Cravenroad7

Ormai ho capito come funziona...alla Bonelli basta fare storie irreali, facendo le citazioni etc. etc...gli sceneggiatori furbi come la Barbato l'avevano già capito da molto tempo...ed ecco che subito li paragonano a Scalvi...ho votato disastroso...l'albo è noioso ed è senza senso...

Sono d'accordo con tutti tranne ClaudioCu e Green day, votato buono

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">[i]Originally posted by GreenDay

l'albo è senza senso...
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ed è questo il suo miglior pregio!

è un nonsenso biologico [:D]

E poi GreenDay ci gode, a fare il bastancontrario. [:D]

Letto finalmente il modulo
I miei voti
SOggetto: 8
Sceneggiatura 8
Disegni 8,5 SPOILER QUA E Là
Mi aspettavo molto da questo albo e sono stato ripagato quasi in pieno.Ottima prima volta del rrobe nel mensile,un mensile che,dopo aver alzato la testa con le cose dell'altro mondo, ricomincia a correre verso la media che gli spetta.La tensione c'è sempre dall'inizio alla fine ma anche io volevo un Dylan più umano per la scomparsa di groucho.Bellissima la citazione di Bob/Norton di Fightclub se non erro,poteva essere descritto un pò meglio però.Buono il finale(cosa rara,di questi tempi) che non è il finaleiospiegoevoicapite,finalmente.Ottimo Brindisi, il suo dylan e bloch sono tra i migliori secondo me, anche se forse le proporzioni nella stanza della ninfomane/mostro non sembravano azzeccatissime(pareva che dylan toccasse con la testa sotto il muro),per il resto un ottimo lavoro,come al solito!
Votato Eccellente (volevo votare buono,ma dato che è Natale...)

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by GreenDay</i>
<br />Ormai ho capito come funziona...alla Bonelli basta fare storie irreali, facendo le citazioni etc. etc...gli sceneggiatori furbi come la Barbato l'avevano già capito da molto tempo...ed ecco che subito li paragonano a Scalvi...ho votato disastroso...l'albo è noioso ed è senza senso...
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A questo punto visto che sei così intelligente, hai mai pensato di scrivere un albo di Dylan Dog?

p.s.
Speriamo che ci siano altri "furbi" come Recchioni e la Barbato [;)]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by uncertochucho</i>
<br />greenday,se leggi con attenzione l'albo capirai che se utilizzi un trapano per forare la tua scatola cranica ottieni un ampallang.
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Smettila! Cafone aretino!
Secondo me per quanto rudemente e poco in maniera argomentata abbia scritto Greenday, il suo post offre un motivo di riflessione molto valido.
Il punto è:
Quanto una storia sghemba e strampalata di oggi si avvicina a quelle di ieri? Ci sono ancora i mezzi e gli spunti? Novità da proporre?
Le storie "folli", dove tutto è strampalato, dove si può o non spiegare qualcosa (tanto a non spiegare si rende la vicenda ancora più monca, sbilenca e per questo più <i>DylaniataDOC</i>) sono di certo più facili di quelle "logiche", dei gialli ad esempio. Ma uno che legge Dylan alla fine non sta a cercare troppo la logicità!
Il punto è che però anche nella follia più totale si possono far tornare i conti, si può applicare lo stesso un'equazione matematica, si possono bilanciare le parti. Anche la pazzia va fatta con ordine e senza mischiare le carte volutamente-così-sembra-che-sono-Sclavi.
Ora, Recchioni è proprio bravo. Non ci piove. Le prime 50 pagine sono per me la cosa più bella che leggo da "Ascensore per l'Inferno", "Ucronia" e "Tutti gli amori di Sally" :p.
Però il resto è davvero bilanciato o è un susseguirsi di idee con poche idee?
Green Day non ha tutti i torti e non è da attaccare!

