Simone, in passato abbiamo discusso in maniera piuttosto accesa. Lo sappiamo entrambi.
Abbiamo un'indole profondamente diversa, credo.
Eppure questo non ci ha impedito di confrontarci e consigliarci su argomenti che esulavano dalla sfera personale e che comunque ci accomunavano.
I fumetti, ad esempio.
E lo abbiamo fatto, o almeno da parte mia così è stato, con il maggior tatto possibile, ben consapevoli delle incomprensioni passate.
In questo modo ci siamo arricchiti l'un l'altro. Certo non sul piano personale, ma indubbiamente su quello culturale.
Io non ho ben chiaro come certe situazioni si muovano in questo forum e al di fuori di esso. Sappiamo che per carattere non partecipo ai raduni e non sento praticamente nessuno al di fuori dei topic di questo forum.
Non ho amici, qui dentro. Non mi vergogno a dirlo.
Per me siete tutti degli avatar, al punto che nella mia testa Mordilloz ha davvero la faccia di Tererence Hill e Monna beh... Monna dovrebbe smettere di fumare e farsi una ceretta...
Però il rapporto che ho con molti di voi è ugualmente profondo.
Soltanto lo è in maniera diversa.
Perché aver convinto qualcuno a leggere le opere di Ausonia o il poter parlare con Vace di Ikigami mi accresce e gratifica.
So di essere impopolare, ma non ritengo che i "rapporti umani" in questo (e sottolineo <i>in questo</i>) contesto debbano per forza venire prima di tutto il resto.
Io Eras non lo conosco, non mi è mai stato vicino nelle tappe fondamentali della mia vita, eppure gli sarò sempre grato per avermi reso partecipe delle sue analisi su "Vertigo". Perché hanno aggiunto un tassello fondamentale alla mia formazione come individuo.
Non vorrei apparirvi più distaccato di quello che sono.
So che molti di voi si conoscono al di fuori di questo spazio virtuale.
E capisco dunque le delusioni a livello personale.
Ma questo non è un blog. E neppure la vita vera.
Credo possa offrire molto. Non soltanto (o meglio: non principalmente) a livello emotivo.
Io qui vengo per discutere ed essere messo in discussione, per insegnare e per imparare, per riflettere e per ridere. A volte per noia, a volte per necessità.
Senza MAI dimenticare che dietro ogni nickname c'è una persona. Ed è il motivo per cui mi muovo con cautela e attenzione nel proporre le mie idee. Ed è il motivo per cui non ritengo tempo sprecato affannarmi in interventi come questo.
Ovviamente rispetto (e stimo in egual misura) chi qui riesce a coltivare Amicizie vere (la A maiuscola nell'era di facebook è d'obbligo).
E non escludo affatto, credetemi, di conoscere un giorno qualcuno di voi e di ritrovarmi a sovrapporre un rapporto di affetto reale ad una simpatia virtuale.
Ma il mio, attualmente, è solo un approccio diverso dal tuo a Craven Road.
Ugualmente rispettoso, credo.
Che mi premeva sottolineare.
A.
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http://dallacantina.blogspot.com