoluzione in fieri nella vita del personaggio Dylan; sempre adeguato Brindisi, che oltretutto fa una cosa nuova e ingrigisce a dovere le sequenze oniriche, rendendole più interessanti di ciò che realmente sono. Bocciata la copertina.

Voto: 6?

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Solomon Kane</i>
<br />A me dell'arciere non interessa minimamente.
L'unico appunto che si può fare secondo me è che non era il caso di metterlo in copertina.
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cosa ci avresti messo una stanza con uno seduto e dei monitor dietro?.