Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Dylan Dog e i tempi che cambiano
MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 2:11 pm 
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Iscritto il: ven nov 28, 2008 6:30 pm
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Credo sia uno spunto interessante, non so se già affrontato in qualche altro topic. Pensate che il tempo che passa e l' evoluzione civile e di costume che ciò comporta debbano o meno influire sul mondo di Dylan Dog? Per aprire la discussione copio e incollo un intervento che ho fatto un pò off topic. [:)]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by claudiocu76</i>
<br />Benvenuto nei territori di Altroquando![:)]

sui discorsi su DYD sono d'accordo con SAMURALE e MisterRaven.
<b>anch'io da ex lettore vedo un Dylan Dog appassito, ingabbiato nei suoi clichè, un pochino lontano anche dalla realtà attuale.</b>
poi è vero che siamo cambiati noi lettori: un conto è leggero da 12-14 anni in su (quando ho cominciato) ed un conto è leggerlo oltre i 30 (quando ho smesso).
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Parli di un Dylan Dog ingabbiato nei suoi clichè e lontano dalla realtà attuale... Il che vuol dire che non è cambiato poi così tanto! Allora forse il problema è che Dylan Dog nel nostro immaginario è strettamente legato a quel periodo a cavallo fra gli '80 e i '90; il nostro Dylan Dog ascolta Doors, Iron Maiden e Pink Floyd in vinile, va a vedere "Un lupo mannaro americano a Londra" in qualche maratona horror di qualche cinema della periferia londinese, chiama dalle cabine telefoniche degli angoli più nebbiosi della città, va in giro con una macchina giurassica... Insomma, vive nel passato, ma questo vivere nel passato oggi rischia di assumere un effetto spiacevole e amaramente nostalgico se non ridicolo. Allora Dylan Dog deve essere rinnovato, ma ce lo vedete Dylan telefonare con un cellulare, ascoltare un compact disc o andare in un multisala a vedere "Twilight"? E no, cavolo! E allora mi sa che siamo in un vicolo cieco, riguardo alla possibilità di recuperare certe atmosfere che hanno fatto di Dylan il nostro fumetto preferito... Tuttavia, ogni mese vado in edicola sperando di essere smentito.


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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 4:36 pm 
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secondo me dylan dog non dovrebbe mai cambiare perchè il suo fascino sta proprio nell'ambientazione in cui vive


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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 5:12 pm 
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Iscritto il: gio dic 18, 2008 2:36 pm
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non si tratta di ambientazione..si tratta del modo di essere del personaggio.

Batman che sia quello della golden age, quello di Burton, di MIller, di Nolan o MOrrison (tutti diversissimi tra loro per ambientazione ma anche per comportamenti) mantiene gli stessi cliche' eppure si e' evoluto tenendosi strette nuove e vecchie generazioni. Semplicemente i cliche' di batman sono stati applicati ai tempi. E che si dica, meglio allora, meglio oggi qualcosa di buono in tutte le sue versioni lo trovano nostalgici o nuovi lettori.

Bruce Wayne nei primi batman (Kane) era un palyboy e basta..oggi farebbe ridere cosi' hanno avuto la bella idea di lui che fa finta di esserlo per giustificare che di giorno e' cotto e deviare i sospetti. E' piu' consapevole.
DYD non ha avuto lo stesso trattamento..e' rimasto quello che era all'inizio e dopo le storie che ha vissuto qualcosa ti cambia...

Io del personaggio di DYD mi sono disaffezionato per questo, perche' diventato poco credibile..ho capito i mostri siamo noi le sue filosofie ecc....ecc...ma alla fine il mostro stereotipato lo e' diventato lui.
E' l'Old-BOy

Non so come spiegarmi...
Un esempio stupido tanto per dire:
IO sono un ribelle per natura...ai miei tempi lo ero perche' indossavo 4 orecchini quando se ne avevi uno eri gia' visto male. Oggi lo sono perche' ho fatto tre figli e me li mantengo...molto piu' difficile che indossare gli orecchini;-). E se avessi mantenuto i 4 orecchini, e il look di allora sarei diventato ridicolo.

Questo per dire che sia allora che oggi il cliche' "ribelle" rimane...semplicemente e' applicato in maniera diversa.


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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 6:51 pm 
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Iscritto il: lun nov 20, 2006 10:46 pm
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Il discorso è stato più o meno altre volte affrontato.

Chiedere a Dylan Dog un'evoluzione (o meglio, un aggiornamento delle sue peculiarità etiche e caratteriali) per dare realistica credibilità al suo ruolo, è qualcosa che non può prescindere dalla continuity.
Che nel personaggio di Sclavi non sta proprio di casa.
Per infinite ragioni, più o meno condivisibili, più o meno legate a vincoli serilai o produttivi.

