Cravenroad7

SPOILER

Albo buono, ma non ottimo. Storia sì surreale, ma anche irreale: dylan vede la mano di una donna smaterializzarsi a poco a poco e non dice più di molto; Groucho è sparito e lui pensa a portar fuori una tipa ed ad andare al cinema...
Comunque il soggetto è buono, ed i disegni invece ottimi! Bellissimo il dottor Falken!

SOGGETTO: 7
SCENEGGIATURA: 7,5
DISEGNI: 8,5
COPERTINA: 6,5

Votato 8!
L'ho trovato fenomenale. Secondo me questo albo è tutto quello che l'albo scorso non è stato. Mette in ballo qualcosa di originale, che non si indovina alla 20esima pagina e in cui succede veramente qualcosa. Senza contare che il messaggio è almeno leggermente velato, non così esplicito come in quello scorso.
I disegni mi sono piaciuti un casino!!! Brindisi lo adoro e secondo me ha fatto un buon lavoro. Ho adorato Groucho, ho adorato Molly(bella ma in modo non convenzionale, adorabile), ho adorato le citazioni.

SPOILER
@Nebbia e Waits: non vorrei interpretare male il pensiero del Rrobe, ma secondo me il fatto che Dylan non si stupisca molto della sparizione della mano di Molly e che si stupisca sempre meno con il passare del tempo di quella di Groucho, è sensato se si tiene in considerazione che Dylan subisce una sorta di estraniamento. E' come se stesse piano piano perdendo la ragione. Il volto di Groucho che appare nel megaschermo(supposizione)è una sorta di suo subconscio che tenta di svegliarlo e farlo riprendere da quel momentaneo momento di follia, così come le apparizioni di Groucho nei sogni di Dylan. Il signor Dog sta praticamente perdendo la testa, per questo il suo attegiamento sembra così strano. In un certo senso, anche questo elemento è tratto dalle "12 fatiche di Asterix" a cui si ispira gran parte della vicenda. Anche in questo caso Asterix e Obelix perdono gradualmente il lume della ragione a causa della burocrazia, tanto che finiscono per bersi tutto quello che viene detto loro di fare e Obelix perde anche il senno(una scena spettacolare: Obelix che corre da una parte in mutande e i suoi pantaloni che corrono in quella contraria!).
Secondo me è per questo che Dylan sembra così sciroccato e se mi sbaglio spero che il Rrobe mi correggerà. Io non l'ho trovato così privo di senso.
Il tranello logico che Dylan rifila al dottore è abbastanza conosciuto e molto probabilmente è una citazione, però avrei stimato immensamente di più il Rrobe se avesse tirato fuori qualcosa di più originale. Se fosse stato così avrei votato "capolavoro". Resta il fatto che è(come direbbe Bruno Pizzul) "TUTTO MOLTO BELLO!"

FINE SPOILER

SPOILER

la scena piu' bella è stata per me quando ad un certo punto Dylan fa , ne ho abbastanza di parlare con una segreteria telefonica , e la cosa sparisce ;
scene come quella a pag.69 non si vedevano da molto su Dyd , il finale mi è piaciuto molto , e rende originale la parte finale che è un po' troppo copiata da Asterix , cioè difficile fare meglio del cartone in quella scena.
Alcune scene di intermezzi in teatro non le ho capite, dovrei rileggere l'albo. Cmq un albo senza sangue e incentrata sul surreale è quello che non mi sarei aspettato da Recchioni. Cmq va bene , cioè le idee ci sono , il personaggio è rispettato alla grande , i disegni sono stati ottimi.

FINE SPOILER

STORIA 7 +
DISEGNI 7 1/2

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by MisterRaven</i>
@Nebbia e Waits: non vorrei interpretare male il pensiero del Rrobe, ma secondo me........ <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Può darsi, ma se è così per me resta quella freddezza di fondo che non mi trasmette <i>l'impazzimento</i> di Dylan. Il progressivo andare fuori di testa di Obelix e Asterix era molto più efficace [;)] anche se va detto che in chiave comica è molto più facile rendere situazioni come quelle.

Per il resto sono prefettamente d'accordo con te, sia sull'originalità di fondo del soggetto (<b>SPOILER</b> <font color="beige">che bello che non ci venga spiattellata la natura dei "cattivi".. erano alieni probabilmente, ma il fatto che non venga detto chiaramente è un tocco di classe che mi piace</font id="beige"> <b>FINE SPOILER</b>) sia sul fatto che è una storia dove finalmente succede qualcosa.
Ribadisco che è un' ottima storia, per me di gran lunga la migliore dell'anno insieme a quella di Enna e Mari sul gigante.

letto...rimando per giudizio e commenti...voto comunque alto......grande il rrobe che aiuterà molto dylan dog....

