Cravenroad7

Credo che più o meno tutti i lettori di vecchia data di una qualsivoglia testata siano per il potere dell'autore sul personaggio; basti pensare che solo fino al 1988 Sergio Bonelli evitava di stampare il nome dello sceneggiatore della storia ove non risultassero essere Nolitta o G.L. Bonelli (fino a che Nizzi, giustamente, dopo 6 o 7 anni di lavoro nell'anonimato su Tex pretese un minimo di riconoscimento) per paura che i lettori abbandonassero la serie.
Il GUAIO di Dylan Dog alla fine dei conti è quello che hai citato tu: la mancanza totale di una continuity interna ma anche semplicemente di un progetto editoriale che ponga come come primo obiettivo uno sviluppo - anche lieve - della storia del personaggio nel corso del tempo proprio come accaduto su Nathan Never o in Lazarus Ledd, due serie partite benissimo e che nel corso degli anni sono ancora andate a migliorare.
E' chiaro che una struttura narrativa soltanto episodica come abbiamo noi su DD porta ad un possibile incremento del numero degli sceneggiatori ma di contro una sempre più difficile gestione dei vari aspetti legati alla vita del personaggio (di qualsiasi tipo) rischiando così di andare a peccare inevitabilmente di incoerenza, di disarmonia o di varie concordanze logiche col Dylan del passato. Ovvio. Com'è ovvio che tutto questo al lettore di vecchia data nonchè affezionato possa non andare giù. E allora vedi che non basta neanche più fare arrivare nello staff lo sceneggiatore bravo e famoso o il più gettonato del momento.
Su Nathan Never, come penso saprai, si lavora in maniera completamente differente - ed è altrochè se dichiarata, la continuity: gli autori si siedono intorno a un tavolo e progettano insieme i futuri sviluppi della saga (basti citare la lunghissima saga-epopea della guerra tra Terra e Stazioni Orbitanti che ha stravolto il normale corso degli eventi e per cui ora nulla è più come in passato), dividendosi tra loro interi cicli - non semplici avventure episodiche - da sceneggiare (un pò come accade per i serial tv).

Credo che ci si debba rendere conto - e parlo senza peli sulla lingua - che Dylan Dog non è una serie intoccabile. O almeno non lo è più, soprattutto dopo l'uscita di scena di Sclavi. Quindi arrivati a questo punto penso si possa (si debba?) intervenire anche in maniera incisiva, prendendo decisioni piuttosto anche impopolari ma che diano un bello scossone alla baracca. Sopperire di botto all'assenza delle sceneggiature di uno degli autori più geniali sul pianeta non è una cosa semplice, me ne rendo conto ma allo stesso modo credo che coloro che abbiano gestito il progetto Dylan Dog dopo quel momento abbiano delle colpe non indifferenti.

no , per me il personaggio dovrebbe rimanere immutato ,
pero' farei delle saghe come è stato fatto per Zagor e Martin Mystere , senza che poi il personaggio venga stravolto.
Martin Mystere ha fatto la trasfertona in Italia , e Zagor parecchie saghe senza nessuna ripercussione definitiva.

Capisco il discorso di Recchioni e ne condivido in parte l'essenza.
Ciò che non condivido è esattamente quello che è stato sottolineato da Andrea e da vace.
la "profonda immobilità" (cit. da andrea[:D]) di questa serie è solo nella struttura episodica. Dylan è cambiato da 20 anni a oggi ed è cambiato essenzialmente perchè sono cambiate le mani che lo scrivono non perchè ha subito un'evoluzione. Questo secondo me è stato il grande sbaglio.
Lo scossone doveva avvenire già almeno 4-5 anni fa quando Sclavi scrive sempre meno fino a smettere del tutto. Invece no. Si alternano gli autori ed ognuno fa prevalere la propria visione del personaggio, sia chiaro, non ci sarebbe niente di male se rispettassero però (con le dovute eccezioni) i pochi paletti di papà Sclavi. Molti invece non lo fanno.
Quindi, la struttura è rimasta invariata ma il personaggio che si muove al di dentro no, si è come scolorito!.
Non mi sembra che il lettore "afficionado" sbagli o avanzi pretese esagerate quando chiede di poter leggere storie con un vero Dylan.

Un esempio di scossone avrebbe potuto essere il famigerato ingresso "sconvolgente" di Cagliostro nella continuità (ma quale??) della serie. Elemento che io accolsi in modo molto favorevole ma che è stato in seguito completamente ignorato. Non c'è comunicazione tra gli autori di Dylan, questo è quello che traspare da quello che leggiamo ogni mese. Ed è un peccato!

diciamo che la bonelli sta lentamente trascinandosi sui fasti passati (almeno per dyd) ti da discrete storie(se va bene),e ascoltando DI PERSONA la barbato ,lei ha detto che dyd ti mette pesantissimi paletti che non puo' non solo sorpassare,ma nemmeno sfiorare!!..la "colpa" è del fatto che sclavi è solo una firma in seconda pagina...e si è in mano a sceneggiatori che devono cercare di mediare tra il loro stile e i paletti della redazione!!!

Sclavi legge e approva tutti gli albi che escono, oltre a mettere il nome sul tamburino, preciso.

si lo so che le legge....il problema è quanto gli importi di leggerle....non posso (o forse non voglio) credere che la strage dei graham abbia avuto l'ok di sclavi dopo la lettura...mio dio è come portare nightmare 5 (per inciso uno dei piu' brutti della serie) su disney channel in prima serata!!!!! insomma sclavi fa davvero passare tutta la fuffa e l'approva??? io ho dei seri dubbi.....che spero non vengano mai confermati!!!

Secondo me alcune è costretto ad approvarle perchè sennò non avrebbero nulla da pubblicare, per questo 25 storie all'anno sono troppe

è pur vero che il tiz in una intervista aveva detto che i nuovi autori scrivono meglio di lui!![:o]

TIZZZ ARRIPIGGHIATI!![:D]

Stavo pensando una cosa mentre suonavo.. a quando risale e qual'è l'ultimo albo in cui Dylan suona il clarinetto davanti ad un cliente? Ed in generale, durante il corso della storia?

piu o meno lo stesso in cui costruisce il galeone ...

ps ma cel'avrà ancora ?

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by OmbraLuce</i>
<br />Stavo pensando una cosa mentre suonavo.. a quando risale e qual'è l'ultimo albo in cui Dylan suona il clarinetto davanti ad un cliente? Ed in generale, durante il corso della storia?
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Ne "I sei corvi" del maxi di questo mese.[;)]

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Waits</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by OmbraLuce</i>
<br />Stavo pensando una cosa mentre suonavo.. a quando risale e qual'è l'ultimo albo in cui Dylan suona il clarinetto davanti ad un cliente? Ed in generale, durante il corso della storia?
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Ne "I sei corvi" del maxi di questo mese.[;)]
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Non davanti al cliente, ma al telefono... [;)] [:D]

E prima di questo? (non ho ancora letto le ultime due storie del maxi)