Cravenroad7

Forum dylaniato
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# 267 - Cose dell'altro mondo
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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 2:36 pm 
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Prendiamo un foglio di carta trasparente, un libro di storia dell'arte, e ricalchiamo la Gioconda. Il rapporto tra il foglio e il quadro è lo stesso tra l'atmosfera di questo albo e quella classica sclaviana.


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 2:48 pm 
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Località: Grottaglie(TA)
Io ci aggiungerei anche i baffi alla Gioconda in questo caso [;)]


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 4:18 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by joe montero</i>
<br />Brutta come i quadri di certi pittori amatoriali che tentano di rifare il Tintoretto, Raffaello, Caravaggio e istituzioni varie. brutto come SPOILER il nulla informatico che esso descrive SPOILER Brutto e irritante come il tema del primo della classe delle scuole medie, che pensa di avere idee geniali soltanto perché nessuno gliene ha ancora mostrate di migliori. Brutto come dover riempire novantaquattro pagine di idiozie che si rivelano essere niente più che idiozie. Brutto come il modus operandi di uno sceneggiatore che vuole fare il folle o il surrealista ma non ne ha la stoffa. Brutto, e tronfio, come un piatto di spaghetti sconditi e tanto, tanto abbondanti. Brutto e stancante come una maratona in cui nessuno può arrivare primo. Brutto e pressapochista come i disegni dell'annoiato Casertano. Brutto come la pioggia che passa dal tetto. Brutto come sbagliare lo svincolo dell'autostrada e prendere per Milano invece che per roma, sì che se si voleva andare in una direzione si finisce sull'opposto cammino. Brutto e triste come il topolino che esce dalla montagna mentre la montagna va a Maometto. Brutto come questa recensione, o forse addirittura più brutto.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Se non ti piace quest'albo deduco che non ti piacciono neppure "Golconda", "La quinta stagione", "Inferni", "La clessidra di pietra", "Dietro il sipario" e tanti altri classici di Dylan. E quella presa in giro chiamata "Ascensore per l'inferno"? Secondo te era più o meno "brutta e pressapochista" di "Cose dell'altro mondo"?
Sto dicendo delle castronerie? Bene, per smentirmi almeno ti dovrai prendere il fastidio di motivare una stroncatura così dura_


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 5:49 pm 
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Iscritto il: gio mag 08, 2008 7:37 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
Se non ti piace quest'albo deduco che non ti piacciono neppure "Golconda", "La quinta stagione", "Inferni", "La clessidra di pietra", "Dietro il sipario" e tanti altri classici di Dylan. E quella presa in giro chiamata "Ascensore per l'inferno"? Secondo te era più o meno "brutta e pressapochista" di "Cose dell'altro mondo"?
Sto dicendo delle castronerie? Bene, per smentirmi almeno ti dovrai prendere il fastidio di motivare una stroncatura così dura
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ecco, ora sono veramente pentito di aver parlato benino di questa storiella. Per carità, evitiamo di tirare in ballo i classici di Sclavi che questo "Cosuccie dell'altro mondo" ha solo da perderci al confronto.
La dove c'era follia ed ispirazione, qui c'è solo tanta furbizia e un compitino scritto benino (ma con finale dilettantesco).
E non tiriamo in ballo neanche Chiaverotti va, che in confronto a questi nuovi autori ci fa un figurone anche lui.


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 6:27 pm 
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<b>@Waits</b>
Sicuramente ha da perderci, ma senza sfigurare: erano anni che non si leggeva un albo così squisitamente dylaniato. E comunque il mio post era una risposta provocatoria all'altrettanto provocatoria recensione di joe.
In ogni caso, tu mi dirai che se Pietro Manzoni caga in una scatoletta, la sua è "Merda d'Artista"; se lo faccio io è merda e basta.
Però su un fumetto seriale IMO il discorso è diverso: saper imitare (bene) lo stile e la poetica del creatore della testata può essere un pregio. Lo dimostra lo stesso Chiaverotti (autore che amo): i capolavori che ha scritto per Dylan Dog (e con lo stile di Sclavi) arrivano a dei livelli qualitativi che con il suo Brendon non sono mai stati raggiunti_


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 6:43 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Oddio, "squisitamente dylaniato"... Di Dylan c'è QUALCOSINA, in quest'albo; giusto un accenno, qua e là, quanto basta a renderlo quasi riconoscibile. Infatti gli ho dato una sufficienza piena. Ma da qui a definirlo un bel numero, ce ne passa.