MMM...
Nì
Comunque andiamo meglio.
Scritta bene ma...
Va be', comunque poi mi spiego meglio e specifico che ritengo l'albo perlomeno scritto con cognizione di causa...
sebbene...
voto 6

oh,finalmente!perchè i fumetti non li fanno più fare a chi li sa fare,come in questo caso?
perchè gente che dovrebbe portare l'aratro nelle sue spalle per preservare il maggese si ostina ancora a mettere nero su bianco le proprie elaborazioni entropiche di deiezioni creative?
detto questo messaggio di buon natale a tutta la meravigliosa redazione della testata, vengo al dunque.
intanto tutti i pipparoli della citazione che infestano questo forum in questo albo avranno pane per i loro calli.
io ne ho colte un po'(in qualità di magister pipparolis),ma non mi sono fermato ad indagare meticolosamente,poichè mi sono lasciato trascinare della storia.
da qui in poi SPOILERIZZO
mi chiedo se il cage di the weather man sia frutto di brindisi o sia stato scelto da R.R., perchè sembra buttato lì,ma ha un suo perchè (voglio dire,è un film angosciante nel suo piccolo,specialmente nel frammento che celebra il cameltoe in età puerile della giovine fanciulla,spiazza da un certo mpunto di vista..),poi..io 'sta storia la metterei così: kafka meets micropunte di lsd that meets il cervello di klaus kinski (ossessivo compulsivo),voglio dire,è un po' cattivo pubblicare accodati -cose dell'altro mondo- e -il modulo a38-,è una cosa quasi fantozziana,è come la ragazzina bionda con gli occhi azzurri che legge la letterina al megadirettore (la storia in questione) confrontata a mariangela (l'albo scorso).
mi complimento davvero con recchioni(ma glie l'avrà mai fatto nessuno il dilettevole passaggino flic floc : <<non sono recchioni,non mi chiamo frì frì..>>chissà,certe cose devono rimanere chiuse nella gabbia dell'ignoto),ma ho una piccola riserva..nel senso,ora io aspetto da lui una storia con dylan cazzuto,che spara,piange,s'innamora e si dilania (anzi dylania).
perchè a questa storia manca un po' quel lato puttano (quello da lacrimuccia tipo:..no,non morire..no..resisti),che diventa un po' come tetano,nel cuore dei lettori.
io sono felice 'sto mese.se voi non lo siete per quanto mi riguarda potete anche morire di setticemia.

Olè!
Anche nel 2008 ho letto una storia di Dylan Dog [:)]
Dopo le 24 pagine del DDCF di Bilotta e l'illusione delle prime 80 del mese scorso, finalmanete una storia completa1!!

Dai, sono felice e soddisfatto.
Sapevo che RRobe non avrebbe deluso un vecchio abbonato!

La storia globalmente mi è piaciuta, ma l'ho trovata molto sghemba e meno compiuta dei romanzi incompiuti di Kafka.
L'aspetto più interessante è la pettinatura di Molly, che mi ha ricordato Coppola di "Gente che Scompare"[:X].
Vabbè...iniziamo...va bene non chiarire l'origine dei presunti "alieni", ma allora che senso ha buttarsi pure in una delle spiegazioni tra le più lunghe che la storia ricordi senza chiarire a fondo il perchè di certe situazioni?
E poi, che senso ha la sequenza dell'arciere? Una figura totalmente irrilevante ai fini della storia, pretestuosa.
Ancora, Bob. Figura ben più profonda, ma liquidata in fretta senza troppi perchè (ti aiuto perchè ho l'impressione che mi abbiano fatto qualcosa di male... [V] si ciao!).
E poi Molly. Delineata perfettamente all'inizio e infine scomparsa, ma proprio in tutti i sensi, sia in quelli positivi che in quelli viziati da una certa leggerezza di scrittura.
L'autore mi sembra un po' uno che ama buttare tanti bei giocarelli sul tavolo, e ti intrattiene anche a dovere, ma poi si stufa lui per primo, lasciando il gioco senza una degna conclusione.
La storia fila che è una meraviglia fino a metà, vero capolavoro di scioltezza, capace di estrapolare vivacità, interesse e meraviglia anche da situazioni semplici (la cliente con lo stesso problema di Dylan, la pizza, il cinema, l'aggancio alla Compagnia....)
E' nelle prime 50 pagine che sta tutta la tensione dell'albo, raggrumata benissimo, pesantissima nella semplicità delle scene che si susseguono.
Quando poi iniziano i numeri strabilianti il gioco si fa più sciatto. L'ingresso della spiegazione "tecnologica" ci mette del suo e toglie ogni residuo di poeticità al quadro. Kafka si perde e si cercano stratagemmi divertenti (la cavalcata, la segretaria ninfomane) per ravvivare il tutto. La spiegazione lunga che non chiarisce proprio nulla e nemmeno riesce a confondere più di prima, semplicemente sta là e non si sa perchè. E la conclusione dell'indovinello suggella il tutto (ma perchè creare un personaggio tanto misterioso e oscuro se alla fine lo si lascia soccombere a un indovinello senza nemmeno riuscire ad elevarlo allo status di antagonista per mancanza di mezzi, motivi e spunti????[8)])
Insomma, tanti potenziali punti di interesse, ma lasciati un po' a languire.
Però, a parte le ultime 35-40 pagine la storia è un capolavoro [:)]
Dunque, in finale, considerato il tutto, ho votato Sufficiente.

