<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by SAMURALE</i>
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I vari super eroi che citi non sono stati snaturati
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Ma come no?
Frank Miller ha preso Devil (scanzonato e brillantone) e lo ha trasformato tanto nel carattere, quanto nella moralità. Rendendolo lacerato e ambiguo nei confronti della legge. Creando nuove linee guida e altrettanti spunti di riflessione sul personaggio. Tutt'ora seguiti dai vari Bendis e Brubaker.
Peter Parker ha avuto la saga del clone, sarà anche stata una forzatura, ma lo ha snaturato al punto che per un po' non era neanche più Peter Parker ma Ben Really. Ora gli hanno tolto la moglie e un ventennio di ricordi... e tra le due cose è stato coinvolto, per esempio, in situazioni come "<i>Evolvi</i> o muori" (esplicite fin dal titolo stesso)
Garth Ennis ha preso il Punitore e in Marvel Knights lo ha depurato di ogni connotazione positiva. Rendendolo, grottesco, umoristico, estremo. E, credimi, davvero <i>non piaceva in tutte le salse</i> visto che il buon Quesada (dio lo conservi in eterno) è corso ai ripari con la linea Max: ma anche qui Ennis in particolare con "Born" decide una cosuccia da nulla: cioè che Castle era pazzo e psicopatico ben prima della strage della sua famiglia. [:0]
Sul resto, possiamo anche parlare, ma sul fatto che la Marvel non snaturi i suoi personaggi, insomma...
Precisato questo.
Mi sa che non mi sono riuscito a spiegare. Visto che la penso come te, ma il messaggio non è arrivato. Ci riprovo.
Sono d'accordo che il personaggio ha bisogno di evolversi infatti ho detto:
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br />concordo che, all'interno di questi cliché ci siano buoni margini per interessanti (MA COERENTI) evoluzioni interiori per il personaggio.
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Ho provato però a spiegare anche perché secondo me questo non accade:
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
Perché il personaggio si adegui ai tempi in maniera narrativamente realistica e credibile occorre una graduale presa di coscienza degli accadimenti.
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Senza continuity non c'è evoluzione.
Il che non equivale a dire: senza continuity non ci saranno più buone storie (ma questo è un altro discorso).
Stiamo dando spiegazioni diverse alle stesse conclusioni.
Io non ho mai voluto radicalizzare il personaggio: quello era Claudio[:D]
A.
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http://dallacantina.blogspot.com