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 7:08 pm 
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Iscritto il: mer apr 02, 2008 5:37 pm
Messaggi: 1466
Scusate, ma io non sono d'accordo di quando si parla di "stile dylaniato" come di uno stile in cui generalmente non si capisce una fava di quello che sta succedendo. Non sono d'accordo nel fare di tutta l'erba un fascio. Le storie come "Golconda" sono storie atipiche che stravolgono la narrazione tradizionale, che sono inverosimili (e dire che lo sono rispetto ad altre storie dell'orrore vuol dire che sono più intricate di un quadro di Bosch visto al contrario), ma non sono mica tutte così!
"La bellezza del demonio" a me è piaciuto molto e non è di questo tipo. Secondo me è più "dylaniato" di questo il finale di "Jack lo Squartatore" e "Alfa e Omega" è un'opera d'arte, come anche "Memorie dall'Invisibile" e ho citato 4 dei primi dieci albi e uno dei primi 20. Questo era lo stile originale di Sclavi. Perché quando si parla di storie "dylaniate" (termine che non mi piace), ci si deve per forza riferire a "Storia di nessuno" o "Golconda" o "Ascensore per l'Inferno"???
Le storie tipiche di Dylan non sono come "Cose dell'altro mondo" punto e basta, prima di tutto perché suddetto albo, secondo me, è scritto male. Per scrivere un albo come "Golconda" ci vogliono le palle quadrate e tanto tanto tanto talento e fantasia. Di Gregorio ha avuto la prima, ma non la seconda.
"Golconda" è qualcosa di originale e innovativo, che solo ad un uomo sulla faccia della terra è venuta in mente, mentre "Cose dell'altro mondo" è una trasposizione di [spoiler]Second Life[/spoiler].
Riassumendo: non è originale, non è scritta a dovere, non crea stupore o sorpresa (non c'è nessun commento di un lettore che non abbia intuito di cosa si stava parlando già da pagina 40) e praticamente non c'è storia!
Dire che questa è una storia "tipicamente dylaniata" perché è una storia atipica, è come dire che la merda è formaggio perché puzza.


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 8:13 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2493
h.15:22

SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER

Dannato Di Gregorio! Se l?albo fosse finito appena tre pagine prima si sarebbe potuto parlare di capolavoro. E invece no: dopo il ?tutto era un gioco dell?oca? e il ?tutto era un film? anche qui c?è la solita (non-) sorpresa metafumettistica (?tutto era un videogioco giocato da alieni?) che normalizza e appiattisce l?albo. Peccato, soprattutto se si pensa che a pagina 95 la vicenda era già conclusa e la storia non chiedeva altro che il logo ?Fine dell?episodio?.

Eppure, nonostante la suddetta (e grave) caduta di stile, ?Cose dell?altro mondo? eccelle da ogni punto di vista e resta uno dei migliori Dylan Dog degli ultimi anni.
Per apprezzarlo è necessario ricordare quali siano le caratteristiche che hanno reso Dylan Dog un?icona, un fenomeno editoriale, un fumetto letto persino da gente come Umberto Eco o Giulio Giorello. Perché in ?Cose dell?altro mondo? quelle caratteristiche ci sono tutte, sono miscelate a regola d?arte e sono arricchite dalla trattazione di tematiche moderne, attuali: ?Cose dell?altro mondo? è una storia che nessuno avrebbe potuto concepire prima degli anni ?00, ma è contemporaneamente un Dylan Dog tanto fedele alla tradizione da sembrare un frutto della penna di Sclavi.
L?ironia e la surrealtà, presenti già nell?incipit, accompagnano tutte le esilaranti situazioni nelle quali si imbatte l?Indagatore dell?incubo: proprio come avveniva nei vecchi Dylan, al lettore non viene chiesto di credere in quello che legge, ma semplicemente di seguire il flusso degli eventi, traendo spunti di riflessione dai vari siparietti della storia. Così quelle che in apparenza sembrano sequenze ?leggere? in realtà non lo sono: Di Gregorio critica l?incompetenza di certi poliziotti, mostra le difficili condizioni economiche di alcuni lavoratori, ha pietà di chi vive più tempo sulla Rete che nel mondo reale.
Il dialogo nello studio dello psicologo affronta le stesse tematiche che Sclavi trattava in ?Ucronìa? e le sconfortanti riflessioni del paziente sono sulla stessa lunghezza d?onda di quelle del vecchio Paddy de ?L?assassino è tra noi?. Ma il medesimo disagio esistenziale qui ha anche un?altra possibile causa: l?eccessiva informatizzazione delle nostre vite, l?alienazione di chi sostituisce la vita reale con un lo schermo di un pc.
La sceneggiatura è esemplare, tant?è che a Di Gregorio sono sufficienti un paio di balloon per dare spessore ad ogni singolo personaggio. Il ritmo è altissimo, ogni battuta è al proprio posto, Casertano è più in forma che mai. Persino la fiacca spiegazione finale permette, in seconda lettura, di capire il perché di molte delle stranezze viste da Dylan.
E poi ci sono altri brillantissimi passaggi che sarebbe ingiusto non menzionare: l?attacco alieno iniziale, l?incontro fra Dylan e la prosperosa cliente del pub, il tentato suicidio, la donna morta otto volte, il dialogo fra l?architetto e l?imprenditore, lo splatter di pagina 79.