L'evoluzione è conseguenza dell'esperienza che a sua volta è conseguenza del ricordo.

Dylan Dog, quasi sempre, vive l'avventura del mese senza alcuna traccia emotiva o formativa di quella precedente.
Perché il personaggio si adegui ai tempi in maniera narrativamente realistica e credibile occorre una graduale presa di coscienza degli accadimenti.

In fondo, Alessandro, a 37 anni è facile capire che mettere al mondo 3 figli richiede più coraggio che mettere all'orecchio 4 orecchini, ma a 15 anni, famiglia e figli sono il simbolo del conformismo sociale.
In mezzo c'è la continuity della tua vita, ovvero vent'anni di esperienze e ricordi che ti hanno portato a determinate conclusioni.

Come dicevo già altrove, in America mantenere il personaggio "moderno" (talvolta snaturandolo) è parte del Marketing dell'editore.
Lo ha fatto Miller con Daredevil. Lo ha fatto Ennis con quasi tutti i personaggi non suoi cui ha messo mano. Lo ha fatto Quesada con il BND di Peter Parker.
Ma la Marvel è una Repubblica Democratica fondata sulla continuity.
La Sergio Bonelli Editore è una Repubblica Democratica fondata sulla tradizione.

A.
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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 7:08 pm 
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Iscritto il: mer nov 05, 2008 9:53 am
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secondo me
ho perso interesse verso DYD x il suo immobilismo come persona che non cresce mai, che non subisce gli eventi.
non deve di punto in bianco usare il cellulare o il portatile, ma a livello di comportamento una volta pùo essere cinico o spietato o commettere errori. lo farebbe più umano, più "reale".
scusate il termine ma lo vedo "santarellino": sempre tanto perbenista, sempre innamorato, sempre scopata ultrafacile, la pistola sempre scordata (e basta, sei un investigatore xchè non te la porti dietro?!), sparare solo se ultrastrettamente necessario.
ve lo ricordate il fantastico Dylan nei "i conigli rosa uccidono" che squartava tutti? e poi anche lì come in tanti altri, ma quanti finali aperti/ambigui c'erano? c'era spazio alla fantasia del lettore.
poi è diminuito in modo incredibile lo splatter, il sangue! Golconda era l'apoteosi, poi ci sono state altre storie truculente, ma stavolta il sangue o il tipo di omicidio non veniva disegnato!
che dite?


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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 7:15 pm 
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Iscritto il: lun nov 20, 2006 10:46 pm
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Che con la Barbato la scopata non era poi così ultrafacile... [:D]

Non scherziamo, Claudio.
Io non vorrei snaturare il personaggio, anzi, è fondamentale che rimanga fedele alla sua natura, quindi facile all'Amore, perbenista, pacifista ecc ecc.
Ma concordo che, all'interno di questi cliché ci siano buoni margini per interessanti (MA COERENTI) evoluzioni interiori per il personaggio.

Però, suvvia, se voglio leggere di un egoistico bastardo, sfoglio con più gusto John Doe.

A.
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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 7:41 pm 
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Iscritto il: gio dic 18, 2008 2:36 pm
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come gia' detto nel topic delle presentazioni non credo ci sia bisogno di radicalizzare il personaggio.
E appoggio Bonelli nel discorso della tradizione che pero' gioca sulla forza di personaggi estemporanei. Su Tex, NN o Zagor posso darti in pieno la ragione. Loro non sono Umanizzati ma lo stereotipo dell'eroe nel western, nella fantascienza, ecc... SOno un giocare ai cowboy e agli indiani al di sopra delle leggi naturali.

COn Dyd si gioca invece a fare l'antieroe in un contesto vero. La societa' che condanna e' la nostra non quella dell'immaginario cinematografico del genere western o del sottogenere fantascienza.
La vera forza del genere Horror (soprattutto 70-80) era la denuncia sociale. E in teoria lo dovrebbe essere anche oggi...

I vari super eroi che citi non sono stati snaturati (se non quando rimpiazzati con cloni o forzature estreme).
Batman e' batman e piace in tutte le salse a mio figlio di 4 anni, mia figlia di 6 e a quello di 12. Ovvio che loro non colgono le sfumature di Nolan e vedono il cattivo e il costume mentre io si. Loro vedono adam west come Batman e tremano per lui in pasto ad una pianta carnivora gigante...io me la rido, colgo l'ironia quando chiamano robin "prestigioso" e rimango estasiato dall'impatto visivo POP di quella serie. Ma tutti guardiamo sia all'uno che all'altro.