letto e ho votato Eccellente!

aho a me sembra di aver mangiato una "victors respira vivo"...aahhhh che bella boccata di aria fresca!!

non sarà un albo che diventerà pietra miliare nella vita di Dylan Dog, però è molto bella e divertente!![:p][:)]

storia sempre dinamica, parte subito con un ritmo andante, cresce costantemente, pochissime pause (e quelle che ci sono ci danno un DYD frizzante e brillante, ma ci torno dopo), sempre nuove evoluzioni (<font color="beige">realtà un pò cambiata, poi mistero Imperiranium, poi entrare lì dentro, poi scoprire il loro obbiettivo, poi,poi, la trame è piena e corre!!!</font id="beige"> [:p])

poi il Dylan è in ottima forma: buffissimo sulla vespa (che spettacolo di casco, ADATTO al personaggio!), l'ho trovato latin lover vecchia maniera (non è che lei gliela da xchè gliela deve dare, c'è un minimo di approccio e battutine), irascibile e scattoso (anzichè minacciare il capo, lo aggredisce. era ora!!).

finalmente è una delle poche storie dove il cliente (è vero che è un pretesto qui) muore/scompare (gli altri arrivavano sempre alla fine della storia o erano i cattivi).

beh non c'è paragone rispetto alla storia del mese scorso (anche se è ingiusto fare confronti): lo scorso mese si leggeva un'avventura surreale x 10 pag e poi ne partiva un'altra fino al "finalechegiustificailtutto", stavolta la storia è si surreale ma si evolve e cresce. storia molto interessante versando pochissimo (quasi niente) sangue, bravo!

io ho visto una citazione nella segretaria che si "trasforma"..mi sembra un omaggio al film "la casa" di Sam Raimi dove le persone impossessate si trasformavano così: unghie affilate, denti sporgenti, volto deformato..

disegni spettacolari, complimenti!
copertina che non vale niente, che centra con la storia? nisba!
il finale è abbastanza normale, è vero non ci sono sconvolgimenti o stracolpi di scena, ma se il rischio era rovinare la storia a me va bene così!

un 40 minuti sempre vispo e concentrato, sempre curioso, con foga di scoprire come va....ottimo! questo chiedo ad un dylan dog!

Un bel Dylan.

Recchioni scrive una storia vivace, finalmente fantasiosa, rispettosa del personaggio e della sua ambientazione (si capisce che il RRobe è un fan di vecchia data). L'insieme è imperfetto ma fresco, stimolante, <b>riconoscibile</b>. Sghembo, anche, ma è uno sghembo molto dylaniano, non nuovo ai lettori più affezionati. In più, cosa che ho molto apprezzato, Recchioni si mette al servizio del personaggio e "ripulisce" il proprio stile, scrivendo con una certa sobrietà: la storia è priva di eccessi, i dialoghi misurati e non troppo <i>cool</i>, i personaggi in linea con le rispettive caratterizzazioni. Ma la sceneggiatura non è affatto piatta, fortunatamente. Vero: la parte conclusiva non è all'altezza dei primi due terzi dell'albo, ma a conti fatti si tratta di un peccato veniale, e la conclusione, comunque, è tutt'altro che disprezzabile. E Groucho, vivaddio, è il personaggio folle e surreale che dovrebbe sempre essere: per buona parte dell'albo è assente, eppure c'è molto più Groucho tra le pagine di questo <i>Modulo A38</i> che in certi (molti) albi passati.

Buoni i disegni, curati ed espressivi. Brindisi avrà anche fatto di meglio, ma è comunque un bel vedere.