Insomma, finalmente è di nuovo Dylan Dog, era ora.
Certo, Di Gregorio avrebbe potuto raccogliere solo applausi, invece si becca pure qualche meritato fischio perché continua a costruire le proprie storie intorno ad una sorpresa finale: una sorpresa è tale solo fino a quando sorprende, se la soluzione è sempre la stessa (metafumetto) non c?è più sorpresa. Però, in fin dei conti, come lo strabismo non impedisce a Kate Moss di essere sessualmente appetibile, così ?Cose dell?altro mondo? resta un Dylan Dog eccellente_


V.M. (vietato si minori)
V.M. -dal 1986-


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 9:00 pm 
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Iscritto il: mar giu 12, 2007 12:09 am
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Pienamente d'accordo con quanto dice V.M.

Io ho la sensazione che noi lettori stiamo diventando sempre piu' esigenti... e anche paranoici. Tanto che si fanno quasi processi all'intenzioni, ovvero: si pensa maliziosamente che ormai, oggigiorno, gli autori che scrivono DD pensano solo a emulare Sclavi e il suo stile per aggirare noi lettori e scrivere storie che vogliono apparire dylaniate (non me ne voglia misterraven, ma ora non mi vengono sinonimi[|)]) ma in realtà sono squallidi copia-incolla.
Bah.
Non fraintendetemi, non reputo Di Gregorio un talento, semplicemente un bravo sceneggiatore che si impegna, che si impegna a scrivere qualcosa di interessante e adatto a DylanDog. Avvolte ci riesce, altre volte meno.
Ma, anche quando fallisce, io ci vedo la volontà di mettersi al lavoro per scrivere sull'Indagatore dell'Incubo. Al contrario di altri che scrivono gialli (e dire di merda è un eufemismo), solo Dio (ma neanche lui) sa perchè.


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 9:45 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
mi aggiungo al coro di senzazione di un albo dylandoghiano.
Questo albo è piu' Dylandoghiano di tutti gli albi di Ruju e Faraci messi assieme , e l'ho trovato anche originale, l'ho letto come leggevo i primi 50 numeri di Dylan Dog , e la fine secondo me è buona , volendo è una fine realista nella sua assurdità.


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 9:59 pm 
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Iscritto il: sab mag 03, 2008 1:58 pm
Messaggi: 53
che c'era qualcosa di virtuale si intuiva (quando nel bar si bloccano tutti sembrava di essere nel sogno lucido di vanilla sky), non mi è piaciuto proprio (eppure la stanza numero 63 non mi era affatto dispiaciuta)... non so neanche spiegare bene il perchè, forse perchè col finale (ok, interessante) non si incastra tutto il resto...


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MessaggioInviato: mer dic 10, 2008 12:04 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Spermatozoo n?1</i>
si pensa maliziosamente che ormai, oggigiorno, gli autori che scrivono DD pensano solo a emulare Sclavi e il suo stile per aggirare noi lettori e scrivere storie che vogliono apparire dylaniate (non me ne voglia misterraven, ma ora non mi vengono sinonimi[|)]) ma in realtà sono squallidi copia-incolla.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Non è che lo si pensi e basta: è proprio così, almeno in questo caso. Mi sembra che l'abbiano detto più o meno tutti, che in quest'albo Di Gregorio cerca di "sclaveggiare". E la cosa gli riesce anche decentemente, in certi frangenti.


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MessaggioInviato: mer dic 10, 2008 4:26 pm 
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Iscritto il: gio giu 29, 2006 12:39 pm
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Scorrevole, divertente, e finalino digrigoriano meno retorico del solito.
votato Buono, senza tante menate.