Piu' chiavi di lettura mantenendo il cliche'.

Mettiamo Kill Bill
A - Cattura chi ci vede il film d'azione (primo livello di lettura)..."troppo forte la sposa" e si gasa
B - Cattura il nostalgico che vede i riferimenti ai film della sua infanzia (shawbrothers per primi ecc...) Azz. pai mei come il cattivo di quei film o il costume di Lee.
C - Cattura ad un terzo livello chi conosce o studia il cinema cogliendo la citazione "raffinata"..il montaggio, la fotografia
"azz...e' la stessa inquadratura di sentieri selvaggi"
D - Strizza l'occhio al pubblico piu' maturo e gli strappa una ghignata sugli stereotipi portati allo stremo.

Dyd non ha lo spessore di tutti quei personaggi che ho citato. E' lui stesso la zona del crepuscolo.
A distanza di anni rileggo i numeri che ho e a volte guardando i titoli confondo le storie (cosa che non mi accade con i mille topolino che ho!) Questo perche' DYD punta troppo sulla tradizione e dopo un certo numero di uscite e' passato dal citare gli horror o altri media a citare se stesso ripetendosi quasi come un tormentone di Zelig.
Cambiano le maschere ma la tragedia e' la stessa.

Se strizzi l'occhio alla realta' le strade per me sono due....o ci giochi con estrema ironia (ma in maniera raffinata e penso a Vincent Vega o a Beatrix) oppure lo fai in tutto per tutto compresa l'evoluzione del personaggio!

Ma ripeto questa cosa e' nata nel topic dove mi sono presentato spiegando delle motivazioni personalissime...che per un altro potrebbero essere l'esatto contrario.
Se poi parliamo di politica commerciale per me Bonelli fa benissimo a mantenere la tradizione. Per ogni vecchiaccio che perde come me trova 2 nuovi e giovani lettori idealisti, romantici legati al mondo leopardiano di DYD. COn il rischio di mantenersi il vecchiaccio che continua a comprarlo per collezionismo, per nostalgia, perche' ormai li ha presi tutti....

Dio santo.....solo lui sa quanto mi e' costato dire BASTA!


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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 7:59 pm 
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x Andrea
ho descritto i miei desideri su DYD, un pò troppo estremi hai ragione,
ma io il succo è che lo vorrei avere più umano.


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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 8:27 pm 
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Iscritto il: lun nov 20, 2006 10:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by SAMURALE</i>
<br />
I vari super eroi che citi non sono stati snaturati
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ma come no?
Frank Miller ha preso Devil (scanzonato e brillantone) e lo ha trasformato tanto nel carattere, quanto nella moralità. Rendendolo lacerato e ambiguo nei confronti della legge. Creando nuove linee guida e altrettanti spunti di riflessione sul personaggio. Tutt'ora seguiti dai vari Bendis e Brubaker.

Peter Parker ha avuto la saga del clone, sarà anche stata una forzatura, ma lo ha snaturato al punto che per un po' non era neanche più Peter Parker ma Ben Really. Ora gli hanno tolto la moglie e un ventennio di ricordi... e tra le due cose è stato coinvolto, per esempio, in situazioni come "<i>Evolvi</i> o muori" (esplicite fin dal titolo stesso)

Garth Ennis ha preso il Punitore e in Marvel Knights lo ha depurato di ogni connotazione positiva. Rendendolo, grottesco, umoristico, estremo. E, credimi, davvero <i>non piaceva in tutte le salse</i> visto che il buon Quesada (dio lo conservi in eterno) è corso ai ripari con la linea Max: ma anche qui Ennis in particolare con "Born" decide una cosuccia da nulla: cioè che Castle era pazzo e psicopatico ben prima della strage della sua famiglia. [:0]

Sul resto, possiamo anche parlare, ma sul fatto che la Marvel non snaturi i suoi personaggi, insomma...

Precisato questo.
Mi sa che non mi sono riuscito a spiegare. Visto che la penso come te, ma il messaggio non è arrivato. Ci riprovo.
Sono d'accordo che il personaggio ha bisogno di evolversi infatti ho detto:

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br />concordo che, all'interno di questi cliché ci siano buoni margini per interessanti (MA COERENTI) evoluzioni interiori per il personaggio.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ho provato però a spiegare anche perché secondo me questo non accade:

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
Perché il personaggio si adegui ai tempi in maniera narrativamente realistica e credibile occorre una graduale presa di coscienza degli accadimenti.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Senza continuity non c'è evoluzione.
Il che non equivale a dire: senza continuity non ci saranno più buone storie (ma questo è un altro discorso).

