Ho letto solo le prime due storie del Maxi e mi accingo a leggere la terza. Il mio giudizio è positivo. Se devo fare una critica la faccio a chi commenta qua.
Io ho trovato la prima storia ben fatta. Eclissi è una buona horror b story. Il fumetto deve attingere da letteratura e cinema horror di serie B. Che a volte è molto meglio della cosidetta serie A. Eclissi ha una buona dose di splatter e ci mostra un Dylan Dog ben immerso nel clima di ostello della paura. Interessanti sono anche i quattro gestori, disponibili di giorno e maniaci di notte. La storia scorre via. Il titolo c'entra poco: l'eclissi è solo un escamotage iniziale. Manca Groucho, ma alcune trasferte vanno bene così.
Mi è piaciuta un po' meno Blackout, che pecca di mancanza di originalità. Non tanto per via del romanzo citato di Saramago (che non ho letto), ma perchè mostra una Londra nel panico già vista in La Peste e in parte in Metereopatia. Mignacco dopo l'ottimo "Appuntamento con il destino" e il poco riuscito "Da una lontana galassia", qui Mignacco sforna una storia comunque gradevole. E' vero, uno si arrabbia un po' perchè Dylan, Groucho e Bloch non vengono contagiati. Pure io avrei gradito quantomeno uno dei tre colpito dall'epidemia. Non voglio parlare di plagio: Dylan Dog cita quasi sempre. Poi se uno lo dice anche all'interno dell'albo lo fa capire al lettore. Io nelle cecità improvvise ci ho visto la prima versione cinematografica di Io sono leggenda di Matheson. Il film si intitola "L'ultimo uomo della terra" (già celebrato nel DYD 77) è diretto da Ubaldo Ragona e interpretato da Vincent Price. Nel flashback del film si vede la causa dell'estinzione dell'umanità: una cecità improvvisa che causa la morte. Mignacco a mio avviso ha voluto celebrare Rabona e la letteratura catastrofista. Questa si adatta poco a Dylan Dog, un fumetto seriale. Però il tentativo, non originale e un po' legnoso è comunque sufficiente. Anche perchè si respira il terrore dei disperati, soprattutto bel carcere, che ricorda un po' Necropolis.
I disegni di Montanari e Grassani sono molto belli nella prima storia. Nella seconda li ho visti un po' più frettolosi (il Bloch a pagina 109 o dell'ultima vignetta di pag. 164 ne sono esempi). Però trovo esagerati gli attacchi a questi due disegnatori, che sono una colonna portante di Dylan Dog. A pag. 146 c'è un Dylan che può non piacere, ma sicuramente ha un volto lavorato in forma originale e non certo raffazzonato. Il tratto di M&G è variato nel corso degli anni. Ma non trovo in loro dei mediocri disegnatori come qualcuno vorrebbe far credere. Le scene splatter di Eclissi non hanno nulla da invidiare a quelle di un Casertano o di un Brindisi. Ho letto anche riferimenti all'età (Montanari è del '36, Grassani del '46) dei due. E già, mandiamoli allo spizio. Qui si tratta due maestri del fumetto come due vecchi incompetenti che hanno perso le qualità di un tempo. Mi sembra davvero ingeneroso. Galeppini, Toppi, Tacconi, Coppola, Buffolente hanno dato vita a capolavori dopo i 70. Leggo critiche ma tanti non entrano nel merito. Parliamo di un fumetto seriale con circa 20 storie l'anno. Siamo a oltre 300 storie e non so quante tavole. Non si parla dei fumetti di Pazienza, Igort o Breccia ma di Dylan Dog...
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