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MessaggioInviato: ven dic 12, 2008 5:05 pm 
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Iscritto il: dom mag 13, 2007 3:52 pm
Messaggi: 1041
l'albo non mi è dispiaciuto...alla fine di gregorio qualcosa smuove..secondo me il suo capolavoro ha ancora da venire e siccome ho fiducia nell'autore,sono certo che verrà..
ma veniamo ad una cosa che maggiormente mi ha sollazzato:
la nota riguardo al forum nell'horror post
Non so voi,ma a me quell'uscita messa lì così mi ha fatto salire interiormente la stessa sensazione di quando sono al cesso e ,necessitando di carta igienica, mi accorgo seduta stante che essa è esaurita e non è altresì a portata delle mie mani.
Ci sono utenti qui ( e io me ne tiro assolutamente fuori poichè al neorealismo bulgaro preferisco kung fu panda,al clavicembalo ben temperato di bach preferisco ascoltare l'AIDS brigade e all'ulisse di joyce preferisco l'eterna lotta tra il male e il malissimo di miss violetta beauregarde) che non solo hanno quell'infarinatura culturale di cinema,musica e libri che, in albi fa,veniva detta basilare per divenire sceneggiatori (devo fare nomi?ok: vace,andrea,pioniere,mirco,montero,il defuntodario -aka la furia del vesuvio-,v.m,the imp,eras e altri che ora non mi sovveggono ah si..anche harly e monny e simy,ma anche altri..ragazzi mi so' bruciato il cervello che pretendete che vi ricordo tutti!!) ma spendono ore in analisi che non hanno niente da invidiare(in un parallelo contemporaneo) a quelli che faceva natalino sapegno sui promessi sposi.
vorrei far dunque capire che certe stroncature nascono dal fatto che a noi dylan c'ha cambiato la vita,c'ha fatto ridere,piangere,riflettere,incazzare,sognare.per quanto mi riguarda in un mondo lontano da qui,c'è davvero a cravenroad7 un tipo con la giacca nera,camicia rossa e assistente baffuto,che suona il clarinetto e ammazza gli zombi perdendo la testa per qualche donna mentre resiste alla voglia di bere.ed è per questo che i due euri e 70 glie li darò finchè vivo,anche quando diventeranno 3 o 3 e 20 (ma non credo di vivere così tanto),ma se gli sceneggiatori fanno il compitino che a leggerlo non ti smuove niente (e che non si offenda ruju,che ha scritto cose bellissime, ma non credo che a leggere la sceneggiatura di "uno strano cliente" uno si mette a piangere quando scopre che il bambino è un fantasma -si e poi magari alla prossima si fa l'autostoppista che ritorna a casa e poi si scopre dai suoi genitori che è morto-), so che è impossibile fare un capolavoro al mese ma non è impossibile fare mensilmente qualcosa di emozionante..e qualcuno di quei nomi che ho scritto sopra ci riuscirebbe.


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MessaggioInviato: ven dic 12, 2008 5:22 pm 
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Iscritto il: ven ago 25, 2006 4:45 am
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Località: vasto (ch)
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by MisterRaven</i>
<br />Scusate, ma io non sono d'accordo di quando si parla di "stile dylaniato" come di uno stile in cui generalmente non si capisce una fava di quello che sta succedendo. Non sono d'accordo nel fare di tutta l'erba un fascio. Le storie come "Golconda" sono storie atipiche che stravolgono la narrazione tradizionale, che sono inverosimili (e dire che lo sono rispetto ad altre storie dell'orrore vuol dire che sono più intricate di un quadro di Bosch visto al contrario), ma non sono mica tutte così!
"La bellezza del demonio" a me è piaciuto molto e non è di questo tipo. Secondo me è più "dylaniato" di questo il finale di "Jack lo Squartatore" e "Alfa e Omega" è un'opera d'arte, come anche "Memorie dall'Invisibile" e ho citato 4 dei primi dieci albi e uno dei primi 20. Questo era lo stile originale di Sclavi. Perché quando si parla di storie "dylaniate" (termine che non mi piace), ci si deve per forza riferire a "Storia di nessuno" o "Golconda" o "Ascensore per l'Inferno"???
Le storie tipiche di Dylan non sono come "Cose dell'altro mondo" punto e basta, prima di tutto perché suddetto albo, secondo me, è scritto male. Per scrivere un albo come "Golconda" ci vogliono le palle quadrate e tanto tanto tanto talento e fantasia. Di Gregorio ha avuto la prima, ma non la seconda.
"Golconda" è qualcosa di originale e innovativo, che solo ad un uomo sulla faccia della terra è venuta in mente, mentre "Cose dell'altro mondo" è una trasposizione di [spoiler]Second Life[/spoiler].
Riassumendo: non è originale, non è scritta a dovere, non crea stupore o sorpresa (non c'è nessun commento di un lettore che non abbia intuito di cosa si stava parlando già da pagina 40) e praticamente non c'è storia!
<b>Dire che questa è una storia "tipicamente dylaniata" perché è una storia atipica, è come dire che la merda è formaggio perché puzza.</b>

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

comq non quotarlo ....
l'ultima frase la considero poesia pura


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