Stiamo dando spiegazioni diverse alle stesse conclusioni.
Io non ho mai voluto radicalizzare il personaggio: quello era Claudio[:D]

A.
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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 10:22 pm 
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Iscritto il: gio set 18, 2008 1:24 pm
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Vi faccio una mia considerazione su cosa mi fa credere che il personaggio sia cambiato. In quanto appassionato di gadgets di dylan dog, passione nata perchè negli anni 90 andando alle elementari/medie mi compravo diari, penne, gadgets...credo fosse un merchandising intelligente per"adescare" giovani nuovi lettori...e porca t*** se ci sono riusciti!!! Negli anni ho preso un pò di tutto...lavagne, cuscini, zerbini, statuine e chi più ne ha più ne metta...adesso a parte il cambiamento innegabile del tipo di storie ( ma quello è stata una sua evoluzione), mi ritrovo in procinto a prendere per il lancio del film:
1)ACCENDINI mentre dylan è testimonia della campagna respiro...quanti di voi avranno un bel disegno con il Marlborone in bocca...
2)OROLOGI della Chronotech pubblicizzati durante uomini e donne ( tronisti tipici lettori di Dylan, secondo sondaggio di Vespa [;)] )
che altro???
Gli accendini li comprerò perchè costano poco, perchè non posso perdere un gadget del 2009 se cerco cose vecchie di 10 anni e perchè non sono male. Gli orologi li ho presi perchè sono uno s*****. dipendente che però ringrazia KV81 per avermi segnalato un'asta ebay che una volta tanto è servito a farmi risparmiare...

Non commento le storie, si è detto tanto. Vi commento il cambiamento nella politica dei gadgets


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MessaggioInviato: ven dic 19, 2008 10:52 pm 
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Iscritto il: mer apr 02, 2008 5:37 pm
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Io la penso come Andrea, il punto centrale della questione è la continuity. Senza di quella non ci sarà mai un cambiamento e Dylan rimarrà sempre uguale a se stesso.
Il fatto è che ormai non si può più fare, ormai il dado è tratto. Quindi non si può far altro che gioire per le storie di Dylan che sono scritte bene.


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MessaggioInviato: sab dic 20, 2008 12:26 am 
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Iscritto il: lun nov 20, 2006 10:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by MisterRaven</i>
<br />il punto centrale della questione è la continuity. Senza di quella non ci sarà mai un cambiamento e Dylan rimarrà sempre uguale a se stesso.
Il fatto è che ormai non si può più fare, ormai il dado è tratto. Quindi non si può far altro che gioire per le storie di Dylan che sono scritte bene.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ecco appunto.
Spiegato in due righe. Quando il padreterno distribuiva il dono della sintesi dovevo essere in fila per qualcos'altro.

A.
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MessaggioInviato: sab dic 20, 2008 9:21 am 
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Iscritto il: gio dic 18, 2008 2:36 pm
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idem...io ero tra i predicatori all'inferno!


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MessaggioInviato: sab dic 20, 2008 12:25 pm 
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Iscritto il: ven ago 25, 2006 4:45 am
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Località: vasto (ch)
ma anche se dylan rimane identico, il mondo intorno a lui è cambiato.
un esempio che avevo citato tempo fa, da qualche parte nel forum, è quello della prostituzione.
negli anni si è passato da:
le donne ricche che lo facevano per noia (jack lo squartatore)
la donna in carriera indipendente ( bree)
la donna sfigurata in un ambiente povero e sporco ( il marchio rosso)
la ragazza con una casa sua e con un diploma in lingue che lo fa per mantenere il fratello ma ha un protettore ( hook)
le ragazze povere e sfruttate che sognano di poter sfuggire ( il pozzo degli inganni e anima d'acciaio)

è per questo che rimanendo invariato dylan con il tempo risulta ridicolo o fuori luogo.
anche io comunque penso che il problema sia nella continuity e sul fatto che ( in questo momento) il fumetto non ha UNO SCOPO, non ha una macro storia da poter sviluppare per arrivare ad un finale, cosa che in genere tutte le serie hanno


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MessaggioInviato: sab dic 20, 2008 2:39 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
Dylan Dog è cosi' non vive nel passato , non ha voglia di adeguarsi ad inutili (secondo lui) tecnologie , cioè o è un mongoloide che ogni volta che c'è un cellulare o un computer non capisce niente , oppure lui è di un altra epoca. D'altronde lui è vissuto in un epoca remota da bambino , quindi ha piu' un cervello da epoca antica.


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