Ho votato eccellente.
Per me è un'ottimo esordio di RRobe e la sua storia è si surreale, ma senza voli di fantasia strampalati o campati in aria...
mi ha ricordato molto alcune storie di Sclavi, ma al tempo stesso si sente la freschezza di un autore nuovo e della sua voglia di scardinare le abitudini del nostro Dylan.
Brindisi è ineccepibile, penso che ormai disegna a occhi chiusi, talmente è bravo.

gianluca,mi metti in bocca parole che non ho detto!io concordo tutto con greenday, che poi cioè fighi il video di when i come around cioè basket case cioè ch'ha la stratocaster con gli adesivi cioè ma quanto ero figo negli anni novanta,c'hai una siga?cioé?

mi è piaciuto molto: una buona ripresa dal periodo non felicissimo che abbiamo attraversato. i disegni sono eccellenti e la storia interessante e non noiosa. spero in bene per il futuro.

Storia da 6. Non di più. [B)]

Forse è colpa mia, che avevo caricato di troppe aspettative quest'albo, ma l'insieme non mi ha convinto granché. Ho rilevato (IMHO) perlomeno due magagne belle grandi:

- La storia è "a tesi", e vabbé, ma la tesi è impostata in modo tale che l'assunto iniziale si autodimostri. E allora non va più bè! [:o)]

- La storia è sceneggiata in maniera assolutamente piana e lineare. Ancora una volta, vabbé. Ma così certe bizzarrie semi-surreali finiscono coll'apparire veri e propri "errori tecnici".

S
P
O
I
L
E
R

Abbiamo dunque una storia "a tesi" che critica l'atteggiamento di certe società d'affari, la loro burocrazia, ecc ecc ecc. Il punto è che Recchioni carica talmente i modi di fare di questa società da rendere la situazione troppo estrema, e quindi fa perdere qualsiasi efficacia alla tesi.
Ogni società "vera" potrebbe difendersi dicendo: "ah, ma noi siamo diversi! Noi non facciamo sparire le persone! Noi non facciamo nulla alla gente se non firma contratti PRIMA! Noi non abbiamo impiegati che si trasformano in mostri..."

E' come se io per dimostrare che i film horror fanno male scrivessi una storia dove uno dopo aver visto un film horror diventa un serial killer assetato di sangue. [:(] Una storia così non dimostrerebbe nulla, tranne il mio infantilismo.

Rendere le società d'affari così mostruosamente negative, patologiche e tarate non rafforza il concetto che le società d'affari sono il male. Dimostra solo che l'autore è a corto di argomenti.


Secondo grave problema della storia: in una sceneggiatura assolutamente regolare, dove tutto è piano e lineare, certe stranezze "stonano". Se la storia fosse sceneggiata alla <i>Morgana o Storia di Nessuno</i> andrebbe benissimo, ma in una vicenda dove il linguaggio narrativo è standardizzato l'edificio scricchiola.
Qualche esempio:

- Il killer iniziale, molto pittoresco, che se ne va in giro con arco e frecce per la città a uccidere la gente.
A vederlo, sembra di trovarsi in presenza di un personaggio chiave. Invece niente! Di lui non sapremo mai nulla, neanche perchè usava arco e frecce.
Se serviva un pretesto per ferire Dylan, perchè non usare un rapinatore comune? Introdurre personaggi così fuori dalle righe e poi dimenticarli per strada è un "errore tecnico" in una sceneggiatura scritta in maniera tanto canonica.

- Molly.
A parte l'assurdità del fatto che costei va a casa del marito DOPO aver assunto l'investigatore (ma scusate, voi se non riuscite più a contattare una persona cara penso che PRIMA andreste a casa sua e DOPO andreste da un investigatore!!! O no?!?! [:o)] ) il personaggio non ha alcuno spessore.
Ha solo la funzione di "porgere la battuta" a Dylan.
Già, perchè se Dylan indagasse tutto da solo dovrebbe fare i suoi ragionamenti con balloon-pensiero, visto che Groucho non c'è e Bloch ha scordato Groucho. Troppo pesante!
Meglio inserire un personaggio-spalla con cui Dylan può scambiare quattro chiacchiere e vivacizzare la sotuazione.
Poi, quando Dylan è finalmente libero di chiacchierare col manager e coll'uomo delle pulizie, che facciamo della spalla? La buttiamo via! [:(] Molly esce di scena e sia Dylan che lo sceneggiatore si scordano della sua esistenza! Dylan neanche le dedicherà un minuscolo pensiero quando tutto sarà tornato normale. E sì che c'era pure andato a letto e lui in teoria non va a letto con donne di cui non è innamorato...


