Prenderò il secondo numero, ma il primo non mi ha convinto tanto.
Qualche ingenuità nei dialoghi e, a parte il prologo che è graficamente splendido, trovo i disegni un po' deboli (anche confrontando i disegnatori con se stessi).
Ma il punto è un altro.
Voi tutti (giustamente: è un opinione!) concludete la vostra valutazione sottolineando l'incompiutezza di questo primo numero.
Reputo però questa scelta di Ade Capone davvero troppo estrema.
Siamo in Italia. Quindi.
Il primo numero di una (mini)serie dovrebbe sempre dare le linee guida, aprire 10 porte, chiuderne almeno la metà (altrimenti c'è corrente e ci si ammala) e costruire scenari e caratterizzazioni utili per il futuro.
Ma il tutto in una storia che si regge comunque anche da sola.
<i>I messageri</i> è un primo capitolo, non un primo numero.
Legittimo, per carità, probabilmente anche innovativo e legato a una visione esterofila, ma non mi piace.
A questo punto avrei optato, editorialmente parlando, per un volume in un'unica soluzione di 540 pagine.
Che lo so che non si può perchè i costi e bla bla bla, ma allora, se non si hanno alternative, credo si debbano accettare le regole della leggibilità.
E una di queste, ripeto, è che il numero 1 deve reggersi in piedi anche da solo.
Troppo facile se no.
Direte: ma dove stanno scritte queste regole? Da nessuna parte. Solo che un Bonellide io lo vivo così. Avessi avuto tra le mani un manga, non avrei avuto alcun problema a riguardo.
A.
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