Un'annotazione conclusiva, che nulla ha a che vedere con la complessiva bontà della storia: credo che questo sia uno degli albi con meno vignette dell'intera collana. Le vignette doppie (se non quadruple) abbondano, e sono mediamente di più che negli altri numeri: questo fa sì che, purtroppo, l'albo si "consumi" molto in fretta. Personalmente la cosa mi dispiace, anche se, ribadisco, la storia rimane ugualmente godibile.

Alla fine ho votato buono. Meglio mantenersi calmi con i giudizi, soprattutto tenendo conto che l'autore è al primo approccio con una storia di 98 pagine su Dylan. -INIZIO SPOILER L'albo scorre bene, non ci si annoia mai, fino a pag.59 quando incontra il sig.Wrigth che si dilunga nell'elencare i pregi ed i difetti della sua azienda. Il dialogo si conclude in maniera imprevedibile quando Wright da piena liberta a Dylan di disdire il contratto con l'Iperuranium e riportare gli eventi accaduti fino ad allora alla normalità. Mi chiedo che senso abbia creare un contesto del genere per poi lasciare al protagonista la liberà di decidere sul futuro della Terra. Prosegue con l'incontro del Grande Capo (e il RRobe qui può dire qualsiasi cosa ma a me questa scena ha ricordato Matrix...) che si conclude con brillante/quantomenoscontato indovinello che dà l'avvio al finale della storia riportandola sui livelli di "ritmo" iniziali. FINE SPOILER- Tutto sommato trovo che l'autore abbia avuto, come detto già da altri su questo forum, la "timidezza" di osare di più e la "spensieratezza" di creare un nuovo mondo (informatico?) che potrà essere ripreso in futuro dal RRobe per essere approfondito e sviluppato in tutta la sua completezza.

Votato buono.
La storia anche a me è piaciuta un sacco fino a oltre la metà per poi chiudersi un po' velocemente.
Però bello. Son convinto che una storia del genere in effetti spaccherà il forum a metà...
Sui disegni nulla da dire. Brindisi è uno dei migliori che disegnano Dylan. Questo era una garanzia che non ha assolutamente deluso

Spaccare a metà non credo, perchè è impensabile che una storia come questa raccolga anche solo un quinto dei detrattori delle ultime di Ruju!
Però può entusiasmare o lasciare perplessi, questo sicuro.
Per spaccare spaccano storie tipo L'Assassino è tra noi...La stanza numero 63...che dici fanno cagare del tutto o sono assolutamente godibili anche se non raccontano propriamente di Dyd.
Questa invece, recuperando tanti temi e modi "storici" e facendolo anche bene in certi punti, si assicura un consenso quasi unanime, penso.

Io sono partito col piede sbagliato,lo ammetto. Avevo così tante aspettative che l'unico modo di soddisfarle sarebbe stato un albo ineccepibile e questo purtroppo non è. Appena finita la lettura, molto veloce, sono rimasto un pò così, tra il deluso e lo sconcertato! Ripensandoci a mente fredda e ripulendo la mia mente da tutti i pregiudizi (in positivo) devo dire che è una buona storia, non ottima e non capolavoro.
Sono molto in linea con GP,Waits e Rimatt. Ho apprezzato la capacità di RRobe di entrare nel mondo di Dyd senza sfasciare la porta d'ingresso con un calcio ma semplicemente suonando il campanello. Dylan è Dylan, lo stesso dicasi per l'assente/presente Groucho. La prima metà corre che è una bellezza ma c'è comunque una freddezza di fondo che impedisce un certo coinvolgimento. Per intendersi, pensate alla stessa storia scritta dalla Barbato: Dylan senza Groucho sarebbe stato disperato, sull'orlo del suicidio, avrebbe ricominciato a bere ecc ecc...
Ecco, mi sarei accontentato di una via di mezzo, che non appesantisse l'albo ma che al tempo stesso esternasse com'è un Mondo Senza Groucho.
Ovviamente i lati positivi sono innumerevoli, a cominciare dagli splendidi disegni di Brindisi, uno dei pochi che riesce a disegnare sempre qualche nuova fisionomia, per proseguire con le mancate banalità retoriche che avrebbero potuto esserci.
Mi riferisco soprattutto agli alieni (bellissima la battuta "Siamo solo uomini d'affari" "Ecco, l'ho detto, siete alieni!").

E sono d'accordo con Chucho quando dice che è stata una scelta infelice accostare questo albo con "Cose dall'altro mondo".
Questo "Modulo A38" evolve, cresce con lo scorrere delle pagine (ma purtroppo non lascia il segno) dove l'altro era una sequenza di gag accorpate dal bi-spiegone finale molto insulso.

voto : Buono ++