A parte questo, altre cose non mi convincono. Tutti i personaggi, non solo Molly, esistono solo come funzioni narrative. Il manager, il dottore e Bob non hanno nessuno spessore: il primo e il secondo pongono ostacoli, il secondo aiuta a rimuoverli. Nemmeno uno straccio di approfondimento psicologico.
Il paradosso del dottore è una versione ritoccata del mitico <i>Comma 22</i>: "Chiunque è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di guerra, però chi chiede di essere esentato dalle missioni di guerra non è pazzo" Tutto già visto, e visto meglio!
La risposta di Dylan sa di escamotage. Non è geniale, nè arguta.


Infine, i disegni di Brindisi non sono all'altezza delle glorie del passato. Anch'essi, si limitano a sbrigare il compito in maniera sufficiente.


Recchioni ha lavorato col freno a mano tirato. Su questo non c'è dubbio.
Spero che in futuro prema sull'acceleratore.

ma sbaglio o manca una risposta del certociuco?

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by GreenDay</i>
<br />ma sbaglio o manca una risposta del certociuco?
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Risposta? Quale risposta? Visto niente, io... [|)] [8]
[:D]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Cyber Dylan</i>
<br />Storia da 6. Non di più. [B)]

....
Abbiamo dunque una storia "a tesi" che critica l'atteggiamento di certe società d'affari, la loro burocrazia, ecc ecc ecc. Il punto è che Recchioni carica talmente i modi di fare di questa società da rendere la situazione troppo estrema, e quindi fa perdere qualsiasi efficacia alla tesi.
Ogni società "vera" potrebbe difendersi dicendo: "ah, ma noi siamo diversi! Noi non facciamo sparire le persone! Noi non facciamo nulla alla gente se non firma contratti PRIMA! Noi non abbiamo impiegati che si trasformano in mostri..."

E' come se io per dimostrare che i film horror fanno male scrivessi una storia dove uno dopo aver visto un film horror diventa un serial killer assetato di sangue. [:(] Una storia così non dimostrerebbe nulla, tranne il mio infantilismo.

Rendere le società d'affari così mostruosamente negative, patologiche e tarate non rafforza il concetto che le società d'affari sono il male. Dimostra solo che l'autore è a corto di argomenti.
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Il più delle volte si critica una cosa portandola all'estremo, non ci vedo nulla di male.
da notare anche che la storia NON dipinge l'spa come una cosa " mostruosamente negativa", non siamo davanti al diavolo e non ho letto che il capitalismo è il padre dei mali del mondo. la storia al contrario celebra l'assurdità di certe società, non fanno nulla di male ( per stessa bocca dle ceo dicono " noi non vogliamo conquistare il vostro mondo, vogliamo solo trovare nuovi consumatori" ) non uccidono i personaggi pericolosi e la stessa impiegata che si trasforma in mostro è solo "chiacchere e timbro".
Se la storia avesse voluto " rafforzare il concetto che le società d'affari sono il male" avremmo visto dei boia che cercavano di uccidere dylan e lui che deve distruggere FISICAMENTE la società.

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Secondo grave problema della storia: in una sceneggiatura assolutamente regolare, dove tutto è piano e lineare, certe stranezze "stonano". Se la storia fosse sceneggiata alla <i>Morgana o Storia di Nessuno</i> andrebbe benissimo, ma in una vicenda dove il linguaggio narrativo è standardizzato l'edificio scricchiola.
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io invece ho apprezzato il fatto che la storia, se pur surreale, si leggesse in modo leggero e scorrevole.
NON dico che storia di nessuno non sia uno dei capolavori di dyd, ma se le storie fossero state TUTTE cosi avrei smesso di leggere dylan da tanto tempo....
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Qualche esempio:

- Il killer iniziale, molto pittoresco, che se ne va in giro con arco e frecce per la città a uccidere la gente.
A vederlo, sembra di trovarsi in presenza di un personaggio chiave. Invece niente! Di lui non sapremo mai nulla, neanche perchè usava arco e frecce.
Se serviva un pretesto per ferire Dylan, perchè non usare un rapinatore comune? Introdurre personaggi così fuori dalle righe e poi dimenticarli per strada è un "errore tecnico" in una sceneggiatura scritta in maniera tanto canonica.
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All'inizio anche avevo considerato una stonatura l'arcere, poi ho ripensato ad una discussione su di una storia di ruju (nightmare tour se non erro ) in cui si contestava all'autore che in ogni storia l'unica comparsa a cui veniva dato un minimo di spessore ( basta che avesse un nome ) era l'assassino misterioso. Qui ci viene proposto un bel cattivo lo vedi ricomparire piu volte nel corso della storia, sei sempre piu convin to che c'entri qualcosa, cerchi di inserirlo nella trama ma LUI NON CI ENTRA, per il semplice fatto che non ne fa parte... secondo me è un buon diversivo contro la prevedibilità della storia.

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- Molly.
A parte l'assurdità del fatto che costei va a casa del marito DOPO aver assunto l'investigatore (ma scusate, voi se non riuscite più a contattare una persona cara penso che PRIMA andreste a casa sua e DOPO andreste da un investigatore!!! O no?!?! [:o)] )
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non sappiamo se non sia prima passata da casa, magari c'era quando è passata lei e il software ancora non l'eliminava

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il personaggio non ha alcuno spessore.
Ha solo la funzione di "porgere la battuta" a Dylan.
Già, perchè se Dylan indagasse tutto da solo dovrebbe fare i suoi ragionamenti con balloon-pensiero, visto che Groucho non c'è e Bloch ha scordato Groucho. Troppo pesante!
Meglio inserire un personaggio-spalla con cui Dylan può scambiare quattro chiacchiere e vivacizzare la sotuazione.
Poi, quando Dylan è finalmente libero di chiacchierare col manager e coll'uomo delle pulizie, che facciamo della spalla? La buttiamo via! [:(] Molly esce di scena e sia Dylan che lo sceneggiatore si scordano della sua esistenza! Dylan neanche le dedicherà un minuscolo pensiero quando tutto sarà tornato normale. E sì che c'era pure andato a letto e lui in teoria non va a letto con donne di cui non è innamorato...
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qui potrei anche essere d'accordo, a questo punto molly poteva anche essere un escamotage creato dalla imperarium per portare dyd in sede e cercare di "arruolarlo".
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A parte questo, altre cose non mi convincono. Tutti i personaggi, non solo Molly, esistono solo come funzioni narrative. Il manager, il dottore e Bob non hanno nessuno spessore: il primo e il secondo pongono ostacoli, il secondo aiuta a rimuoverli. Nemmeno uno straccio di approfondimento psicologico.
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anche qui non hai tutti i torti, un approfondimento di bob ci sarebbe stato bene...

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Il paradosso del dottore è una versione ritoccata del mitico <i>Comma 22</i>: "Chiunque è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di guerra, però chi chiede di essere esentato dalle missioni di guerra non è pazzo" Tutto già visto, e visto meglio!
La risposta di Dylan sa di escamotage. Non è geniale, nè arguta.
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non conoscevo il comma 22, e il dottore mi ha fatto ricordare blaime della torre nera, questo mi è bastato a promuoverlo!

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Infine, i disegni di Brindisi non sono all'altezza delle glorie del passato. Anch'essi, si limitano a sbrigare il compito in maniera sufficiente.
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il peggior difetto di brindisi quindi è che ci ha abituato troppo bene, se è bellissimo e non perfetto ha toppato )

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Recchioni ha lavorato col freno a mano tirato. Su questo non c'è dubbio.
Spero che in futuro prema sull'acceleratore.
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se questo è quello che caccia con il freno a mano tirato, dategli in mano uno speciale da 160 pagine IN QUESTO